Analisi dei miei progressi: cosa funziona e cosa no

agkid20

Membro
6 Marzo 2025
85
4
8
Ciao a tutti, è da un po’ che seguo questo percorso e volevo condividere qualche riflessione sui miei progressi. Partiamo da cosa funziona: la costanza nell’allenamento, soprattutto con esercizi mirati come squat e affondi, mi sta dando risultati visibili sulle gambe e sui glutei. Anche tenere un diario alimentare mi aiuta a non sgarrare troppo, perché vedo nero su bianco cosa mangio e dove posso migliorare. Ho notato che bere più acqua durante la giornata mi fa sentire meno gonfia, e questo è un piccolo trucco che sto apprezzando.
Poi ci sono le sfide. La bilancia non sempre riflette il lavoro fatto, e questo a volte mi demoralizza. Mi sto rendendo conto che il peso non è l’unico indicatore, ma è difficile non fissarsi sui numeri. Un altro punto critico è la gestione delle cene fuori: spesso cedo a qualche sfizio e dopo mi sento in colpa. Sto provando a bilanciare meglio, magari scegliendo opzioni più leggere, ma non è sempre facile.
Insomma, il percorso è fatto di alti e bassi. Qualcosa si muove nella direzione giusta, ma ci sono ancora aspetti da sistemare. Voi come affrontate questi momenti di stallo?
 
Ciao a tutti, è da un po’ che seguo questo percorso e volevo condividere qualche riflessione sui miei progressi. Partiamo da cosa funziona: la costanza nell’allenamento, soprattutto con esercizi mirati come squat e affondi, mi sta dando risultati visibili sulle gambe e sui glutei. Anche tenere un diario alimentare mi aiuta a non sgarrare troppo, perché vedo nero su bianco cosa mangio e dove posso migliorare. Ho notato che bere più acqua durante la giornata mi fa sentire meno gonfia, e questo è un piccolo trucco che sto apprezzando.
Poi ci sono le sfide. La bilancia non sempre riflette il lavoro fatto, e questo a volte mi demoralizza. Mi sto rendendo conto che il peso non è l’unico indicatore, ma è difficile non fissarsi sui numeri. Un altro punto critico è la gestione delle cene fuori: spesso cedo a qualche sfizio e dopo mi sento in colpa. Sto provando a bilanciare meglio, magari scegliendo opzioni più leggere, ma non è sempre facile.
Insomma, il percorso è fatto di alti e bassi. Qualcosa si muove nella direzione giusta, ma ci sono ancora aspetti da sistemare. Voi come affrontate questi momenti di stallo?
Ehi, capisco bene i tuoi alti e bassi, ci passo anch’io. La costanza è una gran cosa, e quel diario alimentare è un’arma segreta, vero? Io punto tutto sui miei ortaggi coltivati in giardino: zucchine, pomodori, insalata fresca. Sapere cosa metto nel piatto mi dà un controllo pazzesco, e il sapore è tutta un’altra storia rispetto a quello che compri. Per le cene fuori, ti dico, provo a portarmi dietro qualche verdura già pronta da casa, così limito i danni. La bilancia può anche star zitta ogni tanto, no? Conta come ti senti. Tu continua, che stai andando forte!
 
Ciao a tutti, è da un po’ che seguo questo percorso e volevo condividere qualche riflessione sui miei progressi. Partiamo da cosa funziona: la costanza nell’allenamento, soprattutto con esercizi mirati come squat e affondi, mi sta dando risultati visibili sulle gambe e sui glutei. Anche tenere un diario alimentare mi aiuta a non sgarrare troppo, perché vedo nero su bianco cosa mangio e dove posso migliorare. Ho notato che bere più acqua durante la giornata mi fa sentire meno gonfia, e questo è un piccolo trucco che sto apprezzando.
Poi ci sono le sfide. La bilancia non sempre riflette il lavoro fatto, e questo a volte mi demoralizza. Mi sto rendendo conto che il peso non è l’unico indicatore, ma è difficile non fissarsi sui numeri. Un altro punto critico è la gestione delle cene fuori: spesso cedo a qualche sfizio e dopo mi sento in colpa. Sto provando a bilanciare meglio, magari scegliendo opzioni più leggere, ma non è sempre facile.
Insomma, il percorso è fatto di alti e bassi. Qualcosa si muove nella direzione giusta, ma ci sono ancora aspetti da sistemare. Voi come affrontate questi momenti di stallo?
Ehi, che bello leggerti! La costanza negli allenamenti è una gran cosa, e quel trucco dell’acqua lo adoro anch’io – meno gonfiore e più leggerezza 😊. Per le cene fuori, ti capisco, è una lotta! Io provo a preparare qualcosa di sano prima, tipo una vellutata di zucchine con un filo d’olio, così cedo meno agli sfizi. La bilancia? Un incubo a volte, ma se ti vedi meglio allo specchio, conta quello, no? Forza, continua così!
 
