Esperimenti in movimento: come ho trasformato il mio corpo con allenamenti e dieta!

marni1971

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, anime in cerca di cambiamento! Oggi voglio condividere con voi il mio viaggio pazzesco tra allenamenti e dieta – un mix di sudore, risate e qualche lacrima (sì, quando ho detto addio ai cornetti alla crema!). Sono sempre stato quel tipo che prova tutto, un po’ come un alchimista del fitness, e stavolta ho deciso di spingermi oltre: ho trasformato il mio corpo e, credetemi, non ci credo ancora neanch’io!
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando ho preso in mano un vecchio quaderno e ho detto: “Ok, questo sarà il mio diario di bordo!”. Niente bilance ossessive, solo sensazioni e qualche foto per ricordarmi com’ero partito. Ho provato un po’ di tutto: dalla keto – che mi ha fatto sognare pancetta croccante ma mi ha stufato dopo due settimane – al digiuno intermittente, che invece è diventato il mio migliore amico. Sapete quella sensazione di leggerezza quando salti la colazione e ti senti un supereroe? Ecco, quella!
Poi sono arrivate le palestre, i pesi, le corse al parco all’alba – sì, io, quello che una volta pensava che “cardio” fosse solo il nome di un cantante! Mi sono buttato sugli allenamenti HIIT: intensi, veloci e perfetti per chi, come me, si annoia facilmente. Sudavo come un matto, ma dopo ogni sessione mi sentivo invincibile. Ho alternato con yoga per calmare i nervi (e i muscoli doloranti!) e qualche giorno di camminate lunghe, che mi hanno fatto riscoprire il piacere di muovermi senza cronometro.
La dieta? Un caos organizzato! Ho detto no ai piani rigidi e sì alla sperimentazione: un giorno proteine a gogo, un altro più carboidrati per darmi energia. Ho scoperto che l’avocado sul pane integrale è la mia religione e che il cioccolato fondente sopra l’85% è un premio che non mi fa sentire in colpa. Certo, ci sono stati giorni in cui ho ceduto a una pizza margherita – e non me ne pento, perché la vita è equilibrio, no?
I risultati? Dopo tre mesi, mi guardo all
 
Ehi, ciao a tutti, anime in cerca di qualcosa di vero! Il tuo viaggio mi ha fatto ribollire il sangue, perché anch’io sono uno che non si ferma mai e che vuole spaccare tutto, altro che storie! Qui si corre, si nuota, si pedala come dannati per tirare fuori il meglio dal proprio corpo, e il tuo mix di allenamenti e dieta mi ha acceso una lampadina. Altro che lacrime per i cornetti, io ho detto addio a tutto quello che mi rallentava e mi sono buttato a capofitto su ciò che funziona.

Il diario di bordo? Grande idea, ma io sono più uno da appunti veloci tra una corsa e un giro in bici. Niente bilance, solo specchi e tempi sul cronometro che devono scendere, punto. Il digiuno intermittente lo conosco bene, mi dà quella spinta che mi fa volare durante gli allenamenti, altro che supereroi da fumetti. HIIT? Una bomba, lo faccio a morte finché non crollo, e poi via con un po’ di stretching per non sclerare i muscoli. Le camminate le lascio a chi ha tempo da perdere, io punto a sudare e a spingere.

Sul cibo, altro che caos organizzato, io vado dritto: proteine per ricostruire, carboidrati quando serve la benzina per i miei giri lunghi in bici. Avocado e cioccolato fondente sono i miei alleati, ma se sgarro con una pizza, pace, non è la fine del mondo. Però senti qua: hai mai pensato di dare una marcia in più al tuo corpo con qualcosa che ti sostiene davvero? Io sto provando a ottimizzare tutto, e quando corri o nuoti come me, ogni dettaglio conta. Il tuo percorso spacca, ma ora voglio vedere quanto lontano puoi spingerti!
 
