Ehi, sopravvissuti del caos familiare, vi scrivo con un pizzico di timidezza ma tanta voglia di condividere! Leggendo il tuo post mi sono rivista tantissimo: tra lavoro, bimbi e casa, trovare un momento per sé sembra una missione da supereroi. Però, come dici tu, un passo alla volta si può fare. Io sono in questo viaggio di perdita di peso da qualche mese e, anche se non è sempre facile, sto vedendo dei progressi: ho perso 6 kg in due mesi e mezzo, e per me è già una piccola vittoria.
Il mio trucco principale è stato cambiare un po’ il modo in cui mangio, senza stravolgere tutto. Ho iniziato a fare attenzione ai momenti in cui mangio, cercando di concentrare i pasti in una finestra di tempo più breve durante la giornata. Non è proprio fame a intermittenza come la chiamano, ma qualcosa di simile: cerco di fare una colazione bella sostanziosa verso le 9, un pranzo verso le 13 e una cena leggera entro le 19. Poi, stop. Niente spuntini notturni davanti alla TV, che per me erano una trappola! All’inizio è stata dura, ma ora mi sento più energica e meno gonfia.
Per il movimento, prendo spunto da te! Non ho tempo per andare in palestra, ma ho trovato il modo di incastrare qualcosa. Ad esempio, mentre i bimbi fanno i compiti, io faccio qualche esercizio vicino al tavolo della cucina: squat, piegamenti sulle ginocchia o anche solo stretching. Se loro sono in modalità “mamma, guardami!”, li coinvolgo: facciamo una gara di plank o una camminata veloce in cortile. Ridono, si divertono, e io riesco a muovermi. Quando sono al parco, come te, cammino invece di sedermi, e a volte porto un auricolare per ascoltare un podcast: mi dà la carica e mi sembra di ritagliarmi un angolino di pace.
La mattina presto è un altro momento che sto provando a sfruttare, anche se confesso che a volte il letto vince! Però, quando riesco ad alzarmi 10 minuti prima, faccio una mini-routine: un po’ di jumping jack, qualche affondo e stretching. Non è niente di complicato, ma mi fa partire la giornata con un’altra energia. La chiave, come dici tu, è non strafare: se un giorno salto, pazienza, ci riprovo domani.
Una cosa che mi sta aiutando tanto è pianificare i pasti. Con i bimbi e il lavoro, se non ho un’idea chiara di cosa mangiare, finisco per buttarmi su qualcosa di veloce e poco sano. Ora cerco di preparare qualcosa la sera prima, tipo verdure grigliate o un’insalata con proteine, così a pranzo non devo improvvisare. E poi, bevo tanta acqua: sembra banale, ma mi aiuta a sentirmi meno affamata tra un pasto e l’altro.
Detto questo, sono curiosa di sapere come fate voi a organizzare tutto! Avete qualche idea per spuntini sani da portare dietro quando si è di corsa? O magari qualche esercizio veloce da fare in casa senza svegliare i bimbi? Vi leggo con attenzione, magari mentre cerco di domare il caos della mia cucina!
Ciao, meravigliosi guerrieri del multitasking! Leggendo i vostri post, mi sento come se fossi appena entrato in un club di supereroi che combattono il caos quotidiano con un sorriso e tanta grinta. Dallas, il tuo racconto di squat vicino al fornello e camminate al parco mi ha fatto quasi ridere, ma in senso buono: sei un’ispirazione! E tu, con i tuoi 6 kg persi e le gare di plank con i bimbi, sei la prova che la costanza vince. Vi scrivo con l’entusiasmo di chi ha trovato nel correre a lungo la sua chiave per stare bene, dentro e fuori, e voglio condividere un po’ della mia passione per il running, mescolata a qualche trucco per noi genitori sempre di corsa.
Tra lavoro, bimbi e casa, il tempo per muoversi è un tesoro raro, ma il bello del running è che puoi adattarlo alla tua vita, anche quando sembra impossibile. Non parlo di maratone da 42 km subito, tranquilli! Per me, che sono un fanatico delle lunghe distanze, tutto è iniziato con uscite brevi, tipo 20 minuti, mentre i bimbi erano a scuola o la sera, quando finalmente dormivano. Ora, sto preparando il mio prossimo mezzo maratona, e vi giuro che correre mi ha aiutato non solo a perdere peso (8 kg in sei mesi, senza diete drastiche), ma anche a sentirmi più energico per affrontare le giornate da papà e lavoratore.
Per incastrare il running nella routine, ho qualche trucchetto. Primo, sfrutto i momenti in cui i bimbi sono occupati. Ad esempio, quando li porto al parco per il loro allenamento di calcio, invece di guardarli dalla tribuna, faccio un paio di giri di corsa intorno al campo. È un modo per muovermi senza togliere tempo alla famiglia. Se il parco è lontano, parcheggio un po’ più distante e uso il tragitto come riscaldamento. Un altro momento d’oro è la pausa pranzo: lavoro in ufficio, ma spesso riesco a ritagliarmi 30 minuti per una corsetta leggera vicino al parco accanto. Porto con me una barretta di frutta secca o un pezzetto di cioccolato fondente per ricaricarmi dopo, così non torno alla scrivania affamato.
Parlando di spuntini, visto che siete sempre in movimento, vi consiglio di puntare su qualcosa di pratico ma nutriente, che si possa infilare in borsa o nello zaino. Io sono un fan delle mandorle non salate: una manciata ti dà energia senza appesantire, perfetta prima o dopo una corsa. Oppure, preparo dei mini-wrap con tortilla integrale, hummus e verdure tagliate fini: li tengo in frigo, pronti da afferrare quando esco. Per i bimbi, invece, taglio frutta fresca come mele o banane e la metto in un contenitore con un po’ di succo di limone per non farla annerire. Loro la adorano, e io mi sento meno in colpa se non ho tempo di preparare qualcosa di elaborato.
Per chi vuole provare a correre, il mio consiglio è iniziare piano e non strafare, soprattutto per evitare infortuni. Investite in un buon paio di scarpe da running (non devono costare una fortuna, ma fatevi consigliare in un negozio specializzato) e ascoltate il vostro corpo. Io seguo un piano di allenamento semplice: corro 3-4 volte a settimana, alternando uscite brevi e veloci (20-30 minuti) a una corsa più lunga nel weekend (50-60 minuti). Per prevenire dolori, faccio sempre 5 minuti di stretching dinamico prima di partire e qualche esercizio di rinforzo a casa, tipo squat o affondi, per tenere forti gambe e core. Se non avete tempo per lo stretching, provate a farlo mentre guardate la TV con i bimbi: io lo faccio sul tappeto del salotto, e a volte loro mi imitano, ridendo come matti.
Un ultimo pensiero: coinvolgete la famiglia quando potete! A volte porto i bimbi in bici mentre corro piano, oppure organizziamo una “corsa di famiglia” in cortile, con premi simbolici come un biscotto fatto in casa. Non è solo movimento, è un modo per stare insieme e ridere. E se un giorno non riuscite a correre o muovervi, non fatevi prendere dal senso di colpa: la chiave è la costanza, non la perfezione.
Ora sono curioso: voi come fate a ricaricarvi tra una corsa e l’altra, in tutti i sensi? Avete spuntini veloci che vi salvano la vita? O magari qualche trucco per motivarvi a uscire quando il divano chiama? Vi leggo con un caffè in mano, sognando la mia prossima maratona!