Routine Sicure per Dimagrire con Diabete e Dolori Articolari

Blascozgz1

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, mi butto in questa discussione perché sto cercando anch’io un modo per muovermi di più senza farmi male. Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, le mie ginocchia e la schiena mi danno spesso problemi. Il mio medico mi ha detto chiaro e tondo che devo perdere peso, ma ogni volta che provo qualcosa di troppo intenso finisco per stare peggio. Così ho iniziato a informarmi e a provare routine che siano delicate ma efficaci, e vorrei condividere un po’ quello che sto facendo, magari può essere utile a qualcuno.
Per prima cosa, il mio endocrinologo mi ha consigliato di puntare su attività a basso impatto. Io ho iniziato con camminate lente di 20-30 minuti, tre volte a settimana. Non sembra molto, ma per me è già un passo avanti. Cerco di ascoltare il corpo: se sento che le articolazioni sono troppo sollecitate, rallento o mi fermo. Un fisiatra mi ha anche suggerito di provare esercizi in acqua, tipo acquagym per persone con mobilità ridotta. Devo dire che in piscina mi sento più leggero, le ginocchia non protestano e riesco a muovermi senza paura di farmi male. Faccio due sessioni a settimana, circa 45 minuti, seguendo un corso con un istruttore che sa dei miei problemi.
Un altro punto che sto esplorando è lo stretching. Ho trovato dei video online di yoga adattato per chi ha dolori articolari, con movimenti lenti e controllati. Non è il classico yoga super dinamico, ma una versione più soft che mi aiuta a sciogliere la rigidità senza stressare troppo le giunture. Lo faccio a casa, 15 minuti al giorno, e mi sta aiutando anche a controllare meglio la glicemia, perché mi rilassa e sembra che lo stress non mi faccia impennare gli zuccheri come prima.
Per quanto riguarda il controllo del diabete, il mio medico mi ha detto che è importante non solo muovermi, ma anche abbinare l’attività a una dieta bilanciata. Non sto seguendo nulla di estremo, solo porzioni controllate e meno zuccheri semplici. Però ho notato che quando riesco a essere costante con il movimento, la glicemia tende a essere più stabile. Non è magia, ci vuole tempo, ma qualcosa si muove.
Voi cosa fate? Avete trovato routine che funzionano con problemi simili? Sono curioso di sapere se qualcuno ha provato il tai chi o magari il pilates modificato per chi ha dolori. Ho letto che potrebbero essere opzioni valide, ma non so da dove iniziare. Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio!
 
