Dimagrire tra pannolini e riunioni: i miei trucchi da mamma sprint!

traisteeen

Membro
6 Marzo 2025
106
12
18
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono qui, tra una poppata e una call di lavoro, a raccontarvi come sto cercando di rimettermi in forma senza perdere la testa. Essere mamma e lavoratrice full-time è un po’ come fare il giocoliere, ma con pannolini al posto delle palline e riunioni che spuntano come funghi. Però, sapete una cosa? Ce la sto facendo, e voglio condividere con voi i miei trucchetti da "mamma sprint".
Prima di tutto, il tempo. Quel tesoro raro che sembra sparire appena apro gli occhi. La mia regola d’oro è incastrare tutto come un puzzle. La mattina, mentre i bimbi fanno colazione, io faccio squat vicino al tavolo della cucina. Non serve un’attrezzatura da palestra: due bottiglie d’acqua piene sono i miei manubri d’emergenza. Poi, durante la pausa pranzo – che spesso è più un "mordi e fuggi" – cammino veloce intorno all’isolato. Dieci minuti, cronometrati, e torno alla scrivania con il fiatone ma soddisfatta.
Le sere sono un altro capitolo. Quando i piccoli finalmente dormono, potrei crollare sul divano, ma ho scoperto che 15 minuti di yoga sul tappeto del salotto mi salvano. Niente di complicato, solo qualche posizione per sciogliere la schiena dopo ore seduta o a inseguire i miei tornado personali. E se c’è una lavatrice da stendere? Perfetto, lo trasformo in un gioco: piegamenti ogni volta che metto un calzino sullo stendino. Sembra assurdo, ma funziona!
Il mangiare è un altro tasto dolente. Con zero tempo per cucinare capolavori, punto su cose veloci ma furbe. Tipo, preparo una teglia di verdure al forno la domenica e la uso tutta la settimana: un giorno con del pollo, un altro con un uovo strapazzato. E i bimbi? Loro adorano i "bastoncini magici" di carote che taglio mentre bolle la pasta. Non sarà alta cucina, ma tiene tutti felici e leggeri.
Non vi nego che a volte sogno una giornata intera per me, con palestra e massaggi inclusi. Ma poi guardo i miei jeans di due taglie fa, che ora mi entrano senza fare la danza della zip, e penso: "Ehi, non male per una che corre dietro a tutto!". La bilancia scende piano, ma scende, e il segreto è non mollare, anche quando il tempo sembra un nemico. Forza, mamme e papà nella stessa barca, quali sono i vostri assi nella manica? Raccontatemi, che qui ogni idea è oro colato!
 
