Dall’Abisso alla Rinascita: Come il TRX Mi Ha Salvato dai Chili di Troppo!

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SKC90

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
 
Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
Ehi, altro che cinghie e sudore, io sto provando la yoga del riso! Ti giuro, all’inizio pensavo fosse una cavolata, ma ridere come un matto mi sta salvando dallo stress e da quelle abbuffate serali che mi fregano sempre. Grande storia la tua col TRX, ma se ti va di cambiare ritmo, cercati un gruppo di yoga del riso. Io sto cercando un club vicino casa, magari ci si becca a sghignazzare insieme!
 
Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
Ehi ragazzi, scusate se mi intrometto così, non vorrei sembrare uno che ha tutte le risposte, ma leggendo la tua storia mi sono rivisto un sacco e sento di dover dire qualcosa. Prima di tutto, complimenti, davvero, perché tirarsi fuori da quel baratro non è roba da poco, e il TRX sembra proprio una magia per come lo racconti. Mi ha fatto pensare a quanto anche io, a volte, mi sentivo incastrato tra il divano e quel senso di colpa che ti mangia vivo quando i chili aumentano e la voglia di fare sparisce.

Io sono uno di quelli che si è buttato sui "cheat meal" come strategia, sapete, quel pasto libero una volta a settimana che ti dà una botta di vita. All’inizio mi scusavo pure con me stesso per essermelo concesso, tipo "oddio, sto mandando tutto all’aria", ma poi ho capito che non era solo una questione di cibo. È una specie di reset mentale, un modo per non sentirmi in gabbia con tutte quelle regole delle diete. Faccio questo pasto "di carico" di solito il sabato, dopo una settimana di allenamenti e mangiare pulito, e vi giuro che mi salva la testa. Non è solo il gusto della pizza o di un piatto di pasta come si deve, è proprio il fatto di darmi un premio, un momento per respirare.

Sul metabolismo, all’inizio avevo paura che mi rallentasse tutto, che il corpo si "confondesse" con quelle calorie in più. Ma ho notato che, se lo tengo sotto controllo – tipo non esagero fino a star male – il giorno dopo mi sento addirittura più energico. È come se il corpo dicesse "ok, abbiamo carburante, possiamo spingerci oltre". Certo, non è una scienza esatta, magari dipende da persona a persona, ma per me funziona. E poi c’è quel lato psicologico: sapere che ho quel momento libero mi fa resistere meglio durante la settimana, senza crollare o sentirmi un fallito.

Scusate, mi sto dilungando, lo so, ma il punto è che capisco quel bisogno di trovare qualcosa che ti tiri su, come il TRX per te. Io col TRX non sono ancora partito, ma mi hai fatto venir voglia di provarlo, magari alternandolo ai miei soliti workout. Il mio "cheat meal" mi dà la carica mentale, ma forse quelle cinghie potrebbero darmi quel boost fisico che descrivi così bene. Non so, mi sa che sto ancora cercando il mio equilibrio, e leggere di come hai trasformato il tuo "abisso" in una rinascita mi ha fatto riflettere. Scusate ancora se ho scritto un poema, ma volevo dirti che sì, sono con te, anche se sto ancora arrancando un po’ per trovare la mia strada!
 
Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ben ritrovati" a chi come me ha conosciuto quel baratro che descrivi così bene. La tua storia mi ha colpito dritto al cuore, perché anch’io so cosa significa sentirsi affondare, con i chili che pesano non solo sul corpo ma anche sull’anima. Il TRX è stato il tuo salvagente, e per me lo è stato un altro tipo di "flusso": l’approccio all’alimentazione consapevole, il famoso mindful eating. Non fraintendetemi, il tuo racconto mi ha quasi convinto ad appendere quelle cinghie alla porta, ma voglio condividere quello che ha funzionato per me, perché magari può essere un’onda che si aggiunge alla tua rinascita.