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Ciao a tutti, mi butto in questa discussione perché sto cercando anch’io un modo per muovermi di più senza farmi male. Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, le mie ginocchia e la schiena mi danno spesso problemi. Il mio medico mi ha detto chiaro e tondo che devo perdere peso, ma ogni volta che provo qualcosa di troppo intenso finisco per stare peggio. Così ho iniziato a informarmi e a provare routine che siano delicate ma efficaci, e vorrei condividere un po’ quello che sto facendo, magari può essere utile a qualcuno.
Per prima cosa, il mio endocrinologo mi ha consigliato di puntare su attività a basso impatto. Io ho iniziato con camminate lente di 20-30 minuti, tre volte a settimana. Non sembra molto, ma per me è già un passo avanti. Cerco di ascoltare il corpo: se sento che le articolazioni sono troppo sollecitate, rallento o mi fermo. Un fisiatra mi ha anche suggerito di provare esercizi in acqua, tipo acquagym per persone con mobilità ridotta. Devo dire che in piscina mi sento più leggero, le ginocchia non protestano e riesco a muovermi senza paura di farmi male. Faccio due sessioni a settimana, circa 45 minuti, seguendo un corso con un istruttore che sa dei miei problemi.
Un altro punto che sto esplorando è lo stretching. Ho trovato dei video online di yoga adattato per chi ha dolori articolari, con movimenti lenti e controllati. Non è il classico yoga super dinamico, ma una versione più soft che mi aiuta a sciogliere la rigidità senza stressare troppo le giunture. Lo faccio a casa, 15 minuti al giorno, e mi sta aiutando anche a controllare meglio la glicemia, perché mi rilassa e sembra che lo stress non mi faccia impennare gli zuccheri come prima.
Per quanto riguarda il controllo del diabete, il mio medico mi ha detto che è importante non solo muovermi, ma anche abbinare l’attività a una dieta bilanciata. Non sto seguendo nulla di estremo, solo porzioni controllate e meno zuccheri semplici. Però ho notato che quando riesco a essere costante con il movimento, la glicemia tende a essere più stabile. Non è magia, ci vuole tempo, ma qualcosa si muove.
Voi cosa fate? Avete trovato routine che funzionano con problemi simili? Sono curioso di sapere se qualcuno ha provato il tai chi o magari il pilates modificato per chi ha dolori. Ho letto che potrebbero essere opzioni valide, ma non so da dove iniziare. Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio!
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Ciao a tutti, mi butto in questa discussione perché sto cercando anch’io un modo per muovermi di più senza farmi male. Ho il diabete di tipo 2 e, come se non bastasse, le mie ginocchia e la schiena mi danno spesso problemi. Il mio medico mi ha detto chiaro e tondo che devo perdere peso, ma ogni volta che provo qualcosa di troppo intenso finisco per stare peggio. Così ho iniziato a informarmi e a provare routine che siano delicate ma efficaci, e vorrei condividere un po’ quello che sto facendo, magari può essere utile a qualcuno.
Per prima cosa, il mio endocrinologo mi ha consigliato di puntare su attività a basso impatto. Io ho iniziato con camminate lente di 20-30 minuti, tre volte a settimana. Non sembra molto, ma per me è già un passo avanti. Cerco di ascoltare il corpo: se sento che le articolazioni sono troppo sollecitate, rallento o mi fermo. Un fisiatra mi ha anche suggerito di provare esercizi in acqua, tipo acquagym per persone con mobilità ridotta. Devo dire che in piscina mi sento più leggero, le ginocchia non protestano e riesco a muovermi senza paura di farmi male. Faccio due sessioni a settimana, circa 45 minuti, seguendo un corso con un istruttore che sa dei miei problemi.
Un altro punto che sto esplorando è lo stretching. Ho trovato dei video online di yoga adattato per chi ha dolori articolari, con movimenti lenti e controllati. Non è il classico yoga super dinamico, ma una versione più soft che mi aiuta a sciogliere la rigidità senza stressare troppo le giunture. Lo faccio a casa, 15 minuti al giorno, e mi sta aiutando anche a controllare meglio la glicemia, perché mi rilassa e sembra che lo stress non mi faccia impennare gli zuccheri come prima.
Per quanto riguarda il controllo del diabete, il mio medico mi ha detto che è importante non solo muovermi, ma anche abbinare l’attività a una dieta bilanciata. Non sto seguendo nulla di estremo, solo porzioni controllate e meno zuccheri semplici. Però ho notato che quando riesco a essere costante con il movimento, la glicemia tende a essere più stabile. Non è magia, ci vuole tempo, ma qualcosa si muove.
Voi cosa fate? Avete trovato routine che funzionano con problemi simili? Sono curioso di sapere se qualcuno ha provato il tai chi o magari il pilates modificato per chi ha dolori. Ho letto che potrebbero essere opzioni valide, ma non so da dove iniziare. Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio!
Ehi, grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha davvero colpito la tua determinazione nel trovare un equilibrio che funzioni per te. Anch’io sono nella tua stessa barca, con diabete di tipo 2 e articolazioni che sembrano fare i capricci ogni volta che provo a muovermi un po’ di più. Leggere il tuo post mi ha fatto sentire meno solo in questa sfida, quindi grazie per esserti aperto così.

Voglio raccontarti un po’ quello che sto facendo io, magari può darti qualche spunto o possiamo scambiarci idee. Come te, ho dovuto scartare qualsiasi cosa troppo intensa. All’inizio, quando il mio medico mi ha detto di perdere peso, ero tentato di buttarmi su allenamenti super energici, tipo quelli che vedi ovunque online, ma ho capito subito che non erano per me. Le mie ginocchia e la schiena non reggevano, e ogni volta finivo per sentirmi frustrato e dolorante. Così ho deciso di andare per gradi, ascoltando il corpo e cercando attività che fossero gentili ma comunque utili.

