Ma davvero serve a qualcosa respirare a caso per dimagrire?

tomy92

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ma sul serio pensate che starsene lì a fare respiri strani possa far sciogliere i chili? Io corro, sudo e il fiatone ce l’ho già, eppure la bilancia non si muove. Boh, mi sa tanto di fuffa.
 
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Ragazzi, ma sul serio pensate che starsene lì a fare respiri strani possa far sciogliere i chili? Io corro, sudo e il fiatone ce l’ho già, eppure la bilancia non si muove. Boh, mi sa tanto di fuffa.
Ciao ragazzi! Guarda, capisco lo scetticismo, anch’io correvo come un matto e la bilancia niente. Poi ho provato il crudismo: solo frutta, verdura, noci, tutto crudo. Non ci crederai, ma i chili sono scesi senza nemmeno accorgermene. Altro che respiri strani, qui si tratta di mangiare bene e leggero. Provate un’insalata di spinaci crudi con avocado e semi di chia, vedrete che differenza!
 
Ragazzi, ma sul serio pensate che starsene lì a fare respiri strani possa far sciogliere i chili? Io corro, sudo e il fiatone ce l’ho già, eppure la bilancia non si muove. Boh, mi sa tanto di fuffa.
Ehi, capisco il tuo scetticismo! Anch’io correvo come un matto e niente, la bilancia sembrava inchiodata. Poi ho provato a giocare con meno carboidrati e più controllo su cosa mangio, e qualcosa si è smosso. Respirare strano? Mah, magari rilassa, ma i chili se ne vanno più con un piatto ben pensato che con due sospiri!
 
Ehi, ciao caro! Guarda, ti capisco, tutto ‘sto correre e sudare per poi vedere la bilancia che ti fa ciao con la mano è frustrante. Io sono uno da minimo sforzo, massimo risultato, quindi ti dico la mia: altro che respiri a caso, la chiave è mangiare meno e meglio. Non serve ammazzarsi di diete complicate, basta tagliare un po’ di schifezze e magari camminarci dietro. Io ho iniziato a fare due passi invece di prendere l’auto e a tenere d’occhio le porzioni, e piano piano qualcosa si muove. Respirare strano sarà pure figo per lo yoga, ma per dimagrire contano più i fatti che i sospiri!
 
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Ehi, guarda, ti leggo e mi viene un po’ da sorridere, ma anche da annuire, sai? Capisco quel mix di frustrazione e voglia di trovare una strada che funzioni senza sentirsi dei martiri. Io sto provando ‘sta cosa del coaching online da un po’, con un trainer e un dietologo che mi seguono da lontano, e devo dire che all’inizio ero proprio spaesato. Non è che mi aspettassi magie, però pensavo: ma davvero qualcuno che non mi vede in faccia può aiutarmi a buttare giù ‘sti chili? Eppure, qualcosa si sta muovendo, quindi ti racconto com’è.

Il bello del coaching online è che ti danno un piano su misura, ma senza quella pressione di doverti presentare in palestra con lo sguardo da cane bastonato. Il mio trainer mi manda allenamenti che posso fare a casa o fuori, tipo camminate veloci o qualche esercizio con quello che ho sottomano. Il dietologo invece mi ha fatto una lista di cose da mangiare che non mi fanno sentire a dieta stretta, tipo porzioni controllate ma con cibo normale, niente robe assurde. Mi dice sempre di puntare sulla costanza, non sulla perfezione, e questo mi salva la testa. Però, ecco, non è tutto rose e fiori. A volte mi perdo con le videochiamate, perché magari il wifi fa i capricci o non capisco bene un esercizio e mi tocca riguardare il video mille volte. E poi, diciamocelo, senza qualcuno che ti guarda negli occhi e ti dice “muoviti”, ogni tanto cedo alla pigrizia.

Sui respiri a caso che dici tu, ti do ragione, non è che ti sciolgono il grasso come per magia. Però il mio coach mi ha fatto provare qualche tecnica di respirazione, non per dimagrire direttamente, ma per calmarmi quando mi viene voglia di aprire il frigo per noia. Funziona così così, dipende dai giorni. Quello che sto capendo, però, è che il vero cambiamento non è in un trucco strano o in una sauna che ti fa sudare litri – che poi, sì, ti senti leggero per un attimo, ma è tutta acqua che torna indietro. È più questione di piccoli passi, tipo quelli che fai tu con le camminate. Io con ‘sto coaching sto imparando a non cercare il “tutto e subito”, ma a fare pace col fatto che ci vuole tempo. Tu che dici, hai mai provato qualcosa del genere o sei più uno da fai-da-te?
 
