Ehi sebadohman,
la tua storia mi ha proprio toccato, sai? Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, anche se il mio percorso è un po’ diverso, con un bimbo piccolo che mi tiene sempre in corsa. Sono una mamma in pieno caos da pannolini e notti insonni, e il tuo racconto sui giorni di digiuno leggero mi ha fatto ripensare a quello che sto cercando di fare per rimettermi in forma dopo il parto. Non so se ti capita, ma a volte mi sembra di combattere contro il tempo: tra poppate, pisolini e lavatrici, il momento per pensare a me stessa è tipo un lusso raro. Però ci provo, e il tuo post mi ha dato una spinta per condividere un po’ della mia esperienza, magari può essere utile.
Anch’io ho provato qualcosa di simile ai tuoi giorni di kefir e verdure, anche se non proprio digiuno leggero. Dopo la gravidanza, con quei chili in più che mi guardavano dallo specchio, ho iniziato a cercare modi per sentirmi meglio senza complicarmi troppo la vita. Non ho tempo per diete super rigide o per contare calorie, quindi ho puntato su cose semplici. Tipo, ho iniziato a bere kefir la mattina, spesso con un po’ di frutta, perché è veloce e mi dà l’idea di fare qualcosa di sano. Le verdure, poi, sono diventate le mie migliori amiche: zucchine al vapore, insalate pronte o minestroni surgelati quando sono in crisi di tempo. All’inizio mi sentivo più leggera, proprio come dicevi tu, e anche la bilancia sembrava darmi ragione: in un mese e mezzo, giù 4 chili. Non tantissimo, ma per me era già una vittoria.
Poi, però, è arrivata la vita vera, un po’ come è successo a te. Il bimbo che non dorme, io che sono stanca morta, e magari mio marito che porta a casa una pizza per “festeggiare” il weekend. E lì, zac, crollo. Mangio, mi dico “vabbè, è solo oggi”, ma poi oggi diventa domani, e alla fine mi ritrovo a sentirmi in colpa. Non ho ripreso tutti i chili, per fortuna, ma quei 4 persi sono diventati 2, e la motivazione a volte va a farsi benedire. Leggendo il tuo post, mi sono chiesta: ma come si fa a non scivolare? Tu parli di non avere un piano per il “dopo”, e credo sia proprio il punto. Io sto cercando di capire come rendere queste abitudini – kefir, verdure, pasti più leggeri – una cosa normale, non una “dieta” che inizia e finisce.
Ora sto provando a fare piccoli passi. Tipo, non mi privo di tutto: se c’è la pizza, ne mangio una fetta, ma ci abbino un’insalata gigante, così non mi sento in punizione. Oppure, quando sono troppo stanca per cucinare, tengo in frigo delle verdure già lavate e tagliate, così non ho scuse. Il kefir lo alterno con yogurt greco, perché mi sazia di più, e sto cercando di bere più acqua, anche se a volte mi dimentico. La cosa che mi sta aiutando di più, però, è non pesarmi tutti i giorni. All’inizio ero ossessionata dalla bilancia, ma ora cerco di ascoltare come mi sento: se i jeans sono più comodi, è già un segnale.
Per la tua domanda sulla costanza, ti dico la verità: non sono costante. Ci sono giorni in cui mi sento una super mamma che mangia sano e altri in cui finisco le pappe del bimbo perché “non si butta via niente”. Però sto imparando a perdonarmi. Penso che il trucco, almeno per me, sia non vedere il mangiare sano come una cosa “temporanea”. Tipo, non voglio fare i giorni di digiuno leggero per un mese e poi tornare a mangiare come prima. Sto cercando di costruire un modo di mangiare che funzioni con la mia vita da mamma, senza sentirmi in guerra con il cibo.
Per il tuo “tanto poi recupero”, credo che un’idea potrebbe essere non pensare al recupero, ma a piccoli obiettivi quotidiani. Tipo, decidere di mangiare una verdura a ogni pasto, o di bere un bicchiere d’acqua in più. Cose fattibili, che non ti fanno sentire di dover scalare una montagna. E poi, magari, trovare qualcosa che ti piace davvero: io, per esempio, adoro le zuppe come te, e ora che arriva l’autunno sto sperimentando con zucca e ceci. Sazia e non mi fa sentire a dieta. Tu hai qualche piatto “salvavita” che ti tiene in pista?
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha fatto sentire meno sola. E a chiunque altro legge: voi come fate a incastrare tutto? Soprattutto quando la vita ti tira per la giacca? Scrivete, che ho bisogno di ispirazione!