Possibile che i risultati degli esami prima della dieta siano sempre un disastro?

Vignole

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so voi, ma io sono proprio stufa di questa situazione. Sto seguendo il programma di coaching online da un paio di mesi ormai, con il trainer e la dietologa che mi seguono a distanza, e devo dire che ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga davvero la pena. Insomma, ci metto tutto l’impegno possibile, rispetto le indicazioni, faccio gli esercizi e mangio quello che mi dicono, ma poi arrivano i risultati degli esami prima della dieta e sembra che tutto sia un disastro totale. Colesterolo alto, trigliceridi fuori controllo, pure il ferro bassissimo. Ma vi pare normale? Cioè, uno si aspetta che almeno dopo un po’ di sacrifici qualcosa migliori, no?
Il bello del coaching online è che hai sempre qualcuno che ti risponde, ti dà consigli e ti sprona. La mia dietologa, per esempio, è gentile e mi scrive dei piani alimentari dettagliati, mentre il trainer mi manda video di allenamenti che posso fare a casa. Non devo nemmeno uscire, il che è comodo con i miei orari assurdi. Però, cavolo, a volte mi manca avere qualcuno davanti che mi guardi in faccia e capisca al volo se sto esagerando o se ho bisogno di una pausa. Via chat o videochiamata non è proprio la stessa cosa, c’è sempre quel filtro che rende tutto un po’ freddo. E poi, parliamoci chiaro, dover mandare foto del cibo o report ogni settimana è una scocciatura infinita. Lo faccio, eh, ma non è che mi diverta.
Tornando agli esami, la dietologa dice che è normale che all’inizio i valori siano sballati, soprattutto se prima mangiavo malissimo – e ok, lo ammetto, patatine e pizza erano la mia religione. Però mi dà fastidio lo stesso, perché mi sembra di correre su un tapis roulant che non si ferma mai: fai fatica, sudi, ma non arrivi da nessuna parte. Il trainer insiste che devo avere pazienza, che i risultati arriveranno, ma io vorrei vedere qualcosa di concreto già ora, non fra sei mesi. Qualcuno di voi che fa coaching online ha avuto la stessa esperienza? Tipo, esami schifosi all’inizio e poi un miglioramento? O sono solo io che mi lamento per niente?
Comunque, non sto mollando, sia chiaro. Ho pagato il pacchetto per tre mesi e ormai sono in ballo, quindi continuo. Però, caspita, sarebbe bello avere un segnale che sto andando nella direzione giusta, no? Altrimenti sembra tutto un grande “forse” e io di forse ne ho già abbastanza nella vita.
 
Ragazzi, non so voi, ma io sono proprio stufa di questa situazione. Sto seguendo il programma di coaching online da un paio di mesi ormai, con il trainer e la dietologa che mi seguono a distanza, e devo dire che ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga davvero la pena. Insomma, ci metto tutto l’impegno possibile, rispetto le indicazioni, faccio gli esercizi e mangio quello che mi dicono, ma poi arrivano i risultati degli esami prima della dieta e sembra che tutto sia un disastro totale. Colesterolo alto, trigliceridi fuori controllo, pure il ferro bassissimo. Ma vi pare normale? Cioè, uno si aspetta che almeno dopo un po’ di sacrifici qualcosa migliori, no?
Il bello del coaching online è che hai sempre qualcuno che ti risponde, ti dà consigli e ti sprona. La mia dietologa, per esempio, è gentile e mi scrive dei piani alimentari dettagliati, mentre il trainer mi manda video di allenamenti che posso fare a casa. Non devo nemmeno uscire, il che è comodo con i miei orari assurdi. Però, cavolo, a volte mi manca avere qualcuno davanti che mi guardi in faccia e capisca al volo se sto esagerando o se ho bisogno di una pausa. Via chat o videochiamata non è proprio la stessa cosa, c’è sempre quel filtro che rende tutto un po’ freddo. E poi, parliamoci chiaro, dover mandare foto del cibo o report ogni settimana è una scocciatura infinita. Lo faccio, eh, ma non è che mi diverta.
Tornando agli esami, la dietologa dice che è normale che all’inizio i valori siano sballati, soprattutto se prima mangiavo malissimo – e ok, lo ammetto, patatine e pizza erano la mia religione. Però mi dà fastidio lo stesso, perché mi sembra di correre su un tapis roulant che non si ferma mai: fai fatica, sudi, ma non arrivi da nessuna parte. Il trainer insiste che devo avere pazienza, che i risultati arriveranno, ma io vorrei vedere qualcosa di concreto già ora, non fra sei mesi. Qualcuno di voi che fa coaching online ha avuto la stessa esperienza? Tipo, esami schifosi all’inizio e poi un miglioramento? O sono solo io che mi lamento per niente?
Comunque, non sto mollando, sia chiaro. Ho pagato il pacchetto per tre mesi e ormai sono in ballo, quindi continuo. Però, caspita, sarebbe bello avere un segnale che sto andando nella direzione giusta, no? Altrimenti sembra tutto un grande “forse” e io di forse ne ho già abbastanza nella vita.
Ehi, capisco perfettamente come ti senti, quel senso di frustrazione quando dai tutto e i risultati sembrano non arrivare mai! Ti scrivo perché sono nuova in questo mondo del dimagrimento e sto iniziando proprio ora il mio percorso, quindi leggere il tuo post mi ha fatto riflettere un sacco. Anch’io ho fatto gli esami prima di cominciare la dieta, e indovina? Un disastro pure i miei: colesterolo alto, ferro basso e, ciliegina sulla torta, un sospetto di ipotiroidismo che sto ancora approfondendo con il medico. Quindi ti capisco quando dici che vedere quei numeri ti fa sentire come se stessi correndo senza meta.