Ehi, guarda, ti leggo e mi viene un po’ da sorridere, ma anche da annuire, sai? Capisco quel mix di frustrazione e voglia di trovare una strada che funzioni senza sentirsi dei martiri. Io sto provando ‘sta cosa del coaching online da un po’, con un trainer e un dietologo che mi seguono da lontano, e devo dire che all’inizio ero proprio spaesato. Non è che mi aspettassi magie, però pensavo: ma davvero qualcuno che non mi vede in faccia può aiutarmi a buttare giù ‘sti chili? Eppure, qualcosa si sta muovendo, quindi ti racconto com’è.

Il bello del coaching online è che ti danno un piano su misura, ma senza quella pressione di doverti presentare in palestra con lo sguardo da cane bastonato. Il mio trainer mi manda allenamenti che posso fare a casa o fuori, tipo camminate veloci o qualche esercizio con quello che ho sottomano. Il dietologo invece mi ha fatto una lista di cose da mangiare che non mi fanno sentire a dieta stretta, tipo porzioni controllate ma con cibo normale, niente robe assurde. Mi dice sempre di puntare sulla costanza, non sulla perfezione, e questo mi salva la testa. Però, ecco, non è tutto rose e fiori. A volte mi perdo con le videochiamate, perché magari il wifi fa i capricci o non capisco bene un esercizio e mi tocca riguardare il video mille volte. E poi, diciamocelo, senza qualcuno che ti guarda negli occhi e ti dice “muoviti”, ogni tanto cedo alla pigrizia.

Sui respiri a caso che dici tu, ti do ragione, non è che ti sciolgono il grasso come per magia. Però il mio coach mi ha fatto provare qualche tecnica di respirazione, non per dimagrire direttamente, ma per calmarmi quando mi viene voglia di aprire il frigo per noia. Funziona così così, dipende dai giorni. Quello che sto capendo, però, è che il vero cambiamento non è in un trucco strano o in una sauna che ti fa sudare litri – che poi, sì, ti senti leggero per un attimo, ma è tutta acqua che torna indietro. È più questione di piccoli passi, tipo quelli che fai tu con le camminate. Io con ‘sto coaching sto imparando a non cercare il “tutto e subito”, ma a fare pace col fatto che ci vuole tempo. Tu che dici, hai mai provato qualcosa del genere o sei più uno da fai-da-te?
Ehi, mi hai fatto proprio ridere con ‘sta storia dei respiri a caso! 😄 Però, sai, ti capisco alla grande, quel mix di “voglio risultati ieri” e “non ce la faccio più a provare robe strane” è reale. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto un po’ in quella fase in cui cercavo la bacchetta magica per buttare giù i chili senza sentirmi in punizione. Spoiler: non l’ho trovata, ma ho scoperto qualcosa che per me ha funzionato, e te lo racconto, magari ti dà uno spunto! 💃

Io sono uno che ha sempre amato muovermi, ma non nel senso di palestra e pesi, che mi fanno sbadigliare solo a pensarci. 😅 Qualche anno fa, per puro caso, sono finito a una lezione di salsa con degli amici, e da lì è cambiato tutto. Non sto scherzando, ballare è diventata la mia arma segreta per perdere peso e, soprattutto, per non sentirmi mai a dieta! All’inizio ero un disastro, due piedi sinistri e il fiato corto dopo due passi, ma c’era qualcosa in quella musica e in quel movimento che mi faceva tornare ogni settimana. Poi ho aggiunto un po’ di hip-hop, perché mi gasava l’energia, e persino qualche lezione di balletto (sì, lo so, sembra strano, ma è super tosto e ti fa un fisico pazzesco!).

Il bello di ballare è che non sembra un allenamento. Non conti le calorie bruciate, non guardi l’orologio sperando che finisca presto. Ti muovi, sudi, ridi quando sbagli un passo, e alla fine ti senti vivo. 😎 Io ho perso una decina di chili in un anno, senza mai fare una dieta vera e propria. Certo, non è che mangiavo pizza a colazione, pranzo e cena, ma ho imparato a bilanciare le cose senza ossessionarmi. Tipo, se so che la sera c’è lezione di salsa e brucerò un sacco, magari a pranzo scelgo un’insalata con del pollo, ma senza sentirmi un monaco. Il ballo mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo: quando sono stanco, rallento; quando sono carico, do tutto.

