Basta scuse: solleva pesi e brucia grasso, altro che ostacoli!

  • Autore discussione Autore discussione Lou_
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Lou_

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, parliamoci chiaro: basta con queste scuse da quattro soldi! "Non ho tempo", "la palestra è lontana", "i pesi non fanno per me". Smettetela di piangervi addosso e prendete in mano la situazione. Io ero come voi, sovrappeso e pieno di giustificazioni, ma poi ho capito una cosa: sollevare pesi è la via più veloce per bruciare grasso e costruire un corpo che spacca. Non servono diete assurde o ore di cardio infinito, serve solo disciplina e un po’ di ferro.
Vi racconto come ho fatto. All’inizio pesavo 95 chili, flaccido e senza energia. Ho mollato le chiacchiere e ho iniziato con un programma base: squat, stacchi, panca e trazioni. Tre giorni a settimana, niente fronzoli. Tecnica prima di tutto: se non sai fare un movimento, imparalo, punto. Non c’è spazio per l’ego, inizia leggero e cresci col tempo. In sei mesi ho perso 15 chili e messo su muscoli che non sapevo nemmeno di poter avere. Il segreto? Consistency e un’alimentazione che non sia da coniglietti. Proteine a palate – pollo, uova, pesce – e carboidrati intelligenti come riso e patate, non le schifezze zuccherate che vi intasano.
Non venitemi a dire che è difficile. Difficile è guardarsi allo specchio e non piacersi. Sollevare pesi non è un ostacolo, è la soluzione. Vi serve un esempio? Giorno 1: squat 5x5, panca 5x5, rematore 5x5. Giorno 2: riposo. Giorno 3: stacchi 1x5, military press 3x5, trazioni fino a cedimento. Ripetete e aumentate i carichi ogni volta che potete. Se non sapete da dove iniziare, cercate un video decente e smettetela di aspettare il momento perfetto.
Il grasso non si brucia con le scuse, ma con lo sforzo. Io tengo il mio diario di allenamento come una Bibbia: ogni ripetizione, ogni chilo in più, ogni progresso. Voi cosa aspettate? La palestra non viene da voi, muovetevi e fate sul serio. Altro che ostacoli, qui si tratta di volontà. Chi non ci prova, resta fermo. E chi resta fermo, non cambia mai. Fate voi.
 
Ragazzi, parliamoci chiaro: basta con queste scuse da quattro soldi! "Non ho tempo", "la palestra è lontana", "i pesi non fanno per me". Smettetela di piangervi addosso e prendete in mano la situazione. Io ero come voi, sovrappeso e pieno di giustificazioni, ma poi ho capito una cosa: sollevare pesi è la via più veloce per bruciare grasso e costruire un corpo che spacca. Non servono diete assurde o ore di cardio infinito, serve solo disciplina e un po’ di ferro.
Vi racconto come ho fatto. All’inizio pesavo 95 chili, flaccido e senza energia. Ho mollato le chiacchiere e ho iniziato con un programma base: squat, stacchi, panca e trazioni. Tre giorni a settimana, niente fronzoli. Tecnica prima di tutto: se non sai fare un movimento, imparalo, punto. Non c’è spazio per l’ego, inizia leggero e cresci col tempo. In sei mesi ho perso 15 chili e messo su muscoli che non sapevo nemmeno di poter avere. Il segreto? Consistency e un’alimentazione che non sia da coniglietti. Proteine a palate – pollo, uova, pesce – e carboidrati intelligenti come riso e patate, non le schifezze zuccherate che vi intasano.
Non venitemi a dire che è difficile. Difficile è guardarsi allo specchio e non piacersi. Sollevare pesi non è un ostacolo, è la soluzione. Vi serve un esempio? Giorno 1: squat 5x5, panca 5x5, rematore 5x5. Giorno 2: riposo. Giorno 3: stacchi 1x5, military press 3x5, trazioni fino a cedimento. Ripetete e aumentate i carichi ogni volta che potete. Se non sapete da dove iniziare, cercate un video decente e smettetela di aspettare il momento perfetto.
Il grasso non si brucia con le scuse, ma con lo sforzo. Io tengo il mio diario di allenamento come una Bibbia: ogni ripetizione, ogni chilo in più, ogni progresso. Voi cosa aspettate? La palestra non viene da voi, muovetevi e fate sul serio. Altro che ostacoli, qui si tratta di volontà. Chi non ci prova, resta fermo. E chi resta fermo, non cambia mai. Fate voi.
Ehi, qui qualcuno ha sputato verità come se fosse fuoco 🔥! Ammetto, il tuo post mi ha fatto alzare dal divano e guardarmi allo specchio con un bel "e ora che scuse ho?". Però, caro peso-dipendente, lascia che ti racconti un’altra strada, perché non tutti siamo fatti per il ferro e i bilancieri. Io sono Team Pole Dance, e ti giuro che il palo non è solo un gioco da sexy acrobate: è una macchina per bruciare grasso e scolpire il corpo che neanche te lo immagini 💪.

