Ehi, che entusiasmo il tuo post! Mi ci rivedo un sacco, sai? Anche io all’inizio pensavo che bastasse infilare gli scarponi, macinare sentieri e i chili sarebbero spariti come per magia. Le montagne sono una palestra a cielo aperto, ma hai ragione: la fame che ti assale dopo è un tranello micidiale. La tua pizza post-camminata? Been there, done that. La bilancia che non si muove è una botta, ma tranquillo, sei sulla strada giusta e stai già capendo un sacco di cose.
Ti racconto come ho fatto io con il digiuno intermittente, che per me è stato un game-changer. Uso il metodo 16/8: 16 ore senza mangiare, 8 ore in cui mangio i miei pasti. Non è una dieta, ma un modo di organizzare i pasti che mi aiuta a controllare le calorie senza impazzire. Tipo, se so che faccio una camminata lunga, magari finisco di mangiare alle 20 la sera prima e poi non tocco cibo fino a mezzogiorno. Questo mi dà una finestra per bruciare calorie senza aggiungere altro carburante. Dopo la camminata, cerco di fare un pasto bilanciato: verdure, una fonte di proteine come pollo o legumi, e carboidrati leggeri tipo quinoa o riso integrale. La tua insalata di quinoa è un’ottima idea, continua così!
Un errore che facevo all’inizio era sottovalutare le porzioni. Anche cibi sani, come le mandorle che porti nello zaino, sono calorici se esageri. Io peso tutto con una bilancina da cucina, almeno finché non impari a occhio. Un altro tranello? Le ricompense. Tipo, “ho camminato 15 km, mi merito una crostata”. Ecco, quello è il modo più veloce per vanificare tutto. Non dico di rinunciare sempre, ma magari prova a pianificare il dolce in un giorno in cui non hai camminato tanto, così resta un piacere senza sabotarti.
Per resistere alle tentazioni, io mi porto dietro un thermos di tisana o caffè amaro. Mi dà l’idea di “sgranocchiare” qualcosa senza calorie, e mi tiene occupato mentre sogno la polenta del rifugio. Pianificare i pasti come fai tu è già un super passo. Un trucco in più? Cerca di bere tantissimo durante la camminata, non solo per idratarti ma anche per tenere a bada la fame nervosa.
Sul discorso “cosa aggiungere”, le camminate in montagna sono fantastiche, ma se vuoi dare una spinta al dimagrimento, prova a inserire un po’ di varietà. Non serve per forza una palestra, ma magari due volte a settimana fai esercizi a corpo libero a casa: squat, plank, push-up. Aiutano a costruire muscoli, che bruciano più calorie anche a riposo. Io ho iniziato con 10 minuti al giorno seguendo video su YouTube, niente di complicato. Oppure, se vuoi restare in tema montagna, prova a fare qualche salita con uno zaino un po’ più pesante per allenare la forza.
Un’ultima cosa: il deficit calorico è la chiave, ma non esagerare. Se tagli troppo, rischi di sentirti senza energie per le tue camminate, e quello è il modo più veloce per mollare. Io punto a un deficit di 300-500 calorie al giorno, e il digiuno intermittente mi aiuta a gestirlo senza morire di fame. Ascolta il tuo corpo: se sei stanco o irritabile, magari stai esagerando.
Continua a goderti le montagne, che sono una medicina per corpo e anima. E non farti abbattere se la bilancia non si muove subito: il tuo corpo sta già cambiando, anche se non lo vedi ancora. Raccontami come va, che sono curioso!