Io sono super carica, o almeno ci provo, ma ammetto che a volte mi prende l’ansia pensando a quanto sarà lunga la strada. Però, leggendo quello che scrivi, mi sembra che tu stia facendo un lavoro pazzesco: segui il piano, ti alleni, mandi pure le foto del cibo (io già so che lo troverei pesantissimo!). Magari i miglioramenti non si vedono ancora negli esami, ma secondo me il fatto che tu stia cambiando abitudini è già un risultato enorme. Tipo, passare da patatine e pizza a un piano alimentare non è roba da poco! Io per esempio sto cercando di imparare a mangiare più verdure e pesce, che per me è proprio una novità, e già solo questo mi sembra un passo avanti.

Sul coaching online, ti capisco quando dici che manca un po’ il contatto umano. Io sto pensando di provarlo, ma sono ancora nella fase in cui leggo mille articoli e chiedo consigli ovunque. Tu che esperienza hai, a parte la scocciatura dei report? Cioè, ti senti seguita davvero o è più una cosa meccanica? E poi, scusa se mi intrometto, ma con i tuoi esami come stai andando avanti? La dietologa ti ha detto qualcosa di specifico per sistemare i valori? Io sto cercando di capire come gestire questa cosa dell’ipotiroidismo, perché pare che influisca un sacco sul peso e sul metabolismo, e magari tu hai qualche dritta.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di non mollare, sai? Anche se sei frustrata, si vede che hai una grinta pazzesca, e per una come me che è all’inizio fa davvero la differenza leggere di qualcuno che va avanti nonostante tutto. Magari fra qualche mese ci scriviamo qui e mi racconti che i tuoi esami sono migliorati un sacco, chi lo sa? Io per ora mi sono data un obiettivo piccolo: provare a seguire la dieta per un mese senza sgarrare troppo e rifare gli esami per vedere se cambia qualcosa. Tu hai qualche trucco per non perdere la motivazione? Tipo, qualcosa che ti fa dire “ok, continuo anche se è dura”?

Forza, continua così, e grazie per aver condiviso, mi hai dato un po’ di carica per partire con il piede giusto!
 
Ehi, capisco perfettamente come ti senti, quel senso di frustrazione quando dai tutto e i risultati sembrano non arrivare mai! Ti scrivo perché sono nuova in questo mondo del dimagrimento e sto iniziando proprio ora il mio percorso, quindi leggere il tuo post mi ha fatto riflettere un sacco. Anch’io ho fatto gli esami prima di cominciare la dieta, e indovina? Un disastro pure i miei: colesterolo alto, ferro basso e, ciliegina sulla torta, un sospetto di ipotiroidismo che sto ancora approfondendo con il medico. Quindi ti capisco quando dici che vedere quei numeri ti fa sentire come se stessi correndo senza meta.

