Dopo il divorzio: la mia rivincita con una routine di allenamento (e un po' di dieta magica)

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lbrt

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6 Marzo 2025
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Ehi, ragazzi, non so se sono l’unico a sentirmi così, ma dopo il divorzio mi sono guardato allo specchio e ho pensato: “Ma chi sei diventato?”. Ero un disastro, emotivamente e fisicamente. Mi sentivo tradito, abbandonato, e sì, anche un po’ arrabbiato con me stesso per essermi lasciato andare. Così ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, e ho iniziato con una routine di allenamento che mi sta letteralmente salvando.
All’inizio, confesso, ero scettico. Pensavo: “Ma davvero fare squat e plank cambierà qualcosa?”. Però ho deciso di provarci, anche solo per sfogare la rabbia. Ho iniziato con 20 minuti al giorno, niente di folle: un po’ di esercizi a corpo libero a casa, tipo flessioni, addominali e qualche salto. Poi ho scoperto che camminare veloce mi aiutava a schiarirmi la testa, quindi ora faccio almeno 40 minuti di camminata quasi ogni sera. Non è una palestra super attrezzata, ma per me è già tanto.
Sul lato cibo, ho cercato di mangiare più proteine e meno schifezze, anche se, lo ammetto, qualche sera mi sono buttato su una vaschetta di gelato (e poi mi sono pentito amaramente). Sto cercando di seguire un’alimentazione che mi dia energia senza sentirmi troppo “punito”, sapete? Tipo, tante verdure, carne magra, uova, e ogni tanto mi concedo un pezzo di cioccolato fondente per non impazzire.
Non è facile, però. Ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso ancora “Non sei abbastanza”. Ma poi mi ricordo perché ho iniziato: non per lui, non per gli altri, ma per me. Ogni goccia di sudore è una piccola rivincita. Non sono ancora dove vorrei essere, ma rispetto a tre mesi fa, mi sento più forte, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riscatto? Come fate a rimanere costanti quando la testa vi rema contro?
 
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Reazioni: kadiuarben1971
Ehi, capisco benissimo quel nervoso che ti prende quando ti guardi allo specchio e non ti riconosci più. Anche io dopo il divorzio ero a pezzi, ma poi ho scoperto i benefici dei balli. Non ciao o buongiorno, solo un pensiero: la salsa e l’hip-hop mi hanno salvato. Muovermi a ritmo mi ha fatto sudare, sì, ma anche ridere e sentirmi vivo. Non è solo esercizio, è un piacere che ti tira fuori dal buio. La costanza? Arriva quando smetti di pensare e lasci che il corpo si muova. Tu cammini, io ballo, ma il punto è lo stesso: ogni passo è per noi, non per gli altri. Dai, prova a muoverti un po’ a modo tuo, vedrai che la testa segue.
 
Ehi, ragazzi, non so se sono l’unico a sentirmi così, ma dopo il divorzio mi sono guardato allo specchio e ho pensato: “Ma chi sei diventato?”. Ero un disastro, emotivamente e fisicamente. Mi sentivo tradito, abbandonato, e sì, anche un po’ arrabbiato con me stesso per essermi lasciato andare. Così ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, e ho iniziato con una routine di allenamento che mi sta letteralmente salvando.
All’inizio, confesso, ero scettico. Pensavo: “Ma davvero fare squat e plank cambierà qualcosa?”. Però ho deciso di provarci, anche solo per sfogare la rabbia. Ho iniziato con 20 minuti al giorno, niente di folle: un po’ di esercizi a corpo libero a casa, tipo flessioni, addominali e qualche salto. Poi ho scoperto che camminare veloce mi aiutava a schiarirmi la testa, quindi ora faccio almeno 40 minuti di camminata quasi ogni sera. Non è una palestra super attrezzata, ma per me è già tanto.
Sul lato cibo, ho cercato di mangiare più proteine e meno schifezze, anche se, lo ammetto, qualche sera mi sono buttato su una vaschetta di gelato (e poi mi sono pentito amaramente). Sto cercando di seguire un’alimentazione che mi dia energia senza sentirmi troppo “punito”, sapete? Tipo, tante verdure, carne magra, uova, e ogni tanto mi concedo un pezzo di cioccolato fondente per non impazzire.
Non è facile, però. Ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso ancora “Non sei abbastanza”. Ma poi mi ricordo perché ho iniziato: non per lui, non per gli altri, ma per me. Ogni goccia di sudore è una piccola rivincita. Non sono ancora dove vorrei essere, ma rispetto a tre mesi fa, mi sento più forte, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riscatto? Come fate a rimanere costanti quando la testa vi rema contro?
Ehi, che storia potente la tua! Leggerti mi ha fatto venire i brividi, sai? Quel momento in cui ti guardi allo specchio e decidi che è ora di cambiare, di riprenderti tutto, è come accendere un fuoco dentro. Ti capisco perfettamente, soprattutto quella sensazione di voler fare qualcosa solo per te stesso, non per gli altri. È una rivincita vera e propria, e tu la stai vivendo alla grande.