  • Mi piace
Reazioni: schrodingerdog
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono qui, tra una poppata e una call di lavoro, a raccontarvi come sto cercando di rimettermi in forma senza perdere la testa. Essere mamma e lavoratrice full-time è un po’ come fare il giocoliere, ma con pannolini al posto delle palline e riunioni che spuntano come funghi. Però, sapete una cosa? Ce la sto facendo, e voglio condividere con voi i miei trucchetti da "mamma sprint".
Prima di tutto, il tempo. Quel tesoro raro che sembra sparire appena apro gli occhi. La mia regola d’oro è incastrare tutto come un puzzle. La mattina, mentre i bimbi fanno colazione, io faccio squat vicino al tavolo della cucina. Non serve un’attrezzatura da palestra: due bottiglie d’acqua piene sono i miei manubri d’emergenza. Poi, durante la pausa pranzo – che spesso è più un "mordi e fuggi" – cammino veloce intorno all’isolato. Dieci minuti, cronometrati, e torno alla scrivania con il fiatone ma soddisfatta.
Le sere sono un altro capitolo. Quando i piccoli finalmente dormono, potrei crollare sul divano, ma ho scoperto che 15 minuti di yoga sul tappeto del salotto mi salvano. Niente di complicato, solo qualche posizione per sciogliere la schiena dopo ore seduta o a inseguire i miei tornado personali. E se c’è una lavatrice da stendere? Perfetto, lo trasformo in un gioco: piegamenti ogni volta che metto un calzino sullo stendino. Sembra assurdo, ma funziona!
Il mangiare è un altro tasto dolente. Con zero tempo per cucinare capolavori, punto su cose veloci ma furbe. Tipo, preparo una teglia di verdure al forno la domenica e la uso tutta la settimana: un giorno con del pollo, un altro con un uovo strapazzato. E i bimbi? Loro adorano i "bastoncini magici" di carote che taglio mentre bolle la pasta. Non sarà alta cucina, ma tiene tutti felici e leggeri.
Non vi nego che a volte sogno una giornata intera per me, con palestra e massaggi inclusi. Ma poi guardo i miei jeans di due taglie fa, che ora mi entrano senza fare la danza della zip, e penso: "Ehi, non male per una che corre dietro a tutto!". La bilancia scende piano, ma scende, e il segreto è non mollare, anche quando il tempo sembra un nemico. Forza, mamme e papà nella stessa barca, quali sono i vostri assi nella manica? Raccontatemi, che qui ogni idea è oro colato!
Ehi, ciao a te, eroina del multitasking! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con meno pannolini e più pesi in mano. Anche io sono sempre di corsa, però il mio obiettivo è l’opposto: mettere su muscoli senza ritrovarmi con la pancetta. Con un metabolismo che brucia tutto come un forno, il trucco è mangiare tanto, ma bene, e allenarmi senza esagerare col cardio.

La tua idea del puzzle quotidiano mi piace da matti, e pure io incastro tutto dove posso. La mattina, mentre scaldo il latte – quello mio, proteico – faccio qualche serie di piegamenti appoggiato al bancone della cucina. Niente palestra? Nessun problema, ho trasformato una vecchia borsa piena di libri in un peso da sollevare. Altro che manubri d’emergenza! Poi, in pausa pranzo, invece di camminare veloce, io mi piazzo in un angolo dell’ufficio e faccio qualche affondo: i colleghi ormai non ci fanno più caso.

Per mangiare, il mio mantra è “volume senza schifezze”. Preparo chili di riso e pollo la domenica, poi ci aggiungo verdure grigliate o avocado per non annoiarmi. Se ho fame tra un pasto e l’altro, via di mandorle o yogurt greco: pieno di proteine e non mi appesantisce. La bilancia non è mia amica, nel senso che non sale mai quanto vorrei, ma i muscoli crescono lo stesso, piano piano. Il segreto? Consistenza e un po’ di pazienza, anche quando vorrei solo buttarmi sul divano con una pizza.

Grande rispetto per i tuoi trucchetti da mamma sprint, comunque! Quel “piegamenti coi calzini” me lo segno, magari lo provo mentre carico la lavatrice. Tu continua così, che sei un’ispirazione. Qualcuno ha altri consigli per noi che viviamo tra un impegno e l’altro? Io sono tutto orecchie!
 
Ehi, traisteeen, mamma giocoliera del caos, chapeau! 🙌 Leggerti è stato un po’ come guardarmi in un reality show, ma con meno drammi e più verdure al forno. La tua energia è contagiosa, però, sai, io sono su un altro pianeta con questo maraforo “100 giorni senza zucchero” e, credimi, non è una passeggiata, specie con il mio tiroide che fa i capricci. 😅

Partiamo dal punto: sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma con l’ipotiroidismo è come correre con un sacco di patate sulle spalle. La bilancia mi guarda male, il metabolismo è in modalità bradipo, e il corpo sembra dire “ehi, rilassati, tanto non cambia nulla”. Ma io non mollo! 💪 Questo maraforo mi sta salvando, anche se le prime settimane senza zucchero sono state un incubo. Tipo, sognavo torte al cioccolato e mi svegliavo con la bava alla bocca. 😩 La “lomka” è reale, gente: mal di testa, nervi a fior di pelle, e una voglia di biscotti che neanche nei film. Però, dopo un mese, BOOM, è cambiato tutto.