Io sono super carica, o almeno ci provo, ma ammetto che a volte mi prende l’ansia pensando a quanto sarà lunga la strada. Però, leggendo quello che scrivi, mi sembra che tu stia facendo un lavoro pazzesco: segui il piano, ti alleni, mandi pure le foto del cibo (io già so che lo troverei pesantissimo!). Magari i miglioramenti non si vedono ancora negli esami, ma secondo me il fatto che tu stia cambiando abitudini è già un risultato enorme. Tipo, passare da patatine e pizza a un piano alimentare non è roba da poco! Io per esempio sto cercando di imparare a mangiare più verdure e pesce, che per me è proprio una novità, e già solo questo mi sembra un passo avanti.

Sul coaching online, ti capisco quando dici che manca un po’ il contatto umano. Io sto pensando di provarlo, ma sono ancora nella fase in cui leggo mille articoli e chiedo consigli ovunque. Tu che esperienza hai, a parte la scocciatura dei report? Cioè, ti senti seguita davvero o è più una cosa meccanica? E poi, scusa se mi intrometto, ma con i tuoi esami come stai andando avanti? La dietologa ti ha detto qualcosa di specifico per sistemare i valori? Io sto cercando di capire come gestire questa cosa dell’ipotiroidismo, perché pare che influisca un sacco sul peso e sul metabolismo, e magari tu hai qualche dritta.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di non mollare, sai? Anche se sei frustrata, si vede che hai una grinta pazzesca, e per una come me che è all’inizio fa davvero la differenza leggere di qualcuno che va avanti nonostante tutto. Magari fra qualche mese ci scriviamo qui e mi racconti che i tuoi esami sono migliorati un sacco, chi lo sa? Io per ora mi sono data un obiettivo piccolo: provare a seguire la dieta per un mese senza sgarrare troppo e rifare gli esami per vedere se cambia qualcosa. Tu hai qualche trucco per non perdere la motivazione? Tipo, qualcosa che ti fa dire “ok, continuo anche se è dura”?

Forza, continua così, e grazie per aver condiviso, mi hai dato un po’ di carica per partire con il piede giusto!
Scusate se mi intrometto nella discussione, Vignole, ma il tuo post mi ha proprio colpito e sento di dover condividere qualcosa, anche se magari non ho tutte le risposte. Prima di tutto, mi dispiace tantissimo che tu stia passando per questa frustrazione con gli esami e il percorso, capisco quanto possa pesare vedere numeri che non migliorano nonostante tutto l’impegno. Ti scrivo perché anch’io sto lottando con le mie abitudini, soprattutto con il mio problema di abbuffate notturne, e credo di poter capire almeno un po’ quella sensazione di correre senza arrivare da nessuna parte.

Ho iniziato da poco a lavorare sul mio modo di mangiare, cercando di seguire un approccio che mi aiuti a sentirmi più in controllo, soprattutto la sera quando la fame emotiva mi prende e finisco per divorare qualsiasi cosa trovo in cucina. Non sto seguendo una dieta precisa, ma mi sto informando tanto su come mangiare in modo più naturale, tipo cibi poco processati, verdure, proteine magre, roba che mi nutra senza appesantirmi. Però, come te, ho fatto gli esami prima di iniziare e i risultati sono stati un pugno nello stomaco: colesterolo alto, trigliceridi fuori controllo e pure la glicemia un po’ ballerina. Leggendo il tuo post, mi sono sentita meno sola, perché sembra proprio che all’inizio sia normale avere valori sballati, soprattutto se, come me, prima vivevo di snack e cibi pronti. Però, cavolo, fa male lo stesso, no? Ti aspetti che l’impegno porti subito qualcosa di concreto, e invece ti ritrovi a chiederti se stai sbagliando tutto.

Sul coaching online, ti capisco quando parli di quella freddezza delle chat o delle videochiamate. Io non lo sto seguendo, ma sto provando a organizzarmi da sola con libri e forum come questo, anche se a volte mi manca qualcuno che mi guidi davvero, magari di persona. Tu come fai a gestire quella routine di report e foto? Io già fatico a tenere un diario alimentare, figuriamoci mandare foto! Però ammiro tantissimo la tua costanza, davvero. Il fatto che tu stia continuando nonostante la delusione degli esami è una cosa enorme, e credo che dovresti riconoscerlo. Magari i numeri non lo mostrano ancora, ma cambiare abitudini, passare da patatine e pizza a un piano strutturato, è un lavoro che sta già mettendo radici, no? Io, per esempio, sto cercando di cambiare il mio rituale serale: invece di mangiare davanti alla TV, mi preparo una tisana e leggo qualcosa, oppure faccio una passeggiata. Non sempre funziona, ma quando ci riesco mi sento un po’ più in pace con me stessa.

