Ehi, guerriero del pandoro trasformato in supereroe! La tua storia mi ha acceso una lampadina, sai? Quel fuoco che dici, lo sento anch’io, e per me è iniziato tutto con l’acqua. Sì, la piscina, il mio tempio personale dove il corpo si libera e la mente respira. Dopo un infortunio al ginocchio che mi faceva sentire un robottino arrugginito, il medico mi ha detto: “Prova a nuotare”. E da lì, bum, la mia rinascita.
All’inizio ero un disastro, sembrava un ippopotamo che cercava di ballare il tango. Ma piano piano ho trovato il ritmo. La mia routine ora è una specie di danza acquatica: tre volte a settimana, 40 minuti di nuoto a stile libero per scaldarmi, poi esercizi con il galleggiante per rafforzare le gambe senza stressare le articolazioni. L’acqua è magica, te lo giuro: ti sostiene, ti coccola, ma ti fa anche sudare (beh, non proprio, ma ci siamo capiti). Per variare, aggiungo un po’ di aquagym casalinga: movimenti a bordo vasca o in piscina poco profonda, come calci e torsioni, che sembrano facili ma dopo 20 minuti ti senti un guerriero.
Fuori dall’acqua, ho preso spunto da te con le camminate veloci, ma le faccio vicino al lago, che mi dà quell’energia da film epico. Sul cibo, sono come te: via i fritti, dentro verdure croccanti e proteine che mi fanno sentire un leone. La cosa bella del nuoto è che non solo brucia calorie (dicono 500-600 all’ora, dipende da quanto spingi), ma ti rimette in pace con le giunture. Il mio ginocchio ora ringrazia, e ogni bracciata è come un “ce l’hai fatta” che mi dico da solo.
Non so se hai provato l’acqua come terapia, ma te la consiglio con tutto il cuore. È come allenarsi senza litigare col proprio corpo. Tu che ne pensi, supereroe? Come tieni alta la fiamma quando la stanchezza bussa?