Ora mi sento meno gonfia, la nebbia mentale si è un po’ dissipata, e – sorpresa delle sorprese – ho scoperto che il cibo ha sapori che non avevo mai notato. Tipo, le mele? Dolci come caramelle. Il cavolo nero al forno con un filo d’olio? Una droga. 🥬 Chi l’avrebbe mai detto? Senza zucchero, il palato si resetta, e pure con la mia dieta da ipotiroidismo – che è tipo un Tetris di nutrienti – sto imparando a godermi i pasti. Niente schifezze, niente picchi glicemici che mandano in tilt il mio corpo già pigro. Pesce, verdure, noci, e ogni tanto un po’ di quinoa per sentirmi figa. 😎

Tra una riunione e l’altra, incastro anche io i miei trucchetti, un po’ come te. Non ho bimbi, ma ho un capo che sembra un tornado, quindi il tempo è sempre un miraggio. La mattina, mentre il caffè gorgoglia, faccio stretching per sciogliere il collo – che con l’ipotiroidismo sembra sempre di cemento. In pausa pranzo, invece di sognare un cornetto (che tentazione!), mastico un’insalata di spinaci e salmone che preparo la sera prima. E la sera? Altro che divano: 20 minuti di camminata veloce nel parco vicino casa, con la playlist che mi gasa. Non è la palestra dei tuoi sogni, ma per ora va bene così. 🏃‍♀️

Il tuo “piegamenti coi calzini” è geniale, ma io sono più da “squat mentre aspetto che la pentola bolla”. 😂 E quelle verdure al forno che prepari? Le copio, ma ci aggiungo un po’ di curcuma – dicono faccia bene alla tiroide, anche se boh, magari è solo una scusa per sentirmi una chef. 😜 La bilancia scende a rilento, ma la vera vittoria è sentirmi meno uno straccio. E poi, senza zucchero, niente più crolli di energia a metà giornata. Miracolo!

Grande rispetto per come gestisci tutto, comunque. Sei una forza della natura! 💥 Però, dai, dimmi: mai avuto momenti in cui avresti venduto un rene per un dolcetto? O qualche trucco per non cedere quando il frigo è vuoto e la pizzeria ti chiama? Io sono in ascolto, e pure gli altri, scommetto. Forza, squadra, condividete i vostri segreti da mamme, papà o bradipi come me! 😄
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono qui, tra una poppata e una call di lavoro, a raccontarvi come sto cercando di rimettermi in forma senza perdere la testa. Essere mamma e lavoratrice full-time è un po’ come fare il giocoliere, ma con pannolini al posto delle palline e riunioni che spuntano come funghi. Però, sapete una cosa? Ce la sto facendo, e voglio condividere con voi i miei trucchetti da "mamma sprint".
Prima di tutto, il tempo. Quel tesoro raro che sembra sparire appena apro gli occhi. La mia regola d’oro è incastrare tutto come un puzzle. La mattina, mentre i bimbi fanno colazione, io faccio squat vicino al tavolo della cucina. Non serve un’attrezzatura da palestra: due bottiglie d’acqua piene sono i miei manubri d’emergenza. Poi, durante la pausa pranzo – che spesso è più un "mordi e fuggi" – cammino veloce intorno all’isolato. Dieci minuti, cronometrati, e torno alla scrivania con il fiatone ma soddisfatta.
Le sere sono un altro capitolo. Quando i piccoli finalmente dormono, potrei crollare sul divano, ma ho scoperto che 15 minuti di yoga sul tappeto del salotto mi salvano. Niente di complicato, solo qualche posizione per sciogliere la schiena dopo ore seduta o a inseguire i miei tornado personali. E se c’è una lavatrice da stendere? Perfetto, lo trasformo in un gioco: piegamenti ogni volta che metto un calzino sullo stendino. Sembra assurdo, ma funziona!
Il mangiare è un altro tasto dolente. Con zero tempo per cucinare capolavori, punto su cose veloci ma furbe. Tipo, preparo una teglia di verdure al forno la domenica e la uso tutta la settimana: un giorno con del pollo, un altro con un uovo strapazzato. E i bimbi? Loro adorano i "bastoncini magici" di carote che taglio mentre bolle la pasta. Non sarà alta cucina, ma tiene tutti felici e leggeri.
Non vi nego che a volte sogno una giornata intera per me, con palestra e massaggi inclusi. Ma poi guardo i miei jeans di due taglie fa, che ora mi entrano senza fare la danza della zip, e penso: "Ehi, non male per una che corre dietro a tutto!". La bilancia scende piano, ma scende, e il segreto è non mollare, anche quando il tempo sembra un nemico. Forza, mamme e papà nella stessa barca, quali sono i vostri assi nella manica? Raccontatemi, che qui ogni idea è oro colato!
Ehi, compagni di corsa contro il tempo, che bella ispirazione il tuo post! Tra pannolini e riunioni, sei una vera forza della natura. Mi ritrovo tantissimo nel tuo racconto, soprattutto in quel "mordi e fuggi" che sembra definire le mie giornate. Essere mamma e provare a ritagliarsi uno spazio per sé è come risolvere un cubo di Rubik bendata, ma quando i pezzi iniziano a incastrarsi, che soddisfazione!