Partiamo dal tuo punto: disciplina, costanza, niente scuse. Su questo ti do un cinque virtuale ✋, perché è lo stesso mantra che mi ha fatto passare da "non ce la faccio nemmeno a sollevarmi dal letto" a "guarda come volteggio a testa in giù". Pesavo 78 chili, non proprio un disastro, ma abbastanza da sentirmi molle e insicura. Poi ho scoperto il pole dance per caso, un’amica mi ha trascinato a una lezione di prova, e da lì è partita la mia rivoluzione. Zero esperienza, zero forza, ma tanta voglia di smettere di lamentarmi. Risultato? In un anno ho perso 12 chili, ho tirato fuori addominali che non sapevo di avere e ora mi arrampico sul palo come una scimmietta felice 🐒.

Non fraintendermi, il tuo programma pesi è una bomba, ma il pole dance è un altro livello di full-body workout. Qui non alzi solo ghisa, alzi te stesso! Ogni giro, ogni figura, ogni salita mette sotto torchio braccia, core, gambe, tutto insieme. E il bello? Ti diverti mentre sudi come un matto 😅. All’inizio facevo due lezioni a settimana, 60 minuti di "oddio, cado" e "ok, ci riprovo". Tecnica, tecnica, tecnica: come dici tu, non serve strafare, serve imparare i movimenti giusti. Ora sono a quattro allenamenti a settimana, tengo il mio bel diario con i trick che conquisto (dalla "sit" base al "superman" che mi fa sentire una supereroina) e ogni tanto posto una foto sul mio IG per ricordarmi quanto sono arrivata lontano 📸.

Non sto dicendo che i pesi non funzionano, ci mancherebbe, ma il pole dance ti dà quella spinta in più: bruci calorie (anche 500-600 a lezione, mica noccioline!), migliori la flessibilità e ti senti potente senza bisogno di un bilanciere. Alimentazione? Stessa storia tua: proteine come se piovesse – tacchino, albumi, tonno – e carboidrati furbi, tipo avena o quinoa, niente schifezze da supermercato. Il palo mi ha insegnato a rispettare il mio corpo, non a punirlo.

Vuoi un esempio pratico? Prova una lezione base: 10 minuti di riscaldamento (flessioni, plank, stretching), 40 minuti di figure (tipo "fireman spin" o "climb"), 10 minuti di defaticamento. Non serve una palestra gigantesca, basta un palo e la voglia di spaccare. E se pensi "non fa per me, è roba da donne", ti sbagli di grosso: ci sono uomini che sul palo fanno cose da lasciare a bocca aperta 😮.

Il tuo "muovetevi o restate fermi" vale pure qui. Io ho scelto di muovermi, ma a modo mio. Il pole dance non è una scusa, è un’arma. E tu, sei pronto a mollare il ferro per un giro sul palo o resti fedele al tuo squat? 😉 Dai, provaci e poi mi dici!
 
Ehi Lou, il tuo post è una scossa elettrica, complimenti per la grinta! E tu, acrobata del palo, hai ragione: ognuno trova la sua strada per smettere di nascondersi dietro le scuse. Però permettimi di buttare sul tavolo un’altra prospettiva, perché anch’io ho il mio “ferro”… ma non è in palestra, e non è nemmeno un palo. Io sono un fan sfegatato del metodo Wim Hof: respiro profondo e bagni freddi. Sembra una follia, ma ti racconto come mi ha cambiato il corpo e non solo.

Partiamo dal punto che condividiamo tutti: basta giustificazioni. Ero sovrappeso, 88 chili, sempre stanco, con quella sensazione di essere intrappolato in un corpo che non mi rappresentava. Mangiavo male, stress a mille, e il metabolismo? Un bradipo in letargo. Poi ho scoperto il metodo Wim Hof, un mix di esercizi di respirazione specifici e esposizione al freddo, tipo docce gelate o bagni in acqua ghiacciata. Non serve una palestra, non serve un palo, serve solo il coraggio di provare qualcosa di diverso. In un anno ho perso 14 chili, ho un’energia che non avevo a vent’anni e mi sento più forte, dentro e fuori.