Per il movimento, sto puntando molto sul nuoto. Non proprio acquagym come fai tu, ma nuoto libero in una piscina vicina a casa. Faccio sessioni di 30-40 minuti, due o tre volte a settimana, andando a un ritmo tranquillo. L’acqua mi dà quella sensazione di leggerezza che rende tutto più facile, e non sento quel peso sulle articolazioni che invece mi blocca quando cammino troppo a lungo. La piscina è diventata il mio rifugio: non solo mi muovo senza dolore, ma mi aiuta anche a scaricare lo stress, che per me è un fattore critico per tenere la glicemia sotto controllo. Il mio endocrinologo dice che l’attività regolare in acqua è perfetta per chi ha il diabete, perché migliora la sensibilità all’insulina senza stressare il corpo.

Oltre al nuoto, ho iniziato a fare un po’ di ginnastica dolce a casa. Non parlo di esercizi complessi, ma di movimenti semplici che ho imparato da un fisioterapista. Per esempio, faccio degli esercizi per rinforzare i muscoli intorno alle ginocchia e alla schiena, tipo sollevamenti leggeri delle gambe da seduto o piccoli piegamenti con una sedia per supporto. Sono cose che sembrano banali, ma dopo qualche settimana ho notato che mi sento più stabile e le articolazioni sono un po’ meno rigide. Ci vado piano, 15-20 minuti al giorno, e cerco di non strafare. Il fisioterapista mi ha anche consigliato di usare una fascia elastica per fare resistenza leggera: è economica, facile da usare e non mette sotto pressione le giunture.

Sul fronte dello stretching, sto provando qualcosa di simile al tuo yoga adattato. Io però ho trovato un corso online di tai chi per principianti, specifico per chi ha problemi articolari. Non è niente di complicato, sono movimenti lenti e fluidi che mi aiutano a sciogliere il corpo e a sentirmi più rilassato. Lo faccio tre volte a settimana per circa 20 minuti, e devo dire che mi piace perché non mi sento sotto pressione. Ho letto che il tai chi può essere utile anche per il diabete, perché riduce lo stress e migliora la circolazione. Non so se è vero al 100%, ma per ora mi sta dando una mano, soprattutto mentalmente.

Per la dieta, sto seguendo un approccio simile al tuo: niente di drastico, solo più attenzione alle porzioni e meno carboidrati raffinati. Ho notato che quando riesco a combinare il movimento con un’alimentazione più attenta, la glicemia si stabilizza un po’. Non è una cosa immediata, ci vuole pazienza, ma vedere i numeri migliorare mi dà la motivazione per continuare. Il mio medico mi ha anche suggerito di tenere un diario per monitorare glicemia, attività e cibo: all’inizio mi sembrava una scocciatura, ma ora mi aiuta a capire cosa funziona e cosa no.

Riguardo alla tua curiosità su tai chi e pilates, ti consiglio di provare il tai chi se trovi un corso o dei video ben fatti. È davvero accessibile e non richiede attrezzature particolari. Per il pilates, io non l’ho ancora provato, ma una mia amica con problemi simili ai nostri mi ha detto che fa una versione modificata con un istruttore specializzato. Dice che si concentra molto sul rinforzo del core senza forzare le articolazioni, ma ci vuole qualcuno che sappia adattare gli esercizi alle tue esigenze. Magari cerca un centro vicino a te con corsi per persone con mobilità ridotta.

Scusa se mi sono dilungato, ma il tuo post mi ha ispirato e volevo condividere un po’ della mia routine. Fammi sapere se hai provato qualcosa di nuovo o se hai consigli su come gestire i giorni in cui le articolazioni proprio non collaborano. Forza, un passo alla volta ce la facciamo!
 
Ehi Blascozgz1, il tuo messaggio mi ha proprio preso il cuore, sai? Leggere della tua lotta per trovare un modo di muoverti senza soffrire, con il diabete e i dolori articolari che ti remano contro, mi ha fatto sentire come se fossimo sulla stessa barca, a remare contro corrente. La tua grinta nel non mollare, nonostante tutto, è contagiosa, e mi ha spinto a raccontarti la mia storia, sperando possa esserti utile o, almeno, farti sentire meno solo in questo viaggio.

Ti dico subito che per me il movimento è stato una specie di ancora di salvezza, ma come te, non potevo permettermi di strafare. Il diabete di tipo 2 mi tiene d’occhio come un falco, e le mie ginocchia, beh, sembrano avere una vita propria: un giorno vanno, un altro protestano come se avessero fatto chissà che. Quando ho iniziato a pensare di perdere peso, ero sopraffatto. Vedevo tutti quegli allenamenti super intensi sui social, con gente che correva maratone o sollevava pesi, e mi sentivo fuori posto. Poi, un giorno, il mio medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “Non devi fare l’eroe, devi solo muoverti in modo intelligente”. Quella frase mi ha cambiato prospettiva.

