Ehi, che bella riflessione sul trekking! La tua passione per la montagna mi ha fatto ripensare a quanto la natura possa essere un’alleata incredibile per tenersi in forma. Io, però, sono un tipo da acqua: la mia “palestra” è la piscina, e la mia arma segreta è l’acquaaerobica! Non so se hai mai provato, ma muoverti in acqua è una figata pazzesca. È come fare cardio senza sentirti distrutto, perché l’acqua ti sostiene e allo stesso tempo ti fa lavorare ogni muscolo.
Ho iniziato un paio di anni fa, quando pesavo un bel po’ di più, e non pensavo che saltellare in piscina potesse fare la differenza. Invece, sorpresa: in un anno ho perso 15 chili, e il mio corpo è più tonico che mai. Le lezioni sono super divertenti, con musica che ti carica, e ogni esercizio sembra un gioco, ma in realtà bruci un sacco di calorie (dicono anche 500 all’ora, dipende dall’intensità). La cosa bella? Non stressi le articolazioni, quindi è perfetto pure se hai qualche dolorino o sei fuori forma.
E sai qual è il trucco per non mollare? Tieni d’occhio i progressi. Io uso un orologio che conta calorie e passi anche in acqua, e vedere quei numerini crescere mi dà una soddisfazione incredibile. Certo, non è epico come dormire sotto le stelle, ma uscire dalla piscina sentendoti leggero e pieno di energia è una bella botta di vita. Tu hai mai provato qualcosa in acqua? O sei proprio fedele ai sentieri di montagna? Racconta, sono curioso pure io!
Caro Dopke,
la tua descrizione del trekking mi ha fatto quasi sentire il vento tra i capelli e il profumo dei boschi. È vero, la natura ha un modo unico di scolpire corpo e anima, e il tuo racconto mi ha riportato a certi momenti di quiete che anch’io cerco, ma in un modo un po’ diverso. Io e mio marito, infatti, abbiamo trovato il nostro ritmo non sulle cime delle montagne, ma in un angolo più… domestico: la cucina, trasformata in una specie di laboratorio per la nostra perdita di peso. Non è cardio nel senso classico, ma ti assicuro che il nostro “ballo” tra pentole e bilance ha il suo perché.
Tutto è iniziato un anno fa, quando ci siamo guardati allo specchio e abbiamo deciso che era ora di cambiare. Pesavamo troppo, ci sentivamo pesanti, non solo nel corpo ma anche nello spirito. Così, invece di iscriverci a un corso di gruppo o partire per trekking epici, abbiamo scelto di muoverci insieme in un modo più intimo: preparando pasti sani, contandoci le calorie come se fossero passi su un sentiero. La nostra ossessione? I semi e le noci, quei piccoli tesori che la natura ci regala. Mandorle, semi di chia, noci del Brasile: sembrano dettagli, ma per noi sono diventati i pilastri di un cambiamento profondo.
Non è solo questione di mangiare meno, ma di mangiare meglio. Ogni sera ci mettiamo lì, a pesare 30 grammi di mandorle per uno spuntino, a calcolare quanto olio di semi di lino possiamo permetterci nell’insalata. È un lavoro di squadra: lui è il mago delle insalate, io mi occupo di frullati proteici con semi di canapa. E mentre mescoliamo, parliamo. Parliamo di come ci sentiamo, di quanto siamo stanchi, di quanto ci manca a volte un piatto di lasagne senza sensi di colpa. Questa routine, che magari a qualcuno sembra noiosa, per noi è diventata un rituale. Ci tiene uniti, ci fa sentire che stiamo costruendo qualcosa insieme, non solo un corpo più magro, ma una vita più leggera.
I risultati? In un anno abbiamo perso 12 chili io e 15 lui. Non è stato veloce, e ci sono giorni in cui la bilancia sembra prendersi gioco di noi. Ma poi guardiamo indietro: i vestiti che ci entrano di nuovo, le passeggiate che non ci lasciano più senza fiato, la pelle più luminosa. E, soprattutto, la complicità. Senza di lui, credo che avrei mollato dopo un mese. È come se il nostro impegno fosse un sentiero condiviso, meno spettacolare di una vetta, ma altrettanto ripido. La natura ci aiuta, sì, ma non con paesaggi mozzafiato: con i suoi doni più piccoli, quelli che teniamo in un barattolo in cucina.
Tu hai mai provato a cambiare qualcosa dalla base, tipo il modo in cui mangi? O la montagna è proprio tutto quello che ti serve per sentirti vivo? Raccontami, mi piace l’idea di scoprire come ognuno trova il suo “passo” per stare bene.