Perché parlo di questo in un forum sul dimagrimento? Perché il metodo Wim Hof è un acceleratore per il metabolismo. Quando fai le sessioni di respirazione – inspirazioni profonde, espirazioni lente, poi trattieni il fiato – ossigeni il corpo a un livello pazzesco. Il sangue circola meglio, le cellule si risvegliano, e il tuo corpo inizia a bruciare energia come un forno. Aggiungi il freddo, e succede la magia: il tuo corpo deve produrre calore per scaldarsi, quindi attacca le riserve di grasso. Studi dicono che l’esposizione al freddo attiva il grasso bruno, quello “buono” che brucia calorie per tenerti caldo. Non è una dieta, è fisiologia.

Non fraintendetemi, non sto dicendo di mollare pesi o pole dance. Lou, il tuo squat 5x5 è una macchina da guerra, e tu, regina del palo, con quei 500-600 calorie a lezione fai invidia a chiunque. Ma il Wim Hof è un’aggiunta che puoi fare ovunque, anche a casa. Io faccio 15 minuti di respirazione al mattino, seguo un protocollo base: 30 respiri profondi, trattengo il fiato per un minuto o due, poi ripeto per tre cicli. Dopo, una doccia fredda di 2-3 minuti. All’inizio tremavo come una foglia, ora ci sguazzo. Risultato? Non solo ho perso peso, ma il mio corpo si è adattato: brucio di più anche a riposo, e il freddo mi ha insegnato a gestire lo stress come mai prima.

Sul cibo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Niente schifezze, punto. Io vado di proteine – petto di pollo, salmone, yogurt greco – e carboidrati che mi danno energia, tipo farro o patate dolci. Ma la cosa bella? Con Wim Hof non devo essere ossessionato dalle calorie. Il freddo e la respirazione fanno già un sacco di lavoro, e il mio corpo si regola da solo. Non è una dieta rigida, è un equilibrio che si crea quando ascolti cosa ti serve davvero.

Un esempio pratico per chi vuole provare? Inizia con la respirazione: siediti comodo, fai 30 respiri profondi (in attraverso il naso, fuori dalla bocca, come se gonfiassi un palloncino). Poi espira e trattieni il fiato per 30 secondi. Riprendi aria, trattieni 15 secondi, ripeti per tre giri. Dopo una settimana, aggiungi 30 secondi di doccia fredda alla fine della tua solita doccia calda. Non serve un lago ghiacciato, tranquilli. Tieni traccia dei progressi: io ho un quaderno dove segno quanto trattengo il fiato e come mi sento dopo il freddo. È come il tuo diario di allenamento, Lou, o i tuoi trick sul palo.

Il metodo Wim Hof non è una scorciatoia, è una sfida. Come i tuoi pesi, come il tuo palo. Ti insegna a non scappare di fronte al disagio, e questo cambia tutto: dal metabolismo all’umore. Lou, magari un giorno ti vedo fare squat sotto una cascata gelata. E tu, campionessa di pole dance, che dici, un respiro profondo prima di un fireman spin? La verità è che ognuno ha il suo modo di muoversi e smettere di restare fermo. Io ho scelto il freddo e il respiro. Voi, cosa scegliete?
 