Riguardo agli esami, la tua dietologa ti ha dato qualche consiglio specifico per i valori fuori posto? Io sto ancora aspettando di parlare con un medico, ma nel frattempo ho letto che per cose come colesterolo e trigliceridi può aiutare mangiare più fibre, tipo verdure a foglia verde o legumi, e magari ridurre zuccheri e carboidrati raffinati. Non so se ti può essere utile, ma sto provando a fare piccoli passi in questa direzione, tipo sostituire i biscotti serali con della frutta o un po’ di noci. Non è facile, soprattutto perché la sera mi parte quella voglia di “conforto” che solo il cibo sembra darmi, ma sto cercando di vedere ogni serata senza abbuffate come una piccola vittoria.

Scusa se mi sono dilungata, ma il tuo post mi ha fatto pensare a quanto sia importante condividere queste cose. Anche se sei frustrata, il fatto che tu sia qui a parlarne e a non mollare è davvero ammirevole. Io sto cercando di trovare un equilibrio, e leggere di persone come te mi dà speranza. Hai qualche strategia per affrontare i momenti in cui la motivazione cala? Tipo, qualcosa che ti aiuta a ricordarti perché hai iniziato? Io per ora mi sono messa un post-it sul frigo che dice “Domani ti sentirai meglio se oggi scegli te stessa”, ma ammetto che a volte lo ignoro completamente. Spero che tu riceva presto quel segnale che cerchi, magari un esame che mostra un piccolo miglioramento o anche solo una giornata in cui ti senti più leggera. Grazie per aver scritto, mi hai fatto sentire che non sono l’unica a combattere questa battaglia.
 
Ciao Renzo1963, scusa se mi butto nella conversazione, ma il tuo messaggio mi ha proprio preso il cuore e non posso fare a meno di scriverti! La tua energia e la tua grinta, anche con tutte le difficoltà che racconti, sono davvero contagiose. Leggerti mi ha fatto sentire meno sola in questo percorso, che per me è una vera montagna da scalare, soprattutto per via di alcuni problemi di salute che mi complicano le cose.

Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, delle articolazioni che fanno i capricci, quindi ogni passo verso il dimagrimento deve essere super calcolato. Quando ho fatto gli esami prima di iniziare a cambiare alimentazione, beh, diciamo che i risultati sembravano un bollettino di guerra: glicemia alta, colesterolo che non ne parliamo, e pure un po’ di infiammazione generale. Leggendo di te e dei tuoi valori sballati, mi sono rivista tantissimo. È frustrante, vero? Ti impegni, cerchi di fare le cose per bene, ma quei numeri sembrano urlarti che non stai andando da nessuna parte. Però, sai, il tuo post mi ha fatto riflettere: forse il vero risultato non è solo nei numeri, ma in tutto quello che stiamo costruendo giorno dopo giorno.

Io sto seguendo un piano alimentare che mi ha dato il mio endocrinologo, con un occhio di riguardo per tenere la glicemia sotto controllo. Non è una dieta drastica, perché con il diabete non posso permettermi di fare pazzie, ma è un approccio lento e costante: tante verdure, proteine magre, carboidrati integrali e porzioni controllate. All’inizio mi sembrava impossibile rinunciare ai miei amati dolci, ma ho scoperto che preparare delle alternative, tipo uno yogurt con frutta fresca o un quadratino di cioccolato fondente, mi dà quella soddisfazione senza mandare la glicemia alle stelle. Per le articolazioni, invece, sto cercando di muovermi di più, ma senza esagerare: faccio camminate leggere e un po’ di stretching, perché il mio medico mi ha detto che perdere peso, anche solo un po’, potrebbe alleggerire il carico sulle ginocchia. Tu fai qualcosa di specifico per il tuo ipotiroidismo? Ho letto che può rendere tutto più lento, e mi piacerebbe sapere come lo stai affrontando, magari hai qualche trucco che potrebbe ispirarmi.