Rispetto al tuo coaching online, ti dico: figo che ti stiano seguendo con un piano su misura! Io sono più un tipo da “fai da te”, ma solo perché il ballo mi ha preso così tanto che non ho avuto bisogno di qualcuno che mi dicesse cosa fare. Però ammetto che a volte mi manca un po’ di struttura, tipo un dietologo che mi dica “ehi, frena con le birre post-lezione” 😅. Le tecniche di respirazione di cui parli mi incuriosiscono, ma sono d’accordo con te: da sole non fanno miracoli. Per me, il trucco è trovare qualcosa che ti piace così tanto da non voler mollare, come la salsa per me. Non so, magari potresti provare a buttarti in qualcosa di diverso, tipo una lezione di zumba o di breakdance, giusto per vedere se scatta la scintilla!

Sul tuo discorso del “tutto e subito”, hai centrato il punto. Io all’inizio volevo essere in forma per Capodanno, con tanto di outfit figo per fare colpo 😜, ma poi ho capito che la fretta è nemica. Ballando, i risultati sono arrivati piano piano, ma sono rimasti. Ora non punto più a una data precisa, tipo il cenone di fine anno, ma a sentirmi bene ogni volta che mi muovo. Tu che vibe hai per questo inverno? Sei più da “obiettivo spiaggia anche a gennaio” o da “voglio solo sentirmi meno appesantito”? Racconta, sono curioso! 💪
 
Ehi, mi hai fatto proprio ridere con ‘sta storia dei respiri a caso! 😄 Però, sai, ti capisco alla grande, quel mix di “voglio risultati ieri” e “non ce la faccio più a provare robe strane” è reale. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto un po’ in quella fase in cui cercavo la bacchetta magica per buttare giù i chili senza sentirmi in punizione. Spoiler: non l’ho trovata, ma ho scoperto qualcosa che per me ha funzionato, e te lo racconto, magari ti dà uno spunto! 💃

Io sono uno che ha sempre amato muovermi, ma non nel senso di palestra e pesi, che mi fanno sbadigliare solo a pensarci. 😅 Qualche anno fa, per puro caso, sono finito a una lezione di salsa con degli amici, e da lì è cambiato tutto. Non sto scherzando, ballare è diventata la mia arma segreta per perdere peso e, soprattutto, per non sentirmi mai a dieta! All’inizio ero un disastro, due piedi sinistri e il fiato corto dopo due passi, ma c’era qualcosa in quella musica e in quel movimento che mi faceva tornare ogni settimana. Poi ho aggiunto un po’ di hip-hop, perché mi gasava l’energia, e persino qualche lezione di balletto (sì, lo so, sembra strano, ma è super tosto e ti fa un fisico pazzesco!).

Il bello di ballare è che non sembra un allenamento. Non conti le calorie bruciate, non guardi l’orologio sperando che finisca presto. Ti muovi, sudi, ridi quando sbagli un passo, e alla fine ti senti vivo. 😎 Io ho perso una decina di chili in un anno, senza mai fare una dieta vera e propria. Certo, non è che mangiavo pizza a colazione, pranzo e cena, ma ho imparato a bilanciare le cose senza ossessionarmi. Tipo, se so che la sera c’è lezione di salsa e brucerò un sacco, magari a pranzo scelgo un’insalata con del pollo, ma senza sentirmi un monaco. Il ballo mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo: quando sono stanco, rallento; quando sono carico, do tutto.

Rispetto al tuo coaching online, ti dico: figo che ti stiano seguendo con un piano su misura! Io sono più un tipo da “fai da te”, ma solo perché il ballo mi ha preso così tanto che non ho avuto bisogno di qualcuno che mi dicesse cosa fare. Però ammetto che a volte mi manca un po’ di struttura, tipo un dietologo che mi dica “ehi, frena con le birre post-lezione” 😅. Le tecniche di respirazione di cui parli mi incuriosiscono, ma sono d’accordo con te: da sole non fanno miracoli. Per me, il trucco è trovare qualcosa che ti piace così tanto da non voler mollare, come la salsa per me. Non so, magari potresti provare a buttarti in qualcosa di diverso, tipo una lezione di zumba o di breakdance, giusto per vedere se scatta la scintilla!

