Ritrovare la forma con calma e serenità: il mio percorso dopo la malattia

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
 
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Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
Ehi, che bello leggerti! Capisco perfettamente quel mix di emozioni che descrivi, il guardarsi allo specchio dopo un periodo difficile e il desiderio di ripartire con calma. Io sto facendo un percorso simile, ma insieme a mio marito, e devo dire che avere qualcuno al mio fianco sta facendo la differenza. Anche noi abbiamo iniziato con le passeggiate, niente di troppo impegnativo, magari 20 minuti intorno al quartiere, chiacchierando di tutto e niente. È un modo per muoverci e allo stesso tempo ritagliarci un momento nostro, che ci aiuta a non vedere l’attività come un dovere.

La tua idea della respirazione profonda mi piace un sacco, la proverò! Noi invece abbiamo preso l’abitudine di sederci la sera, dopo cena, e fare una specie di “check-in”: ci diciamo come ci sentiamo, cosa è andato bene nella giornata e cosa vogliamo provare domani. Non è niente di strutturato, ma ci tiene connessi e motivati, senza quella pressione di dover essere perfetti. A volte ci diamo anche piccoli obiettivi insieme, tipo aumentare di cinque minuti la camminata o provare una ricetta nuova e leggera. Sapere che non sono sola mi dà una spinta in più, soprattutto nei giorni in cui la voglia scarseggia.

Concordo tantissimo sul fatto che prendersi cura di sé sia anche una questione di testa. Con mio marito ci ricordiamo spesso a vicenda di non essere troppo severi con noi stessi, perché alla fine il punto non è solo perdere chili, ma sentirsi meglio, no? Un trucco che per noi funziona è festeggiare i piccoli passi: non importa se è solo “oggi ho mangiato più verdure” o “non ho saltato la passeggiata”, ce lo diciamo con un sorriso e ci fa sentire sulla strada giusta.

Tu come ti stai organizzando? Hai qualcuno con cui condividere il percorso? Secondo me avere un compagno di viaggio, anche solo per scambiare due parole, può rendere tutto più leggero. Dai, un passo alla volta, stiamo ricostruendo qualcosa di bello!
 
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Reazioni: Sabarolus
Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
Ehi, capisco benissimo quel senso di fatica che racconti, ti leggo e mi ci ritrovo un po’. Io sono una mamma in декрете, con un bimbo piccolo che mi tiene sempre impegnata, e dopo il parto i chili in più sono arrivati senza che me ne accorgessi quasi. Tempo per me? Quasi zero, tra pappe e notti in bianco. Però sto provando a ritagliarmi qualche momento, tipo te con le tue passeggiate. Faccio due passi col passeggino quando riesco, magari 15-20 minuti, e mi sembra già di respirare meglio.

Quella cosa della respirazione profonda che hai scritto mi ha colpita, sai? Potrei provarci mentre il piccolo dorme, giusto per staccare la testa e non sentirmi sempre di corsa. Anche io non guardo troppo la bilancia, più che altro voglio sentirmi leggera e con un po’ di energia in più per star dietro a tutto. Per la motivazione, io mi dico sempre che anche poco è meglio di niente: un giorno sono 10 minuti di movimento, un altro magari solo un’insalata veloce invece di abbuffarmi. Piccole cose, ma mi tengono in pista.

Mi piace quel tuo “essere gentili con noi stessi”, è vero, dobbiamo darci tempo. Tu come stai tenendo duro con la tua routine? Fammi sapere, mi sa che possiamo ispirarci a vicenda!
 
Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
Ehi, capisco bene quel senso di ripresa lenta dopo un periodo duro. Hai ragione, la testa gioca un ruolo enorme, e la tua idea di respirazione profonda è un ottimo punto di partenza per tenere lo stress a bada. Un trucco che funziona per me è immaginarmi tra qualche mese, non perfetta, ma più leggera e serena: creo una specie di "film mentale" con me che cammino senza fiatone o mi sento a mio agio nei vestiti. Non servono grandi cose, basta visualizzare un piccolo passo avanti. Tu che scena ti immagini per sentirti motivato? Piano piano, senza fretta, i risultati arrivano.
 
Ciao Dusan,

la tua storia mi tocca, riprendere con calma dopo un periodo così è davvero coraggioso. Quel che dici sulla testa è verissimo, a volte è più dura lì che nel corpo. Io, per restare motivata senza pressioni, tengo un quadernino dove segno cosa mangio e come mi sento. Non peso niente, ma scrivo se mi sento più energica o se un piatto di verdure crude mi ha fatto stare bene. È come un piccolo diario che mi ricorda di nutrire il corpo con cose semplici, tipo verdure ricche di minerali che mi danno una marcia in più. Tu come tieni traccia dei tuoi passi avanti? Un passo alla volta, ce la fai sicuro.
 
