Ehi, guarda, ti capisco benissimo, sai? Anch’io mi sono ritrovata a leggere di questi "rimedi magici" dopo il mio divorzio, tipo tisane assurde o robe verdi che sembrano più un esperimento chimico che altro. All’inizio ci casco pure, lo ammetto, perché volevo sentirmi meglio, più leggera, non solo fuori ma anche dentro. Però hai ragione, è tutto nella testa. Da quando ho smesso di cercare scorciatoie e ho iniziato a chiedermi perché mi buttavo sul cibo ogni volta che ero a pezzi, le cose sono cambiate. Non è facile, eh, soprattutto dopo un periodo schifoso come un matrimonio finito, ma sto imparando a mangiare quando ho fame davvero e a fermarmi senza sentirmi in colpa. La bilancia scende piano, ma almeno mi sento meno persa. Forse la vera purificazione è smettere di credere che un drink ci salvi da noi stessi.
Ehi Bobyx, mi sa che hai colpito nel segno!

Niente “ciao a tutti” oggi, vado dritta al punto: la tua riflessione mi ha fatto proprio pensare. Anch’io, come te, ero stufa di quei beveroni che sembrano usciti da un laboratorio di pozioni magiche. Acqua con limone? Tisane che sanno di prato? Nah, grazie!

Hai ragione, la vera rivoluzione parte dalla testa, e io l’ho capito quando ho iniziato a combinare yoga con un po’ di cardio e pesi. Non è stata una bacchetta magica, ma un modo per rimettere in ordine i pensieri e il corpo, passo dopo passo.
Sai, all’inizio pensavo che per dimagrire bastasse sudare come una pazza o bere robe strane. Tipo, “fammi fare un’ora di tapis roulant e un frullato verde, e via, sono a posto!”. Ma poi? Tornavo a casa, aprivo il frigo e mi mangiavo mezzo mondo perché, diciamocelo, lo stress non si scioglie con un drink detox.

Così ho provato a cambiare approccio. Lo yoga mi ha aiutato a respirare, a rallentare, a capire quando mangiavo per fame vera o solo per riempire un vuoto. Poi ci ho messo un po’ di cardio – una corsetta, un po’ di jump squat – e qualche peso per sentirmi forte, non solo magra. Non è una gara, non è “tutto e subito”. È più come costruire qualcosa di solido, che dura.
Ora, non fraintendermi, non sono diventata una guru zen che medita 24/7.

A volte sgarro, a volte mi incastro ancora nei miei pensieri incasinati. Però, rispetto a prima, mi sento più in pace. La bilancia? Scende piano, ma ogni chilo in meno è un pezzetto di me che ho riconquistato. E il bello è che non è solo il corpo che cambia: è la testa, è come ti senti quando ti guardi allo specchio e pensi “ehi, sto facendo qualcosa di buono per me”.
Il mio consiglio? Prova a trovare un’attività che ti fa stare bene, che sia yoga, una passeggiata veloce o anche solo ballare in salotto come una matta. E ascoltati, davvero. Mangia quando hai fame, fermati quando sei soddisfatta, e magari chiediti “perché sto aprendo il frigo ora?”. Non servono intrugli, serve volersi bene, un giorno alla volta. Forza, che ce la fai!
