Carboidrati buoni o cattivi? La pazzia di Montignac per un corpo da sogno!

Ratas

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi siete mai chiesti perché ci ammazziamo a contare calorie come dei matti quando potremmo semplicemente ascoltare il buon senso di Montignac? Io sì, e vi dico che questa storia dei carboidrati "buoni" e "cattivi" mi ha aperto gli occhi! Basta con le diete tristi dove ti senti un contabile affamato, qui si tratta di scegliere con la testa. Il metodo Montignac non è la solita solfa, è una rivoluzione che ti fa capire che non tutti i carboidrati sono uguali. Il trucco sta nel glico-qualcosa, l’indice glicemico, che divide il mondo in due: quelli che ti fanno volare lo zucchero nel sangue e quelli che ti tengono stabile, senza picchi da montagne russe.
Vi faccio un esempio pratico, perché le chiacchiere stanno a zero. Prendete il pane bianco, quello morbido che sembra una nuvola: indice glicemico altissimo, tipo 85, una botta che ti manda dritto a ingrassare. Poi c’è la pasta integrale, che sta intorno a 50, e ti salva la vita senza farti sentire un castigo. Io ho una tabella sul frigo, ormai è il mio vangelo: patate lesse sì, ma patatine fritte mai; riso basmati ok, quello normale da risotto meglio di no. E non è solo teoria, eh! Dopo un mese di Montignac ho perso 3 chili, e non mi sono nemmeno accorta di essere a dieta, perché mangiavo cose buone, mica insalatine scondite.
Parliamoci chiaro, il conteggio delle calorie è un incubo. Ti dice "mangia 1200 calorie" e tu stai lì a pesare pure l’aria, ma non ti spiega che 1200 calorie di cioccolato sono un disastro e 1200 calorie di lenticchie sono un’altra storia. Montignac invece ti dà la mappa: carboidrati con indice sotto il 50 sono amici, sopra il 70 sono nemici giurati. E i grassi? Quelli buoni, come l’olio d’oliva, li puoi abbracciare senza paura. Io ormai sono quella che al ristorante chiede "scusi, il pane è integrale?" e non me ne vergogno neanche un po’.
Non sto dicendo che è facile all’inizio, perché devi studiare un attimo le tabelle e capire cosa buttare dalla dispensa. Ma una volta che entri nel giro, è come se il corpo ti ringraziasse. Niente più fame isterica dopo due ore, niente più sensi di colpa per un piatto di pasta. E poi, vogliamo parlare dei risultati? La bilancia scende, i jeans si allentano, e tutto senza morire dietro a un calcolatore. Altro che pazzia, Montignac è la sanità mentale in un mondo di diete folli! Chi ci sta a provare? Vi passo la mia tabella se volete, è una salvezza.