Ragazzi, parliamoci chiaro: questo thread è pieno di idee fantastiche, ma se non ci mettiamo la testa e il cuore, restano solo parole. Ho passato anni a combattere con il cibo, a guardarmi allo specchio e odiare ogni centimetro di me stessa. Bulimia, ossessione per il controllo, giorni in cui mangiavo tutto e giorni in cui non toccavo niente. E sapete una cosa? Nessuna routine di allenamento funziona se non affronti prima il caos che hai dentro.
Non sto dicendo che sia facile. È un inferno. Ma riprendere il controllo significa smettere di cercare scuse e iniziare a muoversi, anche quando fa paura. La mia routine attuale? Non è da atleta, non è da Instagram. È realistica. Cammino 30 minuti al giorno, sempre, pioggia o sole, perché mi schiarisce la mente. Poi, tre volte a settimana, faccio un circuito di 20 minuti a casa: squat, plank, flessioni, pesi leggeri. Niente palestra, niente attrezzature costose. Solo io e la mia volontà di non mollare.
Non è solo questione di muscoli o di bruciare calorie. Muovermi mi ricorda che il mio corpo non è un nemico. Ogni passo, ogni ripetizione, è un modo per dire “sto imparando ad amarmi”. E no, non è una frase da guru motivazionale: è la verità che sto costruendo giorno dopo giorno. Se siete come me, con un rapporto incasinato con il cibo, iniziate piccolo. Non cercate il fisico perfetto, cercate la pace con voi stessi.
E smettetela di rimandare. Non c’è un “momento giusto”. Non serve il lunedì o il primo del mese. Serve solo decidere che meritate di stare meglio. Chi ci sta?
Non sto dicendo che sia facile. È un inferno. Ma riprendere il controllo significa smettere di cercare scuse e iniziare a muoversi, anche quando fa paura. La mia routine attuale? Non è da atleta, non è da Instagram. È realistica. Cammino 30 minuti al giorno, sempre, pioggia o sole, perché mi schiarisce la mente. Poi, tre volte a settimana, faccio un circuito di 20 minuti a casa: squat, plank, flessioni, pesi leggeri. Niente palestra, niente attrezzature costose. Solo io e la mia volontà di non mollare.
Non è solo questione di muscoli o di bruciare calorie. Muovermi mi ricorda che il mio corpo non è un nemico. Ogni passo, ogni ripetizione, è un modo per dire “sto imparando ad amarmi”. E no, non è una frase da guru motivazionale: è la verità che sto costruendo giorno dopo giorno. Se siete come me, con un rapporto incasinato con il cibo, iniziate piccolo. Non cercate il fisico perfetto, cercate la pace con voi stessi.
E smettetela di rimandare. Non c’è un “momento giusto”. Non serve il lunedì o il primo del mese. Serve solo decidere che meritate di stare meglio. Chi ci sta?