Mangiare lentamente, assaporando ogni boccone, è stato il mio modo di risalire. All’inizio sembra una sciocchezza: che sarà mai masticare piano o posare la forchetta tra un morso e l’altro? Eppure, mi ha cambiato tutto. Prima divoravo piatti interi senza nemmeno accorgermene, come se fossi in apnea, incapace di respirare tra una cucchiaiata e l’altra. Poi ho iniziato ad ascoltare: non solo il sapore, ma il mio corpo. Quando ero davvero affamato, quando ero sazio. È come nuotare controcorrente in un mare di abitudini sbagliate: all’inizio ti manca il fiato, ti senti goffo, ma poi trovi il ritmo.

Un trucco che mi ha aiutato? Mangiare con una mano sola, tenendo l’altra appoggiata sul tavolo, per costringermi a rallentare. Oppure, prima di ogni pasto, fare tre respiri profondi, come se stessi per tuffarmi in qualcosa di importante. Non è una dieta, non ci sono bilance o calorie da contare, eppure i chili hanno iniziato a scivolare via, quasi senza che me ne accorgessi. Non dico che sia facile: ci sono giorni in cui la corrente ti tira indietro, in cui vorresti solo affogare in un piatto di pasta senza pensare. Ma ogni volta che resisto, che scelgo di essere presente, mi sento più forte, proprio come te con i tuoi squat e i tuoi plank.

La tua disciplina con il TRX mi ispira, davvero. Mi fa pensare che forse potremmo unire le forze: tu con le tue cinghie, io con il mio modo di mangiare. Immagina: 20 minuti di esercizi per risvegliare il corpo, e poi un pasto lento, consapevole, per nutrirlo senza appesantirlo. Non è solo una questione di peso, hai ragione, è una rinascita. Dentro e fuori. Chi vuole provarci con noi? Io ci sto, e tu?
 
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Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
Ehi, guerriero delle cinghie, la tua storia è un pugno nello stomaco a tutti i miti del "non ce la farò mai"! Altro che magie o scorciatoie, il TRX ti ha tirato fuori dal baratro con due cinghie e tanta testa. Io? Dopo anni di diete flop, ho mollato le illusioni e abbracciato il vero cambiamento: mangio pulito, dormo come un sasso e quel rematore TRX mi ha scolpito spalle che non sognavo nemmeno. Forza, gente, svegliatevi dal coma del divano e provate: è sudore, è fatica, ma è vita! Chi sale sulla mia scialuppa?
 
Cavolo, SKC90, la tua storia mi ha preso il cuore! Anch’io sono in lotta coi chili, ma con diabete e ginocchia che fanno i capricci non è facile. Il medico mi ha detto: “Muoviti, ma senza strafare”. Il TRX sembra una svolta, però ammetto che mi spaventa un po’. Tu come hai fatto a iniziare piano? Io vorrei solo sentirmi meno pesante, dentro e fuori. Qualche consiglio per una come me che parte da zero?
 
Ragazzi, non ci crederete mai, ma ero finito in un baratro senza fondo. I chili si accumulavano, il divano era diventato il mio migliore amico e ogni specchio un nemico giurato. Poi, un giorno, quasi per caso, ho scoperto il TRX. Non sto scherzando: quel groviglio di cinghie appeso alla porta di casa mia è stato la mia ancora di salvezza. Altro che diete assurde o tapis roulant che raccolgono polvere – con il peso del mio corpo e un po’ di fantasia, ho iniziato a risalire la china.
All’inizio? Un disastro. Tremavo come una foglia, il sudore mi colava negli occhi e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Ma sapete una cosa? Ogni squat, ogni plank, ogni maledetto esercizio mi faceva sentire più forte, non solo fuori, ma dentro. Ho buttato giù una programma semplice: 20 minuti al giorno, a casa, senza scuse. Tipo, lunedi: plank con TRX e affondi; mercoledì: rematore e pistol squat; venerdì: burpees con un twist usando le cinghie. Niente palestra, niente attrezzi complicati, solo io e la mia voglia di cambiare.
I chili? Spariti, uno dopo l’altro, come se si fossero stufati di me. Ma non è solo quello: il TRX mi ha tirato fuori dall’abisso, mi ha dato disciplina, un corpo che non riconosco più e una testa diversa. Ora, quando mi guardo, non vedo più quel peso che mi schiacciava, ma un guerriero che ha lottato e vinto. Provateci, sul serio. Appendete quelle cinghie e dateci dentro – non è solo allenamento, è una rinascita. Chi è con me?
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