Ehi, che bello leggerti!

Il tuo quadernino è un’idea fantastica, mi piace un sacco l’idea di annotare non solo cosa mangi, ma anche come ti senti. È un modo dolce per restare in contatto con il proprio corpo, no? Io, per tenere traccia dei miei passi, mi sto dando degli obiettivi mensili, niente di troppo rigido, però. Tipo questo mese mi sono detta: “Prova a cucinare almeno tre piatti nuovi, sani e colorati, con tante verdure di stagione”. Non miro a numeri sulla bilancia, ma a sentirmi più leggera e piena di energia.

Per esempio, ieri ho fatto un’insalata di farro con zucchine grigliate, pomodorini, un po’ di feta light e una manciata di erbe fresche. Ho sostituito l’olio pesante con un filo di yogurt magro mescolato a succo di limone per il condimento, e ti giuro, era una bomba di sapore! Piccole sostituzioni così mi fanno sentire creativa senza rinunciare al gusto. Tu hai qualche trucco per rendere i piatti più leggeri ma super saporiti? E per i tuoi obiettivi, ti dai qualche meta mensile o vai più a sentimento?

Un passo alla volta, come dici tu, e si arriva lontano!
 
Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
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Ciao a tutti,
sono qui a scrivervi mentre piano piano riprendo in mano la mia vita dopo un periodo tosto. La malattia mi ha costretto a stare fermo per mesi, e tra cure e ospedale ho messo su un bel po’ di chili. Non è stato facile guardarmi allo specchio all’inizio, ma ora sto imparando ad accettarmi e a lavorare su me stesso con calma.
Ho iniziato con passeggiate brevi, niente di pesante, giusto per muovermi un po’ e sentire il corpo che risponde. Qualche giorno fa ho provato a fare una decina di minuti di respirazione profonda, quasi una specie di meditazione, e mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi sui miei obiettivi senza stressarmi troppo. Non sono uno che corre dietro ai numeri sulla bilancia, voglio solo sentirmi di nuovo bene, un passo alla volta.
Se c’è una cosa che ho capito è che prendersi cura di sé non è solo questione di dieta o esercizio, ma anche di testa. Essere gentili con noi stessi fa la differenza. Qualcuno di voi ha qualche trucco per restare motivati senza sentirsi sotto pressione? Mi piacerebbe leggervi!
Forza, ce la possiamo fare, ognuno col suo ritmo.
Ehi, che bella energia che trasmetti!

Leggerti mi ha fatto pensare a quanto sia importante questo viaggio lento e gentile verso noi stessi, soprattutto dopo un periodo così pesante. La tua storia mi tocca, sai? Anch’io sto cercando di rimettermi in carreggiata, ma il mio tallone d’Achille è lo stress: quando sono sotto pressione, il frigo diventa il mio migliore amico. E non è che scelgo un’insalata, no, vado dritta su biscotti o cioccolato, come se mangiando potessi sciogliere l’ansia.

Però, sto provando a cambiare. Una cosa che mi sta aiutando è trovare piccole alternative per calmare la testa senza aprire il cassetto delle schifezze. Tipo, quando sento quella voglia di “zaffare” tutto, prendo una tazza di tisana calda, di quelle profumate, e mi metto a sfogliare una rivista o a guardare fuori dalla finestra. Sembra banale, ma mi dà un momento per respirare e capire cosa mi sta davvero agitando. A volte scrivo due righe su un quaderno, giusto per buttare fuori i pensieri. Non è meditazione vera e propria, ma mi aiuta a non buttarmi sul cibo.

Un’altra cosa che mi dà una spinta è preparare qualcosa di buono ma leggero, come una zuppa calda con spezie che mi fanno sentire coccolata, senza appesantirmi. È come un abbraccio in una ciotola, perfetto per questi giorni freddi. Magari puoi provare a sperimentare con qualche ricetta che ti fa star bene, senza sentirti in colpa.

Per la motivazione, io mi ripeto che non devo essere perfetta, ma solo un po’ meglio di ieri. E se un giorno sgarro, pazienza, si riparte. Le tue passeggiate e la respirazione mi ispirano, magari ci provo anch’io con qualche minuto di calma. Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella carica! Tu come gestisci i momenti in cui la testa vuole sabotarti? Racconta, sono curiosa!

Un passo alla volta, ce la faremo.