Sul coaching online, capisco perfettamente quel senso di “freddezza” di cui parli. Io non lo uso, ma sto seguendo i consigli del mio medico e di una nutrizionista che vedo ogni tanto di persona. Però, come te, a volte sento la mancanza di un supporto più costante, qualcuno che mi dica “brava, continua così” nei giorni no. Tu come fai a rimanere costante con i report e tutto il resto? Io tengo un quaderno dove segno cosa mangio e come mi sento, e ammetto che a volte è una fatica, ma mi aiuta a non perdere il filo. La tua disciplina con le foto del cibo mi lascia a bocca aperta, davvero! È una cosa che vorrei provare, ma credo che mi sentirei in imbarazzo a mandarle a qualcuno.

Una cosa che ammiro tantissimo di te è che, nonostante la frustrazione, vai avanti. Per me, che sono ancora all’inizio, leggere di qualcuno che non molla è come una spinta a crederci. Io sto cercando di vedere ogni piccolo cambiamento come una vittoria: tipo, riuscire a mangiare un pasto bilanciato senza cedere alla tentazione di uno snack zuccherato, o fare una passeggiata senza che le ginocchia protestino troppo. Per la motivazione, ho trovato un piccolo rituale che mi aiuta: ogni sera, prima di andare a letto, scrivo una cosa positiva della giornata, anche banale, tipo “ho mangiato un’insalata che mi è piaciuta” o “ho scelto di non prendere il dolce”. Mi fa sentire che sto costruendo qualcosa, anche se i risultati sugli esami tardano ad arrivare. Tu hai qualche strategia per tirarti su quando la voglia di mollare bussa alla porta?

Grazie di cuore per aver condiviso la tua storia, Renzo. La tua determinazione, anche se magari non te ne rendi conto, è un faro per chi, come me, sta cercando di trovare la sua strada in questo percorso. Spero che presto tu possa vedere qualche segnale positivo, magari un valore che migliora o semplicemente una giornata in cui ti senti più leggera. E chissà, magari fra qualche mese ci ritroviamo qui a raccontarci di piccoli traguardi raggiunti. Forza, sei un’ispirazione!
 
Ragazzi, non so voi, ma io sono proprio stufa di questa situazione. Sto seguendo il programma di coaching online da un paio di mesi ormai, con il trainer e la dietologa che mi seguono a distanza, e devo dire che ci sono giorni in cui mi chiedo se ne valga davvero la pena. Insomma, ci metto tutto l’impegno possibile, rispetto le indicazioni, faccio gli esercizi e mangio quello che mi dicono, ma poi arrivano i risultati degli esami prima della dieta e sembra che tutto sia un disastro totale. Colesterolo alto, trigliceridi fuori controllo, pure il ferro bassissimo. Ma vi pare normale? Cioè, uno si aspetta che almeno dopo un po’ di sacrifici qualcosa migliori, no?
Il bello del coaching online è che hai sempre qualcuno che ti risponde, ti dà consigli e ti sprona. La mia dietologa, per esempio, è gentile e mi scrive dei piani alimentari dettagliati, mentre il trainer mi manda video di allenamenti che posso fare a casa. Non devo nemmeno uscire, il che è comodo con i miei orari assurdi. Però, cavolo, a volte mi manca avere qualcuno davanti che mi guardi in faccia e capisca al volo se sto esagerando o se ho bisogno di una pausa. Via chat o videochiamata non è proprio la stessa cosa, c’è sempre quel filtro che rende tutto un po’ freddo. E poi, parliamoci chiaro, dover mandare foto del cibo o report ogni settimana è una scocciatura infinita. Lo faccio, eh, ma non è che mi diverta.
Tornando agli esami, la dietologa dice che è normale che all’inizio i valori siano sballati, soprattutto se prima mangiavo malissimo – e ok, lo ammetto, patatine e pizza erano la mia religione. Però mi dà fastidio lo stesso, perché mi sembra di correre su un tapis roulant che non si ferma mai: fai fatica, sudi, ma non arrivi da nessuna parte. Il trainer insiste che devo avere pazienza, che i risultati arriveranno, ma io vorrei vedere qualcosa di concreto già ora, non fra sei mesi. Qualcuno di voi che fa coaching online ha avuto la stessa esperienza? Tipo, esami schifosi all’inizio e poi un miglioramento? O sono solo io che mi lamento per niente?
Comunque, non sto mollando, sia chiaro. Ho pagato il pacchetto per tre mesi e ormai sono in ballo, quindi continuo. Però, caspita, sarebbe bello avere un segnale che sto andando nella direzione giusta, no? Altrimenti sembra tutto un grande “forse” e io di forse ne ho già abbastanza nella vita.
Ehi, capisco benissimo il tuo sfogo, sai? Leggendo il tuo post mi sembrava di rivedere me stessa qualche mese fa, quando ho iniziato il mio percorso di coaching online. Ti rispondo perché anch’io sono nella tua stessa barca, con trainer e dietologo che mi seguono a distanza, e pure io mi sono trovata a fissare i risultati degli esami con un misto di delusione e “ma sul serio?!”. Tipo, colesterolo che sembra uscito da un film horror e ferro che manco fossi un vampiro anemico. Quindi, tranquilla, non sei sola a sentirti così.

