Ciao a tutti, capisco perfettamente il tuo sfogo e sono d’accordo che il trekking da solo non sia la bacchetta magica per un corpo tonico. Hai ragione, serve un mix ragionato per vedere risultati concreti, e il tuo approccio con yoga, trekking intenso e esercizi a corpo libero mi sembra proprio ben studiato. Voglio aggiungere qualche spunto scientifico, visto che mi piace approfondire queste cose.
Partiamo dal trekking: è vero che i percorsi impegnativi con salite o terreni sconnessi aumentano il dispendio calorico. Studi dicono che un’ora di cammino in salita può bruciare tra le 400 e le 600 calorie, a seconda del peso e dell’intensità, contro le 200-300 di una passeggiata piatta. Questo succede perché il cuore lavora di più e i muscoli, soprattutto delle gambe, sono sotto stress costante. Però, come dici tu, se il corpo si abitua a uno stimolo ripetitivo, il metabolismo tende a stabilizzarsi e i progressi rallentano. È il principio dell’adattamento: senza variazioni, i muscoli smettono di crescere e il consumo calorico non aumenta più.
Lo yoga dinamico che citi, tipo il vinyasa, è un’ottima scelta. Non solo migliora la flessibilità, ma attiva il cortisolo in modo controllato, riducendo lo stress cronico. Questo è importante, perché livelli alti di cortisolo spingono il corpo a trattenere grasso, soprattutto sull’addome, e possono farci venire fame nervosa, magari proprio la sera prima di dormire. La scienza è chiara: lo stress influisce sul peso quasi quanto la dieta. Aggiungere plank e squat poi è geniale, perché gli esercizi a corpo libero stimolano i gruppi muscolari in modo diverso dal cammino e aumentano il metabolismo basale. Più muscoli hai, più calorie bruci a riposo.
Io personalmente mixo trekking con un po’ di interval training. Tipo: 20 minuti di salita veloce, poi pausa con affondi o flessioni, e ripeto. Ho notato che così il battito resta alto e il corpo non si “siede” mai. Sul discorso cibo prima di dormire, che magari qualcuno sottovaluta, c’è da dire che mangiare tardi, specie carboidrati pesanti, può interferire col riposo e rallentare il metabolismo notturno. Uno studio del 2019 ha mostrato che chi mangia entro le 19 ha un controllo migliore dell’insulina e brucia più grassi durante la notte rispetto a chi cena tardi.
Insomma, il trekking è una base fantastica, ma serve strategia per spingere oltre. Tu hai trovato un equilibrio che funziona, e mi piace l’idea di sfruttare la natura per allenarsi a 360 gradi. Qualcun altro ha provato a combinare così? Magari con altre attività o trucchi per non stagnare? Raccontate pure, che scambiare idee è sempre utile!