Ciao, che figata leggerti! Mi ritrovo un sacco nel tuo vibe, soprattutto quando parli di quel momento in cui il corpo inizia a "capire" cosa gli dai e smette di implorare zuccheri. Le carote che sanno di dolce? Ti giuro, pure per me è stato un viaggio assurdo, tipo scoprire un superpotere!
Sul tema calorie e cardio, hai proprio centrato il punto: correre come matti non basta se poi ti strafoghi senza criterio. Io, essendo un po’ tirchio, ho dovuto ingegnarmi per far quadrare tutto senza spendere una fortuna. Tipo, il mio "diario di allenamenti" è un quadernino scrauso dove segno cosa faccio e cosa mangio, così tengo d’occhio i progressi senza app superfighe a pagamento. Per gli esercizi, zero palestra: faccio circuiti a casa con plank, squat, push-up e qualche bottiglia d’acqua come pesi. Se voglio strafare, corro al parco vicino casa, che è gratis e mi dà una botta di energia pazzesca.
Sul cibo, ho imparato a fare la spesa furba. Compro legumi secchi, riso integrale e verdure di stagione al mercato, che costano poco e riempiono un sacco. La mia colazione tipo è avena con una banana schiacciata e un goccio di latte, e per pranzo o cena mi sbizzarrisco con zuppe di lenticchie o ceci, oppure insalatone con tonno in scatola. Non peso le porzioni, ma cerco di non esagerare e di ascoltare la fame vera, non quella da noia. La bilancia non è mia amica, scende lentissima, ma i jeans mi entrano meglio e quando corro non sembro più un trattore in affanno, quindi ci sto dentro.
La famiglia è un bel supporto, come dici tu. Mia sorella ogni tanto mi prepara delle verdure al forno che sono una bomba, e mio padre mi prende in giro se salto un allenamento, quindi mi tengo in riga. Il passaggio più tosto per me è stato smettere di vedere il cibo come un premio o una punizione, ma come carburante per sentirmi forte. Non so, tu come fai a non cadere nella trappola del "vabbè, ho corso, ora mi sparo una pizza intera"? Magari hai qualche trucco da passare!