Io sono in un percorso un po’ simile, anche se il mio “nemico” non è un divorzio, ma quei chili di troppo che mi porto dietro da troppo tempo. Ho deciso di puntare sui classici “obiettivi estivi” – sai, voler sentirsi bene in costume senza trattenere il respiro – e ho scelto una strategia che magari può interessarti: sto basando la mia dieta su zuppe di verdure leggere. All’inizio pensavo fosse una cosa noiosa, tipo “ma davvero mangerò solo brodini?”, ma ti giuro che mi stanno salvando. Faccio un bel pentolone di zuppa con zucchine, carote, sedano, pomodori, a volte ci butto dentro un po’ di legumi per le proteine, e me la porto dietro anche al lavoro. È super saziante, tiene a bada la fame e, soprattutto, non mi fa sentire in colpa se poi mi concedo un quadratino di cioccolato fondente come fai tu.

Per il bilanciamento, cerco di aggiungere sempre una fonte di proteine magre, tipo del petto di pollo grigliato o un uovo sodo, e un po’ di carboidrati integrali, come una fetta di pane di segale. Così non mi sento mai a corto di energia, anche se sto tenendo le calorie sotto controllo. La cosa bella delle zuppe è che puoi variare all’infinito: un giorno ci metto del curry, un altro del basilico fresco, e sembra sempre un piatto nuovo. Ti consiglio di provarci se vuoi qualcosa di facile ma che ti riempia senza appesantirti.

Sulla costanza, ti capisco quando dici che la testa a volte rema contro. Io ho i miei giorni no, quelli in cui penso “ma chi me lo fa fare?”. Però ho trovato un trucco: mi sono messo un piccolo diario dove segno come mi sento dopo ogni pasto sano o ogni camminata. Non è niente di complicato, solo due righe tipo “oggi mi sento più leggero” o “la zuppa di zucca era una bomba”. Rileggerlo mi ricorda che sto facendo progressi, anche quando lo specchio non me lo dice ancora. Magari potrebbe funzionare anche per te, no?

La tua routine di allenamento mi ispira un sacco, tra l’altro. Quei 40 minuti di camminata serale sembrano una figata per schiarirsi le idee. Io sto provando a inserire un po’ di yoga la mattina, niente di troppo intenso, giusto per sciogliere il corpo e iniziare la giornata con un po’ di calma. Magari un giorno ci scambiamo qualche idea per variare!

Continua così, davvero. Ogni passo che fai, ogni zuppa che mangi (se decidi di provarle), ogni goccia di sudore è una vittoria. Non sei solo in questa battaglia, e la tua storia è già un’ispirazione. Forza, che l’estate è vicina, ma la vera rivincita è sentirsi bene con noi stessi, no?
 
Ehi, che storia potente la tua! Leggerti mi ha fatto venire i brividi, sai? Quel momento in cui ti guardi allo specchio e decidi che è ora di cambiare, di riprenderti tutto, è come accendere un fuoco dentro. Ti capisco perfettamente, soprattutto quella sensazione di voler fare qualcosa solo per te stesso, non per gli altri. È una rivincita vera e propria, e tu la stai vivendo alla grande.

Io sono in un percorso un po’ simile, anche se il mio “nemico” non è un divorzio, ma quei chili di troppo che mi porto dietro da troppo tempo. Ho deciso di puntare sui classici “obiettivi estivi” – sai, voler sentirsi bene in costume senza trattenere il respiro – e ho scelto una strategia che magari può interessarti: sto basando la mia dieta su zuppe di verdure leggere. All’inizio pensavo fosse una cosa noiosa, tipo “ma davvero mangerò solo brodini?”, ma ti giuro che mi stanno salvando. Faccio un bel pentolone di zuppa con zucchine, carote, sedano, pomodori, a volte ci butto dentro un po’ di legumi per le proteine, e me la porto dietro anche al lavoro. È super saziante, tiene a bada la fame e, soprattutto, non mi fa sentire in colpa se poi mi concedo un quadratino di cioccolato fondente come fai tu.

Per il bilanciamento, cerco di aggiungere sempre una fonte di proteine magre, tipo del petto di pollo grigliato o un uovo sodo, e un po’ di carboidrati integrali, come una fetta di pane di segale. Così non mi sento mai a corto di energia, anche se sto tenendo le calorie sotto controllo. La cosa bella delle zuppe è che puoi variare all’infinito: un giorno ci metto del curry, un altro del basilico fresco, e sembra sempre un piatto nuovo. Ti consiglio di provarci se vuoi qualcosa di facile ma che ti riempia senza appesantirti.

Sulla costanza, ti capisco quando dici che la testa a volte rema contro. Io ho i miei giorni no, quelli in cui penso “ma chi me lo fa fare?”. Però ho trovato un trucco: mi sono messo un piccolo diario dove segno come mi sento dopo ogni pasto sano o ogni camminata. Non è niente di complicato, solo due righe tipo “oggi mi sento più leggero” o “la zuppa di zucca era una bomba”. Rileggerlo mi ricorda che sto facendo progressi, anche quando lo specchio non me lo dice ancora. Magari potrebbe funzionare anche per te, no?

