Ehi, che bella ventata di mare mi hai fatto arrivare con il tuo post! Leggerti è stato come aprire una finestra su una cucina piena di profumi, con quel piatto di triglie che quasi si sente nell’aria. Devo dirtelo, però: il tuo entusiasmo è contagioso, ma io a volte mi sento un po’ in salita con questa storia del dimagrimento. Dopo il mio periodo in ospedale, riprendere in mano la forma è una sfida che mi prende tanta energia, e non sempre riesco a viverla con il tuo ritmo allegro. Però, sai, il tuo modo di raccontare la dieta mediterranea mi ha fatto venire voglia di provarci con un po’ più di leggerezza.
La tua padellata di triglie e zucchine grigliate mi ha ricordato quanto può essere bello preparare qualcosa di semplice ma pieno di sapore. Io, per esempio, sto ancora imparando a muovermi in cucina senza sentirmi sotto pressione. Dopo mesi in cui il cibo era più un “dovere” per rimettermi in forze, ora sto cercando di ritrovare il piacere di cucinare. L’altro giorno, per esempio, ho deciso di fare qualcosa di diverso: ho preso dei gamberi freschi, li ho cotti velocemente con un po’ di aglio, prezzemolo e un goccio di vino bianco, e li ho serviti con una montagna di rucola e fettine di cetriolo. Non era niente di complicato, ma mentre mescolavo i gamberi in padella e sentivo quel profumo, mi sono accorta che stavo sorridendo. È stato come un piccolo momento di vittoria, come se stessi ballando un passo di danza, anche se ancora un po’ impacciata.
Penso che il tuo “ballo” con il pesce sia proprio questo: un modo per trasformare il mangiare sano in qualcosa che ti fa stare bene, non solo col corpo ma anche con la testa. Io sto cercando di fare pace con i miei alti e bassi. Dopo la malattia, il mio corpo è cambiato, e a volte mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Però, leggendo il tuo post, mi sono detta che forse devo smettere di pensare solo ai chili e iniziare a godermi di più il viaggio. Tipo, magari non devo per forza fare piatti super elaborati, ma posso provare a rendere speciali anche le cose semplici. Per esempio, le verdure grigliate: io le faccio spesso, come te, ma a volte mi sembrano un po’ monotone. Tu hai detto che le tue zucchine sono “morbide ma croccanti”… come fai a dargli quel tocco in più? Io di solito le passo sulla griglia con un filo d’olio e un po’ di sale, ma magari c’è qualche spezia o trucco che le rende più vivaci. E poi, come fai a tenere alto l’umore anche nei giorni in cui la bilancia non è amica? Io ci sto provando, ma ogni tanto mi perdo.
Grazie per avermi fatto venire in mente che la dieta mediterranea non è solo cibo, ma un modo di vivere. Sto cercando di fare piccoli passi, come tornare a camminare un po’ ogni giorno o provare una ricetta nuova quando mi sento giù. Il tuo post mi ha dato una spinta a non mollare e a cercare il mio ritmo in questo ballo. Magari la prossima volta che mi sento un po’ pesante, proverò a immaginare di essere in una cucina vista mare, con i pomodorini che esplodono di sapore, come dici tu. Spero di riuscire a trovare un po’ di quella scintilla che trasmetti tu!