Ragazzi, parliamoci chiaro: basta con queste scuse da quattro soldi! "Non ho tempo", "la palestra è lontana", "i pesi non fanno per me". Smettetela di piangervi addosso e prendete in mano la situazione. Io ero come voi, sovrappeso e pieno di giustificazioni, ma poi ho capito una cosa: sollevare pesi è la via più veloce per bruciare grasso e costruire un corpo che spacca. Non servono diete assurde o ore di cardio infinito, serve solo disciplina e un po’ di ferro.
Vi racconto come ho fatto. All’inizio pesavo 95 chili, flaccido e senza energia. Ho mollato le chiacchiere e ho iniziato con un programma base: squat, stacchi, panca e trazioni. Tre giorni a settimana, niente fronzoli. Tecnica prima di tutto: se non sai fare un movimento, imparalo, punto. Non c’è spazio per l’ego, inizia leggero e cresci col tempo. In sei mesi ho perso 15 chili e messo su muscoli che non sapevo nemmeno di poter avere. Il segreto? Consistency e un’alimentazione che non sia da coniglietti. Proteine a palate – pollo, uova, pesce – e carboidrati intelligenti come riso e patate, non le schifezze zuccherate che vi intasano.
Non venitemi a dire che è difficile. Difficile è guardarsi allo specchio e non piacersi. Sollevare pesi non è un ostacolo, è la soluzione. Vi serve un esempio? Giorno 1: squat 5x5, panca 5x5, rematore 5x5. Giorno 2: riposo. Giorno 3: stacchi 1x5, military press 3x5, trazioni fino a cedimento. Ripetete e aumentate i carichi ogni volta che potete. Se non sapete da dove iniziare, cercate un video decente e smettetela di aspettare il momento perfetto.
Il grasso non si brucia con le scuse, ma con lo sforzo. Io tengo il mio diario di allenamento come una Bibbia: ogni ripetizione, ogni chilo in più, ogni progresso. Voi cosa aspettate? La palestra non viene da voi, muovetevi e fate sul serio. Altro che ostacoli, qui si tratta di volontà. Chi non ci prova, resta fermo. E chi resta fermo, non cambia mai. Fate voi.
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Ehi Lou, il tuo post è una bella svegliata, grazie per la carica! Sono d’accordo, le scuse non bruciano calorie, ma volevo condividere un po’ della mia esperienza come impiegato incastrato dietro una scrivania 8 ore al giorno. Non tutti riescono a ritagliarsi tempo per la palestra, e lo capisco bene, ma ho trovato modi per infilare movimento e abitudini migliori nella mia routine senza stravolgere la vita.

Lavoro in ufficio, sempre seduto, e il massimo del movimento che facevo era andare alla macchinetta del caffè. Pesavo 88 chili, non proprio in forma, e il pensiero di iniziare con i pesi mi spaventava: “Dove lo trovo il tempo? E l’energia?”. Poi ho deciso di smettere di lamentarmi e fare piccoli passi. Non sono ancora al tuo livello di squat e panca, ma sto costruendo una base. Ti racconto come ho fatto, magari può ispirare qualcuno.

Per prima cosa, ho iniziato a sfruttare l’ufficio. Durante le pause, faccio mini-sessioni di esercizi alla scrivania: alzate sulle punte per i polpacci, contrazioni dei glutei mentre sono seduto, o anche solo stretching per spalle e schiena. Non è sollevamento pesi, ma tiene il corpo attivo e mi fa sentire meno un blocco di cemento. In pausa pranzo, invece di stare al bar, faccio una camminata veloce di 20-30 minuti. Ho calcolato che in una settimana sono quasi 2 ore di movimento in più, senza nemmeno accorgermene.

Sul mangiare, ho fatto un cambiamento che mi ha aiutato tantissimo: ho detto addio agli snack schifosi. Prima sgranocchiavo biscotti o patatine ogni volta che ero stressato, e in ufficio è facile cadere in tentazione con i distributori automatici. Ora porto da casa spuntini sani: mandorle, yogurt greco, carote o un pezzo di parmigiano. Non sono un fanatico, ma ho notato che questi snack mi saziano di più e non mi fanno crollare di energia a metà pomeriggio. Ho anche aumentato le proteine, come dici tu: un’insalata con pollo grigliato o uova sode è diventata la mia arma segreta per non abbuffarmi a cena.

Non fraintendermi, il tuo programma di allenamento è una bomba e vorrei arrivarci, ma per chi è bloccato in un ufficio come me, iniziare con queste piccole abitudini è già un game-changer. In 3 mesi ho perso 5 chili, non tantissimo, ma mi sento più leggero e meno fiacco. Ora sto pensando di aggiungere qualche esercizio a corpo libero a casa, tipo piegamenti o squat leggeri, per avvicinarmi al tuo mondo del ferro.

Il punto è che hai ragione: la volontà fa la differenza. Non serve essere perfetti, ma iniziare da qualcosa. Io tengo un’agendina dove segno le mie camminate e cosa mangio, e vedere i progressi mi motiva. Per chi legge e pensa “non ce la faccio”, provate a cambiare una cosa alla volta: una passeggiata al posto di Netflix, uno snack sano invece di una barretta. Poi, chissà, magari vi ritroverete in palestra a fare stacchi come Lou. Forza, un passo alla volta si arriva lontano!