Io sono in modalità “preparazione fotosesia”, non perché sia una modella, ma perché fissare i miei progressi con qualche scatto mi dà una spinta incredibile. Ogni mese o due, organizzo una mini sessione fotografica casalinga, niente di professionale: una parete bianca, una luce decente e via. Vedere il cambiamento nel mio corpo, anche piccolo, mi ricorda perché sto facendo tutto questo. E, credimi, quelle foto sono meglio di qualsiasi bilancia!

Sul fronte cibo, che è il mio tallone d’Achille, ho dovuto imparare a organizzarmi come un generale. La mattina è il mio momento sacro: preparo una colazione che mi tenga sazia fino a pranzo, perché se arrivo affamata rischio di divorare qualsiasi cosa mi capiti a tiro. Di solito vado di yogurt greco con un po’ di frutta fresca e una manciata di fiocchi d’avena. Se ho due minuti in più, ci aggiungo un cucchiaino di miele. È veloce, riempie e mi dà energia per affrontare il caos mattutino.

A pranzo, come te, punto su preparazioni furbe. La mia salvezza sono le bowl: preparo una base di quinoa o riso integrale la domenica, poi durante la settimana ci butto sopra quello che ho. Verdure grigliate, un po’ di tonno al naturale, ceci o un avocado schiacciato con limone. La chiave è avere tutto pronto, perché se devo mettermi a cucinare da zero con i bimbi che urlano, finisco per mangiare un pacchetto di cracker e amen. Per condire, olio extravergine e spezie, che danno sapore senza aggiungere calorie.

La cena è il momento in cui rischio di più, perché dopo una giornata infinita vorrei solo premiarmi con una pizza intera. Invece, cerco di tenere le porzioni sotto controllo e di bilanciare: una proteina magra, tipo petto di pollo o pesce, con un contorno di verdure al vapore. Se i bimbi hanno lasciato un po’ di pasta, la metto da parte per loro, così non cado in tentazione. E per il dolce? Una tisana con un quadratino di cioccolato fondente. Sembra poco, ma mi salva dal saccheggiare la dispensa.

Tra un pasto e l’altro, gli spuntini sono il mio trucco per non crollare. Tengo sempre in borsa delle mandorle o una mela, così evito di buttarmi su schifezze quando sono in giro. E l’acqua! Bevo come se fosse il mio lavoro, con una bottiglia sempre a portata di mano. A volte ci metto dentro qualche fettina di limone o cetriolo per darmi un’aria da spa, anche se sono incollata alla scrivania.

Non sono perfetta, eh. Ci sono giorni in cui salto tutto e mi sento una frana. Ma poi penso alle foto che farò tra un mese, a come starò un po’ meglio nei miei vestiti, e riparto. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provare i piegamenti mentre stendo i panni, geniale! Voi altri, che strategie usate per non farvi travolgere dalla giornata? Ogni consiglio è un tesoro!