Ehi, che energia in questo thread!

Non voglio fare la predica, ma se non ti muovi e non cambi approccio, quel cardiofrequenzimetro rischia di diventare solo un soprammobile costoso. Guarda, io ero incastrato in un loop di divano e schifezze da mangiare, ma il ciclismo mi ha salvato. Non parlo solo di pedalare come un matto, ma di costruire una routine che ti fa sentire vivo. Altro che tè alle erbe, qui serve un piano tosto!
Mangiare con consapevolezza va bene, ma senza un po’ di struttura è come pedalare senza catena. Io ho iniziato a cucinare piatti leggeri ma gustosi, tipo insalatone con pollo grigliato, avocado e un filo d’olio d’oliva. Oppure un bel passato di zucchine con un pizzico di curcuma, che ti scalda senza appesantire. Non c’è bisogno di ricette da chef stellato, ma devi essere costante: pianifica i pasti, evita le schifezze e tieni d’occhio le porzioni. Il cardiofrequenzimetro? Usalo per spingerti, non per passeggiate da pensionato. Io imposto zone di frequenza tra 120-140 bpm per bruciare grassi, e credimi, dopo 40 minuti di pedalata senti il metabolismo che ringrazia.
Scegli un percorso facile all’inizio, magari 10-15 km in pianura, e aumenta gradualmente. Il ciclismo non è solo sport, è uno stile di vita: ti costringe a organizzare il tempo, a uscire, a respirare. Ma se non sei disciplinato con cibo e allenamenti, non aspettarti miracoli. Io ho perso 15 kg in un anno, e non è stato un caso: cucina smart, pedala con intenzione e usa quel cardiofrequenzimetro per darti un obiettivo, non per fare scena. Se molli, sei fregato. Dai, muoviti!
