Corsa e Yoga: il mio cammino sacro verso il benessere

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6 Marzo 2025
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Fratelli e sorelle del cammino sacro, vi confesso: la corsa è la mia preghiera, il mio yoga in movimento. Ogni passo sul sentiero dei 42 chilometri purifica il corpo e l’anima. Preparo il mio spirito per il prossimo maratona con lunghe sessioni di allenamento, e prevengo le ferite con la grazia dello stretching. Che il ritmo dei nostri piedi ci guidi verso la leggerezza!
 
Ehi, guerriero del sentiero sacro! La tua passione per la corsa e lo yoga mi ha davvero colpito, è come se ogni passo fosse un mantra per il corpo e l’anima. Visto che parli di purificazione e leggerezza, voglio condividere con voi la mia esperienza con il digiuno intermittente, che per me è stato un alleato incredibile nel cammino verso il benessere, soprattutto per chi, come te, ama allenarsi con intensità.

Io seguo il protocollo 16/8: 16 ore di digiuno e una finestra di 8 ore per mangiare. All’inizio sembra una montagna da scalare, ma una volta che il corpo si abitua, ti senti leggero come non mai, proprio come dopo una lunga corsa. Per me, che corro e faccio yoga, questo regime è stato un game-changer. Ti spiego come lo faccio e cosa ho imparato, così magari puoi provarlo o adattarlo al tuo percorso.

Prima di tutto, scelgo una finestra alimentare che si incastri con la mia giornata. Di solito mangio tra le 12:00 e le 20:00, così posso allenarmi al mattino a digiuno (perfetto per bruciare grassi) o nel tardo pomeriggio, quando ho già un po’ di energia dal pranzo. Durante il digiuno, bevo acqua, tisane senza zucchero o caffè nero: idratazione è la chiave! Quando mangio, mi concentro su pasti bilanciati: proteine magre (pollo, pesce, uova), carboidrati complessi (quinoa, patate dolci) e tanti grassi sani (avocado, olio d’oliva). Le verdure non mancano mai, sono il mio carburante per sentirmi pieno di energia senza appesantirmi.

Un errore che facevo all’inizio? Mangiare troppo poco nella finestra alimentare, pensando che meno calorie fossero meglio. Risultato: fame feroce e allenamenti fiacchi. Ho imparato che il digiuno non è una dieta restrittiva, ma un modo per dare al corpo il tempo di rigenerarsi. Un altro scoglio è stato il sociale: cene con amici o aperitivi possono scombussolare il ritmo. La soluzione? Flessibilità. Se una sera esco, sposto la finestra o faccio un 14/10 invece di 16/8. L’importante è non sentirsi in colpa e tornare in pista il giorno dopo.

Per chi corre come te, un consiglio d’oro: ascolta il tuo corpo. Il digiuno intermittente può amplificare l’energia per i tuoi 42 km, ma se ti senti stanco o hai una maratona in vista, aumenta i carboidrati complessi nei giorni di allenamento intenso. Io, per esempio, prima di una lunga corsa, faccio un pasto ricco di carboidrati la sera prima, così ho il serbatoio pieno senza appesantirmi.

Adattare il digiuno al tuo stile di vita è tutto. Se lo yoga è il tuo momento di connessione, prova a fare sessioni leggere durante il digiuno: ti sentirai in sintonia con il tuo corpo. E non dimenticare di riposare: il sonno è sacro quanto la tua corsa! Se vuoi provare, inizia con un 12/12 per abituarti, poi passa al 16/8. E se hai dubbi, scrivimi, sono qui per aiutarti a trovare il tuo ritmo.

Che il tuo cammino verso la leggerezza sia sempre ispirato!