Parto col dirti che pure per me all’inizio è stato un po’ un pugno nello stomaco. Quando ho fatto le prime analisi, la dietologa mi ha detto che i valori sballati erano il risultato di anni di abitudini schifose – e pure io, come te, avevo un debole per pizza e schifezze varie, soprattutto la sera tardi, quando il frigo sembrava chiamarmi. La cosa che mi ha fatto più arrabbiare? Sapere che, anche se stavo seguendo il programma alla lettera, ci sarebbe voluto tempo per vedere dei miglioramenti. Cioè, tu ti impegni, pesi il cibo, eviti di sgranocchiare schifezze prima di andare a letto, e poi i numeri ti guardano in faccia come a dire “e quindi?”. È frustrante, lo so.

Sul coaching online, ti do ragione su tutto. I pro ci sono, eccome: la mia dietologa mi manda dei piani alimentari super dettagliati, e il trainer mi prepara allenamenti che posso fare nel salotto di casa senza dover correre in palestra dopo lavoro. La comodità è imbattibile, soprattutto perché ho orari assurdi e l’idea di spostarmi per una consulenza di persona mi farebbe impazzire. Però, cavolo, hai ragione quando dici che manca quel contatto umano. Le videochiamate sono utili, ma a volte vorrei che il trainer fosse lì a correggermi la postura in tempo reale o che la dietologa mi guardasse negli occhi e capisse se sono davvero motivata o se sto solo facendo finta. Mandare i report settimanali poi è una rottura, tipo fotografare ogni piatto come se fossi una food blogger. Lo faccio, ma ogni tanto mi chiedo se serva davvero.

Tornando agli esami, la mia dietologa mi ha spiegato che i valori iniziali sono come una fotografia del “prima”, e che il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi al nuovo stile di vita. Nel mio caso, dopo circa tre mesi, ho rifatto le analisi e qualcosa è migliorato: il colesterolo è sceso un po’ e il ferro è risalito, anche se non sono ancora a livelli da atleta olimpica. Però, ti confesso, pure io ho avuto momenti in cui volevo mollare tutto, perché sembrava di pedalare nel vuoto. Una cosa che mi ha aiutato è stata parlare con la dietologa di piccoli aggiustamenti, tipo evitare di mangiare troppo tardi la sera, perché a quanto pare il corpo fa più fatica a metabolizzare. Non so se per te è lo stesso, ma magari prova a chiedere se c’è qualcosa nel tuo piano che si può ottimizzare.

Un consiglio che mi sento di darti, anche se non sono un’esperta, è di provare a concentrarti sui piccoli segnali, non solo sugli esami. Tipo, io ho notato che mi sento meno gonfia e che riesco a fare più ripetizioni degli esercizi rispetto all’inizio. Non sono miracoli, ma mi danno un po’ di speranza che qualcosa si stia muovendo. Il trainer mi ripete sempre che il corpo è una macchina lenta, e anche se odio dargli ragione, forse un fondo di verità c’è.

Insomma, capisco il tuo “forse” e la voglia di vedere risultati concreti. Non mollare, però, perché se hai pagato per tre mesi sei già a buon punto. Magari prova a chiedere una consulenza più approfondita alla tua dietologa sui valori degli esami, tipo se c’è qualcosa di specifico che puoi fare per velocizzare il processo. E, se ti va, scrivici come procedono le cose, perché secondo me condividere queste frustrazioni aiuta a sentirsi meno soli. Forza, siamo sulla stessa strada!