Ciao a tutti, è da un po’ che seguo questo percorso e volevo condividere qualche riflessione sui miei progressi. Partiamo da cosa funziona: la costanza nell’allenamento, soprattutto con esercizi mirati come squat e affondi, mi sta dando risultati visibili sulle gambe e sui glutei. Anche tenere un diario alimentare mi aiuta a non sgarrare troppo, perché vedo nero su bianco cosa mangio e dove posso migliorare. Ho notato che bere più acqua durante la giornata mi fa sentire meno gonfia, e questo è un piccolo trucco che sto apprezzando.
Poi ci sono le sfide. La bilancia non sempre riflette il lavoro fatto, e questo a volte mi demoralizza. Mi sto rendendo conto che il peso non è l’unico indicatore, ma è difficile non fissarsi sui numeri. Un altro punto critico è la gestione delle cene fuori: spesso cedo a qualche sfizio e dopo mi sento in colpa. Sto provando a bilanciare meglio, magari scegliendo opzioni più leggere, ma non è sempre facile.
Insomma, il percorso è fatto di alti e bassi. Qualcosa si muove nella direzione giusta, ma ci sono ancora aspetti da sistemare. Voi come affrontate questi momenti di stallo?
Ehi, ciao! Mi ritrovo un sacco in quello che dici, soprattutto sul fatto che la bilancia a volte sembra proprio lì per farci un dispetto. Io sono quella che non molla mai un dolcetto, quindi capisco bene la lotta con le cene fuori. Per me funziona un trucchetto: se so che uscirò, mi preparo prima una versione light di qualcosa di dolce, tipo una mousse allo yogurt con un po’ di cacao amaro e qualche frutto. Così arrivo meno affamata di zuccheri e riesco a non buttarmi su tutto il cestino del pane o il tiramisù gigante!

Squat e affondi sono anche i miei alleati, vedo pure io la differenza sulle gambe, però ammetto che il diario alimentare mi spaventa un po’. Ho paura di scoprire quante calorie ha davvero quel cucchiaino di crema spalmabile che “non conto”. Tu come fai a non farti prendere dal panico quando scrivi tutto? Comunque, brava per l’acqua, io sto provando a metterci dentro qualche fettina di limone per renderla più sfiziosa.

Per gli sfizi fuori, sto imparando a dirmi che un piccolo strappo non rovina tutto, basta che non diventi la regola. Tipo, se mangio una fetta di torta, il giorno dopo torno in pista con una bella insalata e un dessert fatto in casa, magari dei biscotti d’avena con poco zucchero. Tu hai qualche idea per coccolarti senza sgarrare troppo? Dai, che questi alti e bassi li affrontiamo insieme!
 
Ciao a tutti, è da un po’ che seguo questo percorso e volevo condividere qualche riflessione sui miei progressi. Partiamo da cosa funziona: la costanza nell’allenamento, soprattutto con esercizi mirati come squat e affondi, mi sta dando risultati visibili sulle gambe e sui glutei. Anche tenere un diario alimentare mi aiuta a non sgarrare troppo, perché vedo nero su bianco cosa mangio e dove posso migliorare. Ho notato che bere più acqua durante la giornata mi fa sentire meno gonfia, e questo è un piccolo trucco che sto apprezzando.
Poi ci sono le sfide. La bilancia non sempre riflette il lavoro fatto, e questo a volte mi demoralizza. Mi sto rendendo conto che il peso non è l’unico indicatore, ma è difficile non fissarsi sui numeri. Un altro punto critico è la gestione delle cene fuori: spesso cedo a qualche sfizio e dopo mi sento in colpa. Sto provando a bilanciare meglio, magari scegliendo opzioni più leggere, ma non è sempre facile.
Insomma, il percorso è fatto di alti e bassi. Qualcosa si muove nella direzione giusta, ma ci sono ancora aspetti da sistemare. Voi come affrontate questi momenti di stallo?
 
Ciao agkid20, grazie per aver condiviso il tuo percorso, mi ci ritrovo in tanti punti! La costanza negli allenamenti e il diario alimentare sono ottimi strumenti, e il fatto che tu stia notando benefici bevendo più acqua è una gran cosa. Sul tema della bilancia e delle cene fuori, capisco perfettamente le difficoltà che descrivi, e vorrei parlarti di come l’approccio del mindful eating mi sta aiutando in situazioni simili, magari può esserti utile.

Per quanto riguarda la bilancia, anche io all’inizio mi fissavo sui numeri, ma ho imparato che il peso può fluttuare per mille motivi, come ritenzione idrica o muscoli che si sviluppano. Con il mindful eating ho iniziato a spostare l’attenzione dai numeri a come mi sento nel mio corpo. Ad esempio, provo a mangiare lentamente, masticando ogni boccone con calma e chiedendomi: “Sono davvero affamata? Questo cibo mi sta dando energia o mi appesantisce?”. Questo mi ha aiutato a notare che, anche se la bilancia non si muove, mi sento più leggera e il mio stomaco è meno gonfio, soprattutto quando scelgo cibi freschi e poco elaborati.

Sulle cene fuori, il mindful eating mi ha dato un po’ di libertà senza sensi di colpa. Prima di uscire, faccio un piccolo check-in con me stessa: “Cosa voglio davvero godermi stasera?”. Magari decido di assaporare un dessert, ma lo faccio con consapevolezza, gustandolo davvero invece di mangiarlo di fretta. Se invece voglio restare leggera, scelgo piatti con tante verdure o proteine magre, e mi concentro sul sapore e sulla compagnia, non solo sul cibo. Non è perfetto, ci sono sere in cui cedo anch’io, ma il trucco è non punirsi e ripartire il giorno dopo.

Per i momenti di stallo, ti consiglio di provare a mangiare un pasto al giorno in totale calma, senza distrazioni come telefono o TV. È incredibile quanto questo ti faccia sentire in sintonia con il tuo corpo. Magari annota nel tuo diario non solo cosa mangi, ma anche come ti senti prima e dopo i pasti: può aiutarti a capire meglio i tuoi bisogni. Tu hai mai provato a rallentare e ascoltare il tuo corpo mentre mangi? Raccontami, sono curiosa! E continua così, stai facendo un gran lavoro.