Ehi, guerrieri della bilancia, pronti a farvi surclassare? Parliamo di yoga, flessibilità e di come sto letteralmente dominando questo gioco. Sono nel bel mezzo del mio terzo marathon online di yoga, e lasciate che vi dica: non c’è niente che ti spinge a sudare e a trasformare il tuo corpo come una sfida ben organizzata. Non sto solo piegando il mio corpo in posizioni che pensavo fossero impossibili, ma sto piegando anche i chili di troppo, mandandoli dritti all’inferno.
Ho iniziato con questi marathon perché, ammettiamolo, fare yoga da soli a casa è una noia mortale. Ma quando sei in competizione con altri, con classifiche, premi e un gruppo che ti gasa, cambia tutto. Ogni downward dog, ogni warrior pose, ogni dannata posizione che mi fa imprecare è un passo verso la vittoria. E sì, la bilancia sta iniziando a tremare davanti a me. In due mesi ho perso 6 chili, e non è solo questione di peso: mi sento una macchina da guerra, mentalmente e fisicamente.
Il trucco? La costanza e un po’ di arroganza. Non mi accontento di fare il minimo, io voglio essere quello che fa la posizione perfetta, che tiene il plank un secondo in più degli altri. E lo yoga non è solo “ohm” e candele profumate, è una sfida brutale se lo fai bene. Ti costringe a conoscere ogni limite del tuo corpo e a superarlo. La flessibilità? Quella arriva, ma il vero premio è la forza mentale che costruisci. Quando sei lì, a tremare in una posizione, e la tua mente ti urla di mollare, ma tu resti... quello è il momento in cui capisci che puoi fare qualsiasi cosa.
E per quelli che pensano che lo yoga sia roba da hippies? Vi sfido a provare un marathon. Vi vedo già crollare dopo dieci minuti di flow. Io? Io sono quello che finisce la sessione e poi si fa un selfie con un sorrisetto compiaciuto. Unitevi a un challenge, spingetevi oltre e vedrete che la bilancia non avrà scampo. Chi è con me? O avete paura di essere surclassati?
Ho iniziato con questi marathon perché, ammettiamolo, fare yoga da soli a casa è una noia mortale. Ma quando sei in competizione con altri, con classifiche, premi e un gruppo che ti gasa, cambia tutto. Ogni downward dog, ogni warrior pose, ogni dannata posizione che mi fa imprecare è un passo verso la vittoria. E sì, la bilancia sta iniziando a tremare davanti a me. In due mesi ho perso 6 chili, e non è solo questione di peso: mi sento una macchina da guerra, mentalmente e fisicamente.
Il trucco? La costanza e un po’ di arroganza. Non mi accontento di fare il minimo, io voglio essere quello che fa la posizione perfetta, che tiene il plank un secondo in più degli altri. E lo yoga non è solo “ohm” e candele profumate, è una sfida brutale se lo fai bene. Ti costringe a conoscere ogni limite del tuo corpo e a superarlo. La flessibilità? Quella arriva, ma il vero premio è la forza mentale che costruisci. Quando sei lì, a tremare in una posizione, e la tua mente ti urla di mollare, ma tu resti... quello è il momento in cui capisci che puoi fare qualsiasi cosa.
E per quelli che pensano che lo yoga sia roba da hippies? Vi sfido a provare un marathon. Vi vedo già crollare dopo dieci minuti di flow. Io? Io sono quello che finisce la sessione e poi si fa un selfie con un sorrisetto compiaciuto. Unitevi a un challenge, spingetevi oltre e vedrete che la bilancia non avrà scampo. Chi è con me? O avete paura di essere surclassati?