Ehi Massimo, benvenuto nel club della bilancia che fa i capricci!

Leggere il tuo post e il racconto di chi ti ha risposto mi ha fatto sorridere, perché sembra la storia della mia vita! Camminare ogni sera e non vedere risultati? Been there, done that!

Condivido un po’ della mia esperienza da “guerriera del metabolismo pigro” con l’ipotiroidismo, sperando di darti qualche spunto (e magari strapparti un sorriso!).
Prima di tutto, un applauso per i tuoi 5 km serali!

Non è roba da poco, e il fatto che ti senti più leggero mentalmente è già una vittoria. Io, con il mio caro amico ipotiroidismo, ho imparato che il mio corpo è un po’ come un bradipo: lento a rispondere, ma se lo coccoli bene, alla fine si muove!

All’inizio, quando ho iniziato a camminare (e poi a provare qualche corsetta leggera), pensavo che bastasse muovermi per vedere i chili volare via. Spoiler: non è andata proprio così! La bilancia sembrava guardarmi con aria di sfida, tipo “Ehi, vuoi davvero giocare con me?”.
La svolta è arrivata quando ho iniziato a collaborare con il mio endocrinologo e una nutrizionista che mi hanno fatto capire che il mio corpo ha bisogno di un po’ di strategia. Con l’ipotiroidismo, il metabolismo è come un nonno che si addormenta sul divano: va svegliato con calma!

Una cosa che mi ha aiutato tantissimo è stata variare l’intensità, come suggeriva chi ti ha risposto. Io faccio una specie di “camminata da film d’azione”: 4 minuti di passo veloce, 1 minuto di corsetta da tartaruga (non ridi, eh, è un’arte!), e poi ripeto. Questo interval training è come dire al mio metabolismo: “Sveglia, amico, c’è da lavorare!”. Non serve essere Usain Bolt, basta alternare e sentire il cuore che pompa un po’. Provalo, magari ti diverti pure!
Un’altra cosa che ho imparato è che la dieta è la mia migliore amica (anche se a volte la odio). Con i problemi di tiroide, il mio corpo trattiene tutto come se fosse un bunker antiatomico.

La nutrizionista mi ha fatto inserire più proteine (uova, pesce, legumi) e ridurre i carboidrati semplici, tipo il mio amato pane bianco. Non sto dicendo di diventare un monaco asceta, ma magari prova a fare piccoli cambi: una fettina di pane integrale invece di quello bianco, o un’insalata con del pollo grigliato invece di un piatto di pasta gigante. E bevi acqua come se fossi un cammello!

Io porto sempre una borraccia ovunque, sembro una influencer di fitness, ma in realtà è solo perché altrimenti mi dimentico!
Per le camminate, ti stra-consiglio di investire in un paio di scarpe buone. Io all’inizio usavo delle sneakers vecchie e mi ritrovavo con i piedi che urlavano vendetta. Un buon paio di scarpe da walking o running ti cambia la vita, fidati. E se vuoi fare il figo, scarica un’app tipo Strava o Nike Run Club per tenere traccia dei tuoi km. Io mi gaso quando vedo i miei progressi, anche se sono lenti come una lumaca!
Un trucchetto che uso per non fissarmi sulla bilancia? Mi misuro con un metro da sarta. La bilancia può essere una bugiarda schifosa, ma il metro non mente!

A volte il peso non scende, ma perdi centimetri perché stai mettendo su un po’ di muscolo (sì, anche camminando!). E poi, come diceva l’altra utente, fai caso a come ti senti: se i pantaloni non ti strangolano più o se fai le scale senza sembrare Darth Vader, è un successone!
Ultima chicca: lo stretching è il mio nuovo amore. Dopo le camminate, faccio 5 minuti di allungamenti (tipo allungare le braccia al cielo o provare a toccarmi i piedi senza cadere). Non solo mi sento una gazzella (ok, magari una gazzella un po’ goffa), ma aiuta a sciogliere lo stress, che per noi con problemi ormonali è il nemico numero uno. E se sei stressato, il tuo corpo dice “Nope, io tengo tutto il grasso, non si sa mai!”.
Massimo, continua con le tue camminate stellari, sei un mito!

Prova a mixare un po’ di corsetta, coccola il tuo corpo con qualche attenzione in più e non mollare. Se sei a Roma, magari un giorno ci incontriamo a Villa Pamphili per una camminata epica (tranquillo, porto il caffè!).

Scrivici come va, siamo tutti qui a fare il tifo per te!
