Ehi, che bella energia in questo thread! Mi sono imbattuto in questa discussione e non ho resistito: devo condividere un po’ della mia storia, sperando che possa ispirare qualcuno o almeno strappare un sorriso. Parliamo di ostacoli, no? Beh, il mio più grande è stato credere che esistesse una strada facile per sentirmi bene con me stesso. Spoiler: non c’è. Ma c’è qualcosa di meglio, almeno per me: ballare.
Qualche anno fa ero in un momento in cui guardarmi allo specchio era una lotta. Non si trattava solo di chili in più, ma di come mi sentivo fermo, pesante, non solo nel corpo ma anche nella testa. Ho provato di tutto: diete lampo, conteggi ossessivi di calorie, persino quelle promesse di “trasformati in un mese” che ti fanno sentire un fallito se non ce la fai. Poi, quasi per caso, una sera una mia amica mi ha trascinato a una lezione di salsa. Non so come descriverlo, ma è stato come accendere una lampadina in una stanza buia.
All’inizio ero goffo, inciampavo nei miei stessi piedi e mi sentivo fuori posto tra gente che sembrava nata per muoversi. Ma c’era qualcosa nella musica, nel ritmo, che mi faceva tornare. Non era una palestra, non era una punizione: era divertimento. Ho iniziato con la salsa, poi ho provato l’hip-hop, e alla fine mi sono buttato persino in un corso di balletto, che pensavo fosse impossibile per uno come me. Ogni passo, ogni errore, ogni risata con gli altri in sala mi faceva sentire più leggero, non solo fisicamente.
Non vi mentirò, non è stato un cambiamento da un giorno all’altro. I chili non sono spariti magicamente, e ci sono stati giorni in cui volevo mollare tutto. Ma la differenza era che ballare non era una “cura” da sopportare: era diventato il mio modo di festeggiare chi ero, anche mentre cambiavo. Non contavo più le calorie, ma i momenti in cui mi sentivo vivo. E sapete una cosa? Il peso ha iniziato a scendere, quasi senza che me ne accorgessi, perché non era più il mio unico pensiero.
Oggi sono una versione di me che non avrei mai immaginato. Non sono perfetto, e non voglio nemmeno esserlo. Ma quando ballo, che sia un passo di salsa in una sala affollata o un’improvvisazione hip-hop da solo in cucina, mi sento me stesso. Non ho trovato scorciatoie, e onestamente non le cerco più. Gli ostacoli? Ci saranno sempre. Ma ho imparato che superarli può essere un viaggio pieno di ritmo e gioia, se trovi il tuo modo di muoverti.
Chi di voi ha provato qualcosa di simile? O c’è qualche ballo che vi chiama? Raccontatemi, sono curioso!
Qualche anno fa ero in un momento in cui guardarmi allo specchio era una lotta. Non si trattava solo di chili in più, ma di come mi sentivo fermo, pesante, non solo nel corpo ma anche nella testa. Ho provato di tutto: diete lampo, conteggi ossessivi di calorie, persino quelle promesse di “trasformati in un mese” che ti fanno sentire un fallito se non ce la fai. Poi, quasi per caso, una sera una mia amica mi ha trascinato a una lezione di salsa. Non so come descriverlo, ma è stato come accendere una lampadina in una stanza buia.
All’inizio ero goffo, inciampavo nei miei stessi piedi e mi sentivo fuori posto tra gente che sembrava nata per muoversi. Ma c’era qualcosa nella musica, nel ritmo, che mi faceva tornare. Non era una palestra, non era una punizione: era divertimento. Ho iniziato con la salsa, poi ho provato l’hip-hop, e alla fine mi sono buttato persino in un corso di balletto, che pensavo fosse impossibile per uno come me. Ogni passo, ogni errore, ogni risata con gli altri in sala mi faceva sentire più leggero, non solo fisicamente.
Non vi mentirò, non è stato un cambiamento da un giorno all’altro. I chili non sono spariti magicamente, e ci sono stati giorni in cui volevo mollare tutto. Ma la differenza era che ballare non era una “cura” da sopportare: era diventato il mio modo di festeggiare chi ero, anche mentre cambiavo. Non contavo più le calorie, ma i momenti in cui mi sentivo vivo. E sapete una cosa? Il peso ha iniziato a scendere, quasi senza che me ne accorgessi, perché non era più il mio unico pensiero.
Oggi sono una versione di me che non avrei mai immaginato. Non sono perfetto, e non voglio nemmeno esserlo. Ma quando ballo, che sia un passo di salsa in una sala affollata o un’improvvisazione hip-hop da solo in cucina, mi sento me stesso. Non ho trovato scorciatoie, e onestamente non le cerco più. Gli ostacoli? Ci saranno sempre. Ma ho imparato che superarli può essere un viaggio pieno di ritmo e gioia, se trovi il tuo modo di muoverti.
Chi di voi ha provato qualcosa di simile? O c’è qualche ballo che vi chiama? Raccontatemi, sono curioso!