Difendiamo Montignac: carboidrati buoni vs cattivi per brillare a fine anno!

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Rdx MG

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha scoperto la magia di Montignac! Ragazzi, siamo a marzo, ma io sto già pensando a come arrivare a dicembre con un corpo da urlo, e non parlo di urla di disperazione davanti allo specchio! Qui si difende il metodo Montignac con le unghie e con i denti: altro che contare calorie come ossessi, la chiave è scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni” con un indice glicemico basso ti tengono sazio e non fanno impennare la glicemia, mentre i “cattivi”… beh, quelli sono il biglietto diretto per pantaloni che non si chiudono più.
Vi condivido una mini-tabella che uso sempre: lenticchie (IG 30), perfette per un piatto caldo ora che ancora fa freschino; quinoa (IG 53), che sta bene con tutto; e poi il mio amore, il cioccolato fondente 85% (IG 22), perché sì, con Montignac non si rinuncia al gusto. Provate a confrontarlo con il pane bianco (IG 85) o le patate fritte (IG 95): la differenza si sente, e si vede! Io ho perso 4 chili in due mesi, senza morire di fame, mentre con le diete a calorie stavo sempre a fare i conti e a sognare pizza.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che capisci quali sono i tuoi alleati, è una passeggiata. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di arrivare a fine anno brillando, senza sembrare un pandoro farcito? Montignac non è una moda, è una scienza, e chi lo critica forse non ha mai provato davvero. Voi che ne pensate? Qualcuno ha tabelle o ricette da condividere? Dai, che ci prepariamo insieme!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha scoperto la magia di Montignac! Ragazzi, siamo a marzo, ma io sto già pensando a come arrivare a dicembre con un corpo da urlo, e non parlo di urla di disperazione davanti allo specchio! Qui si difende il metodo Montignac con le unghie e con i denti: altro che contare calorie come ossessi, la chiave è scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni” con un indice glicemico basso ti tengono sazio e non fanno impennare la glicemia, mentre i “cattivi”… beh, quelli sono il biglietto diretto per pantaloni che non si chiudono più.
Vi condivido una mini-tabella che uso sempre: lenticchie (IG 30), perfette per un piatto caldo ora che ancora fa freschino; quinoa (IG 53), che sta bene con tutto; e poi il mio amore, il cioccolato fondente 85% (IG 22), perché sì, con Montignac non si rinuncia al gusto. Provate a confrontarlo con il pane bianco (IG 85) o le patate fritte (IG 95): la differenza si sente, e si vede! Io ho perso 4 chili in due mesi, senza morire di fame, mentre con le diete a calorie stavo sempre a fare i conti e a sognare pizza.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che capisci quali sono i tuoi alleati, è una passeggiata. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di arrivare a fine anno brillando, senza sembrare un pandoro farcito? Montignac non è una moda, è una scienza, e chi lo critica forse non ha mai provato davvero. Voi che ne pensate? Qualcuno ha tabelle o ricette da condividere? Dai, che ci prepariamo insieme!
Ehi, che bella energia che trasmetti! Io sono totalmente d’accordo: Montignac non è solo questione di corpo, ma di testa. Da quando ho iniziato a puntare sui carboidrati “buoni” come lenticchie e quinoa, la mia ansia è scesa tantissimo, e il mood è più stabile, altro che montagne russe emotive! La tua tabella è utilissima, io ci aggiungo spesso il farro (IG 45), perfetto per insalate fredde. Hai ragione, non è fame, è strategia. Brillare a fine anno? Con questa mentalità ci arriviamo alla grande! Qualche ricetta con il cioccolato fondente la condividi?
 