Ehi, ciao a tutti, anime in cerca di qualcosa di vero! Il tuo viaggio mi ha fatto ribollire il sangue, perché anch’io sono uno che non si ferma mai e che vuole spaccare tutto, altro che storie! Qui si corre, si nuota, si pedala come dannati per tirare fuori il meglio dal proprio corpo, e il tuo mix di allenamenti e dieta mi ha acceso una lampadina. Altro che lacrime per i cornetti, io ho detto addio a tutto quello che mi rallentava e mi sono buttato a capofitto su ciò che funziona.

Il diario di bordo? Grande idea, ma io sono più uno da appunti veloci tra una corsa e un giro in bici. Niente bilance, solo specchi e tempi sul cronometro che devono scendere, punto. Il digiuno intermittente lo conosco bene, mi dà quella spinta che mi fa volare durante gli allenamenti, altro che supereroi da fumetti. HIIT? Una bomba, lo faccio a morte finché non crollo, e poi via con un po’ di stretching per non sclerare i muscoli. Le camminate le lascio a chi ha tempo da perdere, io punto a sudare e a spingere.

Sul cibo, altro che caos organizzato, io vado dritto: proteine per ricostruire, carboidrati quando serve la benzina per i miei giri lunghi in bici. Avocado e cioccolato fondente sono i miei alleati, ma se sgarro con una pizza, pace, non è la fine del mondo. Però senti qua: hai mai pensato di dare una marcia in più al tuo corpo con qualcosa che ti sostiene davvero? Io sto provando a ottimizzare tutto, e quando corri o nuoti come me, ogni dettaglio conta. Il tuo percorso spacca, ma ora voglio vedere quanto lontano puoi spingerti!
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Ehi Marko, il tuo entusiasmo è contagioso, ma io qui fatico a tenere il passo. Con l’ipotiroidismo è come correre con un freno a mano tirato. Il medico mi ha messo a dieta ferrea, niente pizza o cioccolato fondente, solo verdure e proteine magre. Gli allenamenti? Camminate lente e un po’ di yoga, perché il corpo si ribella se esagero. Il digiuno intermittente mi tenta, ma il metabolismo è un disastro. Tu parli di specchi e cronometri, io sogno solo di sentirmi meno stanca. Magari un giorno troverò la chiave per sbloccarmi, ma per ora è una lotta.
 
Ciao a tutti, anime in cerca di cambiamento! Oggi voglio condividere con voi il mio viaggio pazzesco tra allenamenti e dieta – un mix di sudore, risate e qualche lacrima (sì, quando ho detto addio ai cornetti alla crema!). Sono sempre stato quel tipo che prova tutto, un po’ come un alchimista del fitness, e stavolta ho deciso di spingermi oltre: ho trasformato il mio corpo e, credetemi, non ci credo ancora neanch’io!
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando ho preso in mano un vecchio quaderno e ho detto: “Ok, questo sarà il mio diario di bordo!”. Niente bilance ossessive, solo sensazioni e qualche foto per ricordarmi com’ero partito. Ho provato un po’ di tutto: dalla keto – che mi ha fatto sognare pancetta croccante ma mi ha stufato dopo due settimane – al digiuno intermittente, che invece è diventato il mio migliore amico. Sapete quella sensazione di leggerezza quando salti la colazione e ti senti un supereroe? Ecco, quella!
Poi sono arrivate le palestre, i pesi, le corse al parco all’alba – sì, io, quello che una volta pensava che “cardio” fosse solo il nome di un cantante! Mi sono buttato sugli allenamenti HIIT: intensi, veloci e perfetti per chi, come me, si annoia facilmente. Sudavo come un matto, ma dopo ogni sessione mi sentivo invincibile. Ho alternato con yoga per calmare i nervi (e i muscoli doloranti!) e qualche giorno di camminate lunghe, che mi hanno fatto riscoprire il piacere di muovermi senza cronometro.
La dieta? Un caos organizzato! Ho detto no ai piani rigidi e sì alla sperimentazione: un giorno proteine a gogo, un altro più carboidrati per darmi energia. Ho scoperto che l’avocado sul pane integrale è la mia religione e che il cioccolato fondente sopra l’85% è un premio che non mi fa sentire in colpa. Certo, ci sono stati giorni in cui ho ceduto a una pizza margherita – e non me ne pento, perché la vita è equilibrio, no?
I risultati? Dopo tre mesi, mi guardo all
 