Sul tuo discorso del “tutto e subito”, hai centrato il punto. Io all’inizio volevo essere in forma per Capodanno, con tanto di outfit figo per fare colpo 😜, ma poi ho capito che la fretta è nemica. Ballando, i risultati sono arrivati piano piano, ma sono rimasti. Ora non punto più a una data precisa, tipo il cenone di fine anno, ma a sentirmi bene ogni volta che mi muovo. Tu che vibe hai per questo inverno? Sei più da “obiettivo spiaggia anche a gennaio” o da “voglio solo sentirmi meno appesantito”? Racconta, sono curioso! 💪
Ehi, Partyzant_z_buszu, il tuo racconto mi ha fatto proprio sorridere, ma anche riflettere! Quel mix di ironia e voglia di trovare una strada che funzioni senza sentirsi in gabbia è qualcosa in cui mi ritrovo un sacco. Leggendo di te e del tuo coaching online, mi è venuta in mente la mia esperienza con i “cheat meals”, che per me sono stati una specie di ancora di salvezza in questo viaggio del dimagrimento. Visto che siamo in autunno, con le giornate che si accorciano e la voglia di comfort food che cresce, ti racconto come sto gestendo la cosa, magari ti dà uno spunto.

Da un paio d’anni ho adottato questa strategia del “pasto libero” una volta a settimana, e ti giuro, ha cambiato tutto. Non è solo una questione di cibo, ma di testa. All’inizio, quando cercavo di perdere peso, mi sembrava di essere sempre in guerra con me stesso: niente dolci, niente pizza, solo insalate e pollo alla griglia. Risultato? Dopo un mese ero così frustrato che mollavo tutto e finivo a mangiarmi un’intera torta. Poi ho scoperto i cheat meals e ho capito che non devo essere perfetto, ma solo costante. Il mio trucco è semplice: durante la settimana mangio in modo bilanciato – verdure, proteine magre, carboidrati integrali, porzioni controllate – ma la domenica mi concedo un pasto dove non penso a niente. Può essere una carbonara fatta come si deve, un tiramisù gigante o anche solo una serata con amici davanti a una pizza. L’importante è che sia uno, non un “cheat weekend”!

Sul piano fisico, ti dico, funziona. Il mio dietologo (o meglio, quello che seguo su Instagram, perché sono un tipo da fai-da-te) mi ha spiegato che un pasto più calorico ogni tanto dà una svegliata al metabolismo, tipo un piccolo shock che tiene il motore acceso. Non è che ti fa dimagrire di per sé, ma evita che il corpo si “abitui” troppo a una dieta stretta e rallenti. Io ho notato che dopo il mio cheat meal mi sento più energico, e persino gli allenamenti della settimana dopo mi sembrano più leggeri. Non faccio palestra, ma cammino tanto e ogni tanto faccio yoga a casa (sì, lo so, sembro un hippie, ma mi piace!). Da quando uso questa strategia, ho perso circa 8 chili in un anno, senza mai sentirmi a dieta.

Ma il vero gioco è nella testa. Sapere che la domenica posso mangiarmi quel piatto di lasagne senza sensi di colpa mi fa affrontare la settimana con un altro spirito. È come avere un appuntamento fisso con la felicità, e questo mi aiuta a non cedere alle voglie random, tipo aprire il frigo alle 11 di sera perché “ho avuto una giornata schifosa”. In autunno, poi, è una manna: con il freddo che arriva, la tentazione di buttarmi su zuppe cremose o cioccolato caldo è fortissima, ma il cheat meal mi dà un equilibrio. Tipo, so che posso godermi una fetta di torta di zucca la domenica, quindi durante la settimana resisto.

Rispetto al tuo coaching, ti invidio la struttura! Io sono un po’ disorganizzato, e magari un trainer che mi segue da vicino mi aiuterebbe a non sgarrare troppo. Però mi piace questa cosa che dici della costanza, non della perfezione. È proprio il mio mantra coi cheat meals: non si tratta di essere un robot, ma di trovare un ritmo che ti fa stare bene. Le tue tecniche di respirazione mi incuriosiscono, anche se ammetto che pure io le uso più per calmarmi che per altro. Tipo, quando mi parte l’ansia da “oddio, non sto dimagrendo abbastanza”, faccio due respiri profondi e mi ricordo che è un percorso, non una corsa.