La tua routine di allenamento mi ispira un sacco, tra l’altro. Quei 40 minuti di camminata serale sembrano una figata per schiarirsi le idee. Io sto provando a inserire un po’ di yoga la mattina, niente di troppo intenso, giusto per sciogliere il corpo e iniziare la giornata con un po’ di calma. Magari un giorno ci scambiamo qualche idea per variare!

Continua così, davvero. Ogni passo che fai, ogni zuppa che mangi (se decidi di provarle), ogni goccia di sudore è una vittoria. Non sei solo in questa battaglia, e la tua storia è già un’ispirazione. Forza, che l’estate è vicina, ma la vera rivincita è sentirsi bene con noi stessi, no?
Grande lbrt, la tua storia è un pugno nello stomaco, in senso buono! Quel momento in cui ti guardi e dici “basta, ora cambio” è come premere un interruttore. Rispetto totale per come stai tirando fuori la grinta, davvero.

Io sono nella tua stessa onda, anche se il mio dramma è più tipo “voglio entrare nei jeans senza sembrare un insaccato”. Il divorzio non c’entra, ma la voglia di rivincita sì. Sto puntando tutto sul muovermi di più, e ti butto lì una cosa che magari ti stuzzica: il running. Non parlo di maratone, eh, ma di uscire e fare due passi veloci che poi diventano una corsetta leggera. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare, sudo e sembro un pomodoro”, ma dopo 20 minuti di corsa mi sento un leone. È come se ogni passo asfaltasse via un po’ di pensieri schifosi e, bonus, brucia calorie come niente.

Sul cibo, ti capisco quando dici di voler mangiare bene senza sentirti in galera. Io sto andando di insalatone super cariche: lattuga, pomodorini, cetrioli, un po’ di tacchino grigliato o tonno, e un filo d’olio. Saziano da matti e non mi fanno rimpiangere la pizza (beh, quasi). Se mi voglio trattare bene, ci aggiungo mezzo avocado. Per non crollare, mi tengo un pezzetto di cioccolato fondente in tasca, come te. La chiave è non sentirsi puniti, altrimenti molli tutto.

La testa che rema contro è il vero boss finale, però. Io mi salvo con una playlist che mi gasa: metto su qualcosa di tosto, tipo rock o elettronica, e mentre corro mi sento in un film. Prova a trovarti una canzone che ti carica, magari ti dà la spinta nei giorni no. E se lo specchio ti dice “non sei abbastanza”, mandalo a quel paese: ogni chilometro che fai è una medaglia.

La tua camminata serale mi ha fatto venire voglia di provarla, magari alternandola alla corsa. Fammi sapere se ti butti sul running o se hai altri trucchi per non mollare. Continua a spaccare, sei già a metà strada per la tua rivincita. E sì, lo facciamo per noi, non per gli altri!
 
Ehi, ragazzi, non so se sono l’unico a sentirmi così, ma dopo il divorzio mi sono guardato allo specchio e ho pensato: “Ma chi sei diventato?”. Ero un disastro, emotivamente e fisicamente. Mi sentivo tradito, abbandonato, e sì, anche un po’ arrabbiato con me stesso per essermi lasciato andare. Così ho deciso che era ora di riprendermi la mia vita, e ho iniziato con una routine di allenamento che mi sta letteralmente salvando.
All’inizio, confesso, ero scettico. Pensavo: “Ma davvero fare squat e plank cambierà qualcosa?”. Però ho deciso di provarci, anche solo per sfogare la rabbia. Ho iniziato con 20 minuti al giorno, niente di folle: un po’ di esercizi a corpo libero a casa, tipo flessioni, addominali e qualche salto. Poi ho scoperto che camminare veloce mi aiutava a schiarirmi la testa, quindi ora faccio almeno 40 minuti di camminata quasi ogni sera. Non è una palestra super attrezzata, ma per me è già tanto.
Sul lato cibo, ho cercato di mangiare più proteine e meno schifezze, anche se, lo ammetto, qualche sera mi sono buttato su una vaschetta di gelato (e poi mi sono pentito amaramente). Sto cercando di seguire un’alimentazione che mi dia energia senza sentirmi troppo “punito”, sapete? Tipo, tante verdure, carne magra, uova, e ogni tanto mi concedo un pezzo di cioccolato fondente per non impazzire.
Non è facile, però. Ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso ancora “Non sei abbastanza”. Ma poi mi ricordo perché ho iniziato: non per lui, non per gli altri, ma per me. Ogni goccia di sudore è una piccola rivincita. Non sono ancora dove vorrei essere, ma rispetto a tre mesi fa, mi sento più forte, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione di riscatto? Come fate a rimanere costanti quando la testa vi rema contro?
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