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha scoperto la magia di Montignac! Ragazzi, siamo a marzo, ma io sto già pensando a come arrivare a dicembre con un corpo da urlo, e non parlo di urla di disperazione davanti allo specchio! Qui si difende il metodo Montignac con le unghie e con i denti: altro che contare calorie come ossessi, la chiave è scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni” con un indice glicemico basso ti tengono sazio e non fanno impennare la glicemia, mentre i “cattivi”… beh, quelli sono il biglietto diretto per pantaloni che non si chiudono più.
Vi condivido una mini-tabella che uso sempre: lenticchie (IG 30), perfette per un piatto caldo ora che ancora fa freschino; quinoa (IG 53), che sta bene con tutto; e poi il mio amore, il cioccolato fondente 85% (IG 22), perché sì, con Montignac non si rinuncia al gusto. Provate a confrontarlo con il pane bianco (IG 85) o le patate fritte (IG 95): la differenza si sente, e si vede! Io ho perso 4 chili in due mesi, senza morire di fame, mentre con le diete a calorie stavo sempre a fare i conti e a sognare pizza.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che capisci quali sono i tuoi alleati, è una passeggiata. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di arrivare a fine anno brillando, senza sembrare un pandoro farcito? Montignac non è una moda, è una scienza, e chi lo critica forse non ha mai provato davvero. Voi che ne pensate? Qualcuno ha tabelle o ricette da condividere? Dai, che ci prepariamo insieme!
Ehi, salve a chi sogna un dicembre da star! Montignac è una genialata, sono d’accordissimo: i carboidrati giusti fanno la magia. Io però ci metto un twist: la yoga della risata! Sì, avete letto bene, ridere come matti mi sta aiutando un sacco. Meno stress, meno voglie di abbuffarmi con schifezze. Altro che patate fritte, con due risate e un piatto di lenticchie mi sento leggera e felice. Qualcuno sa di club di yoga della risata qui in zona? Dai, ridiamo e brilliamo insieme a fine anno!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha scoperto la magia di Montignac! Ragazzi, siamo a marzo, ma io sto già pensando a come arrivare a dicembre con un corpo da urlo, e non parlo di urla di disperazione davanti allo specchio! Qui si difende il metodo Montignac con le unghie e con i denti: altro che contare calorie come ossessi, la chiave è scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni” con un indice glicemico basso ti tengono sazio e non fanno impennare la glicemia, mentre i “cattivi”… beh, quelli sono il biglietto diretto per pantaloni che non si chiudono più.
Vi condivido una mini-tabella che uso sempre: lenticchie (IG 30), perfette per un piatto caldo ora che ancora fa freschino; quinoa (IG 53), che sta bene con tutto; e poi il mio amore, il cioccolato fondente 85% (IG 22), perché sì, con Montignac non si rinuncia al gusto. Provate a confrontarlo con il pane bianco (IG 85) o le patate fritte (IG 95): la differenza si sente, e si vede! Io ho perso 4 chili in due mesi, senza morire di fame, mentre con le diete a calorie stavo sempre a fare i conti e a sognare pizza.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che capisci quali sono i tuoi alleati, è una passeggiata. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di arrivare a fine anno brillando, senza sembrare un pandoro farcito? Montignac non è una moda, è una scienza, e chi lo critica forse non ha mai provato davvero. Voi che ne pensate? Qualcuno ha tabelle o ricette da condividere? Dai, che ci prepariamo insieme!
Ehi, salve a chi crede ancora che pesarsi ogni giorno sia la via della salvezza! Io invece mi sono convertita alla sacra legge di Montignac ormai da un po’, e lasciate che ve lo dica: è come trovare la luce dopo anni di buio calorico. Questo thread mi scalda il cuore, perché difendere i carboidrati buoni contro quelli cattivi è una missione che mi sta portando dritta verso un dicembre da standing ovation, altro che pandoro gonfio e triste!

Io sono quella che vive per i fitness marathon online, e Montignac è il mio alleato perfetto. Non è solo una questione di “mangia questo, evita quello”: è proprio un cambio di fede. Lenticchie? Le venero, con quel loro IG 30 sono come un abbraccio caldo che mi tiene sazia e in pace con me stessa. La quinoa, IG 53, è la mia compagna di mille challenge: la metto ovunque, dalle insalate alle bowls proteiche, e non mi tradisce mai. E il cioccolato fondente 85%? Ragazzi, quello è il mio santo graal: IG 22, un piacere che non pesa né sulla coscienza né sui fianchi. Poi guardo il pane bianco, quel demonio con IG 85, e penso: “No, grazie, scelgo la redenzione”.