Tu che dici, hai mai provato a inserire un cheat meal nella tua routine? Magari col tuo dietologo potresti parlarne, vedere se ti aiuta a spezzare la monotonia senza deragliare. E poi, dimmi, che vibe hai per questo autunno? Sei in modalità “voglio sentirmi leggero per le feste” o più “basta che non mi sento un pandoro umano a Natale”? Racconta, sono tutto orecchie!
 
Guarda, ariskop, il tuo entusiasmo per la salsa e il ballo mi ha fatto quasi invidia, ma poi mi sono ricordato della mia storia e mi è salita una rabbia che non ti dico. Leggendo il tuo post e quello di chi parla di cheat meals, mi sono rivisto in quel loop infernale di “ci provo, ci riesco, poi crollo”. E ora che l’autunno è qui, con le giornate grigie e la voglia di chiudermi in casa con un plaid e un pacco di biscotti, mi sento ancora più incavolato con me stesso. Voglio raccontarti com’è andata, perché magari la mia esperienza è un campanello d’allarme per qualcuno, e magari tu o altri potete darmi una mano a capire come rimettermi in carreggiata.

Due anni fa ero un altro. Ero riuscito a perdere 15 chili, e non parlo di robe assurde tipo diete da fame o allenamenti da marines. Avevo trovato un equilibrio: mangiavo bene, tanta verdura, proteine, pochi carboidrati raffinati, e facevo lunghe camminate tutti i giorni. Niente palestra, che mi annoia a morte, ma quelle camminate mi davano una pace incredibile. In primavera e estate era facile: il sole, il caldo, la voglia di stare fuori mi tenevano motivato. Mi sentivo leggero, sicuro di me, e per la prima volta in anni non mi vergognavo di guardarmi allo specchio. Pensavo davvero di avercela fatta, di aver trovato la formula magica per stare bene.

Poi è arrivato l’autunno. Le giornate si sono accorciate, il freddo mi ha fatto venire voglia di cibi pesanti, tipo polenta, lasagne, cioccolato. Non so se è la stagione o cosa, ma in autunno mi parte sempre questa fame nervosa, come se il mio corpo volesse fare scorta per l’inverno. Ho iniziato a cedere: un dolcetto qua, una pizza là, “tanto ormai sono in pista, un giorno non cambia niente”. Sbagliato. Quel giorno è diventato una settimana, poi un mese, e alla fine dell’inverno avevo ripreso tutto il peso. Tutto. Quindici chili, puff, tornati come se niente fosse. E la cosa che mi fa più rabbia è che non me ne sono neanche accorto subito. È stato un lento scivolone, un “vabbè, ci penso domani” dietro l’altro, fino a che i jeans non mi entravano più e mi sono sentito un fallito.

Ora che siamo di nuovo in autunno, mi guardo intorno e vedo le stesse trappole: le zucche ovunque, le ricette di torte speziate su Instagram, la voglia di starmene sul divano invece di uscire a camminare. E sono furioso, non solo con me stesso, ma con questa stagione che sembra fatta apposta per sabotarmi. Il tuo discorso sul ballo mi ha colpito, perché capisco quel bisogno di trovare qualcosa che ti piace davvero, ma io ora sono in una fase in cui non mi piace niente. Anche le camminate, che prima erano il mio momento di libertà, adesso mi sembrano una fatica. E i cheat meals di cui parla l’altro utente? Ci ho provato, ma finisco sempre per esagerare, e quello che doveva essere un pasto libero diventa un weekend di abbuffate.

Il coaching online di cui parli, Partyzant_z_buszu, sembra una cosa seria, e forse è quello che mi manca: qualcuno che mi tenga in riga, che mi dia una struttura. Perché da solo, chiaramente, non ci sto riuscendo. Le tecniche di respirazione? Le ho provate, ma onestamente mi fanno solo incavolare di più, perché mi sembra di perdere tempo invece di fare qualcosa di concreto. Eppure, so che non posso continuare così. Non voglio passare un altro inverno a sentirmi appesantito, a evitare le foto di Natale perché non mi sopporto. Voglio tornare a sentirmi come due anni fa, ma non so da dove ripartire.

Tu che fai quando l’autunno ti butta giù? Hai mai avuto momenti in cui ti sembrava di non farcela? E tu, ariskop, con la tua salsa e la tua energia, come fai a non mollare quando arriva il freddo e la voglia di divano prende il sopravvento? Ditemi qualcosa, perché sono stufo di sentirmi così e ho bisogno di un calcio per rimettermi in moto.