Per me, il grande amore è stato il cardio, ma non quello che ti spacca: parlo di attività che fanno battere il cuore senza distruggere le articolazioni. La mia passione numero uno è la camminata veloce in piscina, una specie di compromesso tra nuoto e camminata. Vado in una piscina comunale tre volte a settimana, faccio sessioni di 40 minuti, camminando nell’acqua bassa a passo sostenuto. L’acqua mi sostiene, le ginocchia non si lamentano, e sento il cuore che pompa senza che la schiena urli di dolore. È come se il mio corpo dicesse: “Ok, questo lo posso fare”. Il mio endocrinologo dice che è un toccasana per il diabete, perché tiene la glicemia a bada e migliora la circolazione senza stressare il fisico. E, credimi, uscire dalla piscina mi fa sentire più leggero, non solo nel corpo, ma anche nell’anima.

A casa, invece, ho trovato un altro alleato: la cyclette. Non una di quelle da palestra super tecnologiche, ma una semplice, comprata usata. La uso 20-30 minuti, quattro volte a settimana, a ritmo moderato, guardando una serie per non annoiarmi. Non è come correre una maratona, ma per me è una vittoria: muovo le gambe, faccio lavorare il cuore, e le articolazioni non subiscono traumi. All’inizio ero scettico, pensavo fosse troppo “soft”, ma dopo un mese ho notato che la glicemia era più stabile e mi sentivo meno rigido. Il trucco è non esagerare: se sento che sto forzando, rallento. Ascolto il corpo, come dici tu, ed è stata una lezione dura ma preziosa.

Un’altra cosa che mi sta salvando è il ballo. Non parlo di coreografie complicate, ma di sessioni di zumba adattata che ho trovato online, pensate per chi ha problemi articolari. Sono movimenti semplici, lenti, con musica che mi tira su il morale. Lo faccio due volte a settimana, 15-20 minuti in salotto, e mi sembra di tornare un po’ bambino, quando ballavo senza pensieri. Non solo mi muovo, ma mi diverto, e questo mi aiuta a gestire lo stress, che per me è un nemico del controllo della glicemia. Il mio medico dice che attività come questa, che mixano cardio leggero e buonumore, sono perfette per chi ha il diabete, perché il corpo risponde meglio quando non è sotto pressione.

Parlando di dieta, sto cercando di coinvolgere tutta la famiglia, perché da solo è più dura. Non seguiamo niente di estremo, ma abbiamo detto addio ai dolci confezionati e stiamo attenti ai carboidrati. Mia moglie cucina piatti più leggeri, con tante verdure e porzioni misurate, e i miei figli, anche se all’inizio brontolavano, ora mangiano con noi. Non è solo per me, è per tutti: il diabete mi ha fatto capire che la salute è una cosa di famiglia. Quando riesco a combinare il movimento con questa alimentazione più attenta, vedo la glicemia scendere, piano piano, e questo mi dà la forza di continuare. Tengo un diario, come hai suggerito tu, e segnare i progressi, anche piccoli, mi fa sentire che sto andando nella direzione giusta.

Riguardo al tai chi e al pilates che hai nominato, ti consiglio di provare il tai chi. Io l’ho sperimentato per un po’ con un corso online per principianti, e i movimenti lenti mi hanno aiutato a sentirmi più sciolto senza forzare. È quasi meditativo, e per me, che a volte mi agito per la malattia, è stato un modo per calmarmi. Sul pilates, non ho esperienza diretta, ma un’amica con dolori simili ai tuoi fa una versione “soft” con un istruttore che adatta tutto alle sue esigenze. Dice che le ha rinforzato la schiena senza peggiorare i dolori, ma serve qualcuno che sappia cosa stai passando.

Scusa se sono andato lungo, ma il tuo post mi ha toccato. La tua routine in piscina e lo yoga adattato mi hanno ispirato, e magari proverò qualcosa di simile. Tu continua così, sei un esempio di come si possa lottare senza arrendersi, anche quando il corpo sembra non voler collaborare. Se hai giorni in cui le articolazioni ti fanno disperare, scrivimi, magari ci scambiamo qualche trucco per tirare avanti. Un passo alla volta, ce la faremo.