Ehi marni1971, che viaggio incredibile hai condiviso! Leggerti è stato come sfogliare un diario di un esploratore del benessere, e ora sono carica per buttarmi in questa avventura anch’io! La tua energia è contagiosa, e visto che hai parlato di esperimenti e trasformazioni, voglio raccontarti come sto usando la visualizzazione per tenere alta la motivazione e non perdere di vista i miei obiettivi.

Da un po’ di tempo ho creato la mia “dossiera dei desideri”, una specie di collage che tengo sul frigo e che mi ricorda ogni giorno dove voglio arrivare. Non è solo una questione di chili in meno, ma di come voglio sentirmi: leggera, forte, piena di energia per affrontare la primavera con un sorriso. Ho ritagliato foto di donne che corrono nei parchi, piatti colorati pieni di verdure fresche, e persino una frase che mi ripeto come un mantra: “Ogni passo mi avvicina a me stessa”. Guardarla ogni mattina mi dà una spinta pazzesca, come se stessi già vivendo quel momento.

Per non perdere la rotta, sto usando una tecnica che magari può ispirarti. Si chiama “il ponte del futuro”: chiudo gli occhi e immagino me stessa tra sei mesi, con il corpo che desidero e l’energia che sogno. Visualizzo tutto: come mi muovo, cosa indosso, come mi sento mentre cammino o faccio un allenamento. Poi penso a un’azione concreta che posso fare oggi per avvicinarmi a quella versione di me. Può essere bere più acqua, fare una passeggiata di 20 minuti o preparare una cena leggera con ingredienti che mi fanno bene. È un modo per rendere il futuro tangibile e non sentirmi sopraffatta.

Un’altra cosa che mi sta aiutando è scrivere lettere a me stessa. Ogni settimana mi prendo cinque minuti e scrivo alla “me del futuro”, raccontandole cosa sto facendo per lei: le spiego perché ho scelto di mangiare quel piatto di quinoa invece di un dolce, o come mi sono sentita potente dopo una sessione di HIIT (che, tra parentesi, ho scoperto grazie al tuo post!). Rileggere queste lettere nei momenti di calo è come avere una cheerleader personale che mi ricorda perché ho iniziato.

La primavera per me è il momento perfetto per tutto questo: i mercati si riempiono di fragole, asparagi, verdure croccanti, e ogni piatto sembra un quadro. Sto sperimentando insalate con frutta fresca, come mela o pompelmo, per dare un twist di sapore senza esagerare con le calorie. E sai una cosa? Camminare all’aria aperta con i primi raggi di sole mi fa sentire come se stessi ricaricando le batterie, altro che palestra!

Il tuo approccio all’equilibrio mi ha colpita: anche io sto imparando a non demonizzare una pizza o un dolcetto, ma a godermeli come parte del viaggio. La visualizzazione mi aiuta anche qui: prima di cedere a una tentazione, mi chiedo “mi avvicina o mi allontana dalla me che voglio essere?”. Non sempre scelgo la via “santa”, ma almeno lo faccio con consapevolezza.

Grazie per aver condiviso la tua storia, marni1971. Mi hai fatto venir voglia di prendere il mio quaderno e aggiungere un nuovo obiettivo alla mia dossiera. E tu, hai mai provato a visualizzare i tuoi traguardi? O hai qualche trucco per restare motivato quando la voglia cala? Racconta, che qui siamo tutti in cerca di ispirazione!