Camminare sotto le stelle: il mio viaggio verso la serenità e un corpo più leggero

celevac

Membro
6 Marzo 2025
88
17
8
Ciao a tutti, stasera voglio raccontarvi della mia camminata sotto un cielo stellato che mi ha fatto riflettere. Sono partita come sempre dopo cena, quando il bisogno di aprire il frigo per noia o per calmare i pensieri inizia a farsi sentire. Ho preso le mie scarpe comode, una playlist leggera e sono uscita. Il percorso di oggi era un giro di 5 chilometri, tra le stradine del mio quartiere e un parco vicino casa. L’aria fresca di marzo mi ha accolto subito, e passo dopo passo ho sentito quella tensione dentro di me sciogliersi.
Non è solo questione di bruciare calorie, anche se i numeri sulla bilancia stanno scendendo - sono a meno 3 chili dall’inizio, un progresso lento ma costante. Camminare la sera mi sta insegnando a godermi il momento, a non cercare conforto nel cibo quando la giornata è stata pesante. Ogni chilometro è un piccolo dialogo con me stessa: i primi passi servono a lasciare andare lo stress, poi subentra una calma che non provo davanti a un piatto di pasta preso senza fame. Stanotte, mentre guardavo le stelle, mi sono resa conto di quanto questo rituale mi stia cambiando, non solo fuori ma anche dentro.
Il parco era silenzioso, solo il rumore dei miei passi e qualche grillo in lontananza. Ho allungato il giro di qualche centinaia di metri, passando vicino a un laghetto che rifletteva la luna. Mi sono fermata un attimo a guardare, e mi è sembrato un simbolo di quello che sto cercando: chiarezza, leggerezza. Non è sempre facile, lo ammetto. Ci sono sere in cui il divano mi chiama più forte, ma ormai so che quei chilometri prima di dormire valgono più di qualsiasi snack serale.
Tornata a casa, mi sono sentita soddisfatta, non appesantita. La bilancia non è l’unico metro di giudizio: è quella sensazione di pace che mi porto a letto, sapendo di aver scelto me stessa invece di un’abitudine che non mi serve più. Se anche voi avete un modo per trasformare le serate in qualcosa di speciale, raccontatemelo. Magari ci ispiriamo a vicenda!
 
Ehi, leggendo il tuo post mi sono sentita un po’… lasciata indietro, sai? La tua camminata sotto le stelle sembra magica, e io qui, con il mio diabete e le ginocchia che protestano, mi sento quasi in colpa per non riuscire a fare lo stesso. Il mio medico mi ha detto di muovermi, ma con i miei limiti è una lotta. Posso fare solo piccoli giri vicino casa, massimo un chilometro, e spesso mi fermo perché le articolazioni si fanno sentire. Però, come te, sto cercando quella pace. Non con le stelle, ma magari con un tè caldo dopo una passeggiata lenta. La bilancia non si muove tanto, ma sto provando a non mangiare per noia la sera. Non è facile, soprattutto quando vedo gli altri andare spediti mentre io arranco. Tu come fai a non mollare?