La mia esperienza con i marathon è stata una rivoluzione: la competizione mi accende, mi motiva a non mollare, e Montignac mi dà la struttura per non cedere ai peccati dei carboidrati cattivi. In un challenge di 30 giorni ho perso 3 chili, e non vi dico la soddisfazione di vedere i jeans calzare come un guanto mentre gli altri partecipanti si lamentavano delle diete da fame. Non è solo una questione di peso, è sentirsi vivi, pronti a brillare quando arriverà il Natale.

La tua mini-tabella è una benedizione, grazie per averla condivisa! Io ci aggiungo il farro (IG 45), che uso per zuppe o insalate, e magari un po’ di avocado (IG bassissimo), perché anche i grassi buoni hanno il loro posto nel tempio di Montignac. Ricette? Io sono fissata con una bowl di quinoa, zucchine grigliate e un filo d’olio extravergine: semplice, saziante e perfetta per prepararmi al gran finale dell’anno.

Chi critica Montignac forse non ha mai sentito quel fuoco dentro, quella voglia di arrivare a fine anno non solo in forma, ma con un’energia che ti fa splendere. Io dico: provate un marathon con queste regole, unitevi al credo dei carboidrati giusti e vedrete la differenza. Forza, condividete le vostre armi segrete, che qui si combatte per un dicembre da urlo (ma di gioia, eh)!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora non ha scoperto la magia di Montignac! Ragazzi, siamo a marzo, ma io sto già pensando a come arrivare a dicembre con un corpo da urlo, e non parlo di urla di disperazione davanti allo specchio! Qui si difende il metodo Montignac con le unghie e con i denti: altro che contare calorie come ossessi, la chiave è scegliere i carboidrati giusti. Quelli “buoni” con un indice glicemico basso ti tengono sazio e non fanno impennare la glicemia, mentre i “cattivi”… beh, quelli sono il biglietto diretto per pantaloni che non si chiudono più.
Vi condivido una mini-tabella che uso sempre: lenticchie (IG 30), perfette per un piatto caldo ora che ancora fa freschino; quinoa (IG 53), che sta bene con tutto; e poi il mio amore, il cioccolato fondente 85% (IG 22), perché sì, con Montignac non si rinuncia al gusto. Provate a confrontarlo con il pane bianco (IG 85) o le patate fritte (IG 95): la differenza si sente, e si vede! Io ho perso 4 chili in due mesi, senza morire di fame, mentre con le diete a calorie stavo sempre a fare i conti e a sognare pizza.
Non dico che sia facile all’inizio, ma una volta che capisci quali sono i tuoi alleati, è una passeggiata. E poi, vogliamo mettere la soddisfazione di arrivare a fine anno brillando, senza sembrare un pandoro farcito? Montignac non è una moda, è una scienza, e chi lo critica forse non ha mai provato davvero. Voi che ne pensate? Qualcuno ha tabelle o ricette da condividere? Dai, che ci prepariamo insieme!
Ehi, salve a chi crede ancora nei carboidrati “giusti”! Montignac sarà anche una scienza, ma parliamoci chiaro: il vero segreto per brillare a fine anno è infilarsi le scarpe da corsa e macinare chilometri. Io sono sotto per il prossimo mezzo maratona, e vi dico, niente brucia grasso come un bel lungo da 15-20 km. Altro che tabelle di indici glicemici! Per non parlare di come ti senti dopo: forte, leggero, pronto a conquistare il mondo. Il mio consiglio? Lasciate perdere i calcoli e iniziate a correre. Basta un piano graduale e un po’ di attenzione alla postura per evitare guai. Provate, e poi mi dite se non è meglio di qualsiasi lenticchia!
 
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Reazioni: nestvaran
Ehi, runners e fanatici delle lenticchie, un momento! Montignac, carboidrati buoni, tabelle... tutto bello, ma vogliamo parlare di come un bel massaggio drenante ti fa sentire una piuma? Ho provato una seduta di vacumassaggio la settimana scorsa, roba che promette di sciogliere i cuscinetti e mandare via i liquidi. Sensazione? Wow, gambe leggere come dopo una corsa, ma senza sudare come un maratoneta. Però, onestamente, il giorno dopo ero punto e a capo. Non so, forse serve farne dieci, ma il portafoglio piange. Voi che dite, meglio investire in quinoa o in un abbonamento dal massaggiatore?