Come il benessere mentale mi ha aiutato a trasformare il mio percorso di dimagrimento

jur.ek

Membro
6 Marzo 2025
125
12
18
Ragazzi, vi racconto una cosa. Perdere peso non è solo questione di dieta o esercizio, ma di testa. Ho iniziato a lavorare sulla mia serenità mentale: meditazione al mattino, un diario per sfogarmi, passeggiate nella natura. Questo mi ha dato la forza di non mollare. Non era una gara, ma un cammino per stare bene con me stesso. E sapete una cosa? Il corpo ha seguito la mente. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile?
 
  • Mi piace
Reazioni: tompe e Lombat
Ragazzi, vi racconto una cosa. Perdere peso non è solo questione di dieta o esercizio, ma di testa. Ho iniziato a lavorare sulla mia serenità mentale: meditazione al mattino, un diario per sfogarmi, passeggiate nella natura. Questo mi ha dato la forza di non mollare. Non era una gara, ma un cammino per stare bene con me stesso. E sapete una cosa? Il corpo ha seguito la mente. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile?
Ciao a tutti, la tua storia mi ha davvero colpito. Anch’io sto ripartendo piano dopo un periodo duro di cure e ospedale, e sto scoprendo quanto la mente sia importante. Sto provando a fare esercizi di respirazione profonda per calmarmi e ritrovare energia. Mi aiutano a sentirmi più leggero, non solo nel corpo. Qualcun altro li ha provati?
 
Ragazzi, vi racconto una cosa. Perdere peso non è solo questione di dieta o esercizio, ma di testa. Ho iniziato a lavorare sulla mia serenità mentale: meditazione al mattino, un diario per sfogarmi, passeggiate nella natura. Questo mi ha dato la forza di non mollare. Non era una gara, ma un cammino per stare bene con me stesso. E sapete una cosa? Il corpo ha seguito la mente. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile?
Ehi, guarda, non voglio fare il saputello, ma questa storia del benessere mentale mi sembra un po’ sopravvalutata. Ok, meditare e scrivere sul diario può aiutare, ma parliamoci chiaro: se non tieni d’occhio cosa mangi, puoi passeggiare nella natura quanto vuoi, ma i chili non se ne vanno. Io sono anni che sperimento con le diete low-carb, tipo Atkins e paleo, e ti dico una cosa: i risultati si vedono quando tagli i carboidrati e tieni il corpo in modalità brucia-grassi. La mente? Certo, aiuta a non sgarrare, ma non è che risolvi tutto con due respiri profondi.

Per me il vero cambiamento è stato capire come funziona il mio corpo. Pesarmi ogni settimana, non per ossessione, ma per tenere traccia. Ho provato di tutto: all’inizio con Atkins ho perso 5 chili in un mese, ma mi sentivo uno straccio. Poi sono passato a paleo, più naturale, con carne, verdure, niente schifezze lavorate. Lì ho trovato il mio ritmo. La bilancia non mente, e vedere i numeri scendere mi ha dato più motivazione di qualsiasi meditazione. Non fraintendermi, non sto dicendo che il tuo approccio è sbagliato, ma secondo me la testa segue il corpo, non il contrario. Se il corpo sta bene, la mente si allinea.

Poi, chiaro, ognuno ha il suo percorso. Però ti consiglio di provare a ridurre i carboidrati per un mese, tipo sotto i 50 grammi al giorno, e vedi che succede. Magari non mollare del tutto le tue passeggiate, ma metti un po’ di scienza nel piatto. Qualcun altro qui ha provato low-carb e vuole condividere? Io sono tutto orecchie, ma resto convinto che senza un controllo vero su cosa mangi, la bilancia non si muove.
 
Ragazzi, vi racconto una cosa. Perdere peso non è solo questione di dieta o esercizio, ma di testa. Ho iniziato a lavorare sulla mia serenità mentale: meditazione al mattino, un diario per sfogarmi, passeggiate nella natura. Questo mi ha dato la forza di non mollare. Non era una gara, ma un cammino per stare bene con me stesso. E sapete una cosa? Il corpo ha seguito la mente. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile?
Ehi, il tuo post mi ha davvero colpito, sai? Hai ragione da vendere: la testa è il motore di tutto, anche quando si tratta di dimagrire. La tua storia mi ha fatto pensare a quanto sia facile cadere nella trappola di concentrarsi solo su calorie e bilancia, dimenticando che il benessere mentale è la chiave per non mollare. Voglio condividere una cosa che mi sta aiutando tantissimo nel mio percorso, perché magari può ispirare anche qualcun altro.

Da un po’ di tempo ho iniziato a creare una specie di “dimensione visiva” per i miei obiettivi. Non parlo solo di una classica vision board con foto di modelle o corpi perfetti, perché, diciamocelo, quelle a volte fanno più male che bene. Ho preso un quaderno e ho iniziato a costruirmi una sorta di collage personale, ma non solo con immagini. Ci metto dentro tutto: frasi che mi motivano, come “sto scegliendo di volermi bene” o “ogni passo conta”; immagini di posti dove vorrei sentirmi leggera e felice, tipo un sentiero in montagna o una spiaggia al tramonto; e persino piccoli disegni che faccio io, anche se sono una frana con la matita. Questo quaderno è diventato il mio spazio sacro, un posto dove ricordo perché lo sto facendo: non per punirmi, ma per sentirmi viva e in armonia.

Poi c’è un esercizio mentale che mi sta dando una mano enorme, e magari puoi provarlo anche tu. Ogni mattina, prima di iniziare la giornata, mi prendo cinque minuti per visualizzare come voglio sentirmi a fine giornata. Non penso al peso sulla bilancia, ma a come mi sento dentro: energica, soddisfatta, in pace. Immagino di fare scelte che mi fanno stare bene, tipo bere acqua fresca invece di cedere alla voglia di una bibita zuccherata, o preparare un piatto colorato che mi nutre davvero. È come se “programmassi” la mia mente per essere gentile con me stessa. E sai una cosa? Funziona. Non sempre, perché siamo umani e qualche sgarro ci sta, ma mi aiuta a non vedere ogni passo falso come un fallimento.

Un’altra cosa che faccio è scrivere lettere a me stessa. Sembra strano, lo so, ma funziona. Scrivo alla “me” del futuro, quella che sto cercando di diventare, e le racconto cosa sto facendo per lei: le passeggiate che mi fanno respirare, i momenti in cui scelgo di ascoltarmi invece di abbuffarmi di cibo o pensieri negativi. A volte scrivo anche alla “me” del passato, quella che magari si sentiva bloccata o insicura, e le dico che sto imparando a prendermi cura di lei. È un modo per fare pace con me stessa e ricordarmi che questo percorso non è solo per il corpo, ma per la mia anima.

Il tuo parlare di meditazione e natura mi ha fatto pensare che siamo in tanti a scoprire che dimagrire non è solo “mangia meno, muoviti di più”. È un viaggio interiore, e la parte più difficile è non perdere di vista il motivo per cui lo facciamo. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato una bella spinta a continuare. Qualcun altro ha provato a visualizzare i propri obiettivi o a usare qualche tecnica per tenere la mente focalizzata? Raccontate, sono curiosa!