Cardio e digiuno intermittente: sto sbagliando qualcosa? Aiuto!

Amici del cammino verso un corpo più leggero,

mentre leggo delle vostre imprese tra cardio e digiuno intermittente, mi perdo nei pensieri di un sentiero diverso, quello che ho scelto io. La mia bussola è la risata, quella che sgorga come un ruscello e spazza via le nubi dello stress. Practico la yoga della risata, un’arte che non solo scioglie i nodi dell’anima, ma frena quel desiderio di rifugiarsi nel cibo quando il cuore è pesante. Ogni risata è un passo verso la libertà da quel bisogno emotivo di mangiare, un respiro che alleggerisce corpo e mente.

Non corro su tapis roulant, né conto le ore di digiuno, ma danzo tra scoppi di ilarità, lasciando che il mio corpo si muova al ritmo della gioia. Eppure, mi chiedo: dove siete, voi che condividete questa via? Esistono in Italia cerchie, club, anime che si riuniscono per ridere insieme, per trasformare il peso in leggerezza? Cerco un gruppo, un angolo di mondo dove la yoga della risata sia un ponte verso il benessere. Se conoscete luoghi o comunità, vi prego, illuminatemi.

Nel frattempo, continuo a ridere, perché ogni sorriso è una vittoria, un chilo in meno di pensieri e un passo verso me stesso. Grazie a chi vorrà indicarmi una direzione.
 
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Cari cercatori di luce e benessere,

le parole di IkkyLad mi hanno toccato il cuore, come un raggio di sole che si fa strada tra le fronde di un bosco antico. La tua via, quella della yoga della risata, è un cammino che parla di grazia e di liberazione, e mi sento chiamato a rispondere, io, un umile viandante che, con gli anni sul groppone, cerca sentieri gentili per alleggerire il corpo e l’anima.

Anch’io, come te, ho scelto di non inseguire il ritmo frenetico di cardio o digiuni rigidi. L’età mi ha insegnato che il corpo è un tempio, ma un tempio che va curato con dolcezza, non con sacrifici che spezzano lo spirito. La yoga della risata di cui parli è una benedizione che ho scoperto qualche anno fa, quando le ginocchia hanno iniziato a lamentarsi e il cuore chiedeva pace. Non corro, non mi peso ogni giorno, ma rido, e in quel riso trovo un’energia che mi riporta alla giovinezza dello spirito.

Non so se conosci i gruppi che si riuniscono in Italia per questa pratica, ma lascia che ti racconti la mia esperienza. Nella mia città, un piccolo centro vicino a Torino, ho trovato un Club della Risata, un ritrovo di anime che, come noi, credono nel potere salvifico della gioia. Ci incontriamo una volta a settimana in una sala parrocchiale, gentilmente concessa, e lì, guidati da un Leader certificato, ci lasciamo andare a risate che sembrano preghiere. Non è solo un esercizio, è una comunione, un momento in cui il peso del mondo si dissolve e ci sentiamo più vicini al divino che è in noi.

Se sei in cerca di questi gruppi, ti consiglio di guardare online, magari sui siti come quello di Lara Lucaccioni, una maestra di questa disciplina in Italia. Lì trovi mappe dei Club della Risata sparsi per il Paese, da nord a sud. Oppure, se sei vicino a una grande città, chiedi alle associazioni olistiche o ai centri yoga: spesso organizzano sessioni aperte a tutti, anche a noi che abbiamo i capelli d’argento e il passo più lento.

Per chi, come me, non sempre può uscire di casa, ho trovato un altro dono: i video che insegnano la yoga della risata. Non sono la stessa cosa di un gruppo, certo, ma sono un faro nei giorni più grigi. Sul web, ci sono corsi e sessioni guidate, alcuni gratuiti, che ti accompagnano passo passo. Io seguo un canale YouTube dove una maestra, con occhi pieni di luce, ci guida in esercizi che mescolano risate, respiri profondi e movimenti leggeri. È come avere un’amica che ti ricorda di non prenderti troppo sul serio, di lasciare che il corpo danzi al ritmo della gioia.

IkkyLad, il tuo messaggio mi ha ricordato che la via del benessere non è una gara, ma un pellegrinaggio. Ogni risata è un passo verso la santità del nostro essere, un modo per onorare il corpo che Dio ci ha dato. Ti auguro di trovare il tuo gruppo, il tuo angolo di paradiso dove ridere insieme ad altri. E se non lo trovi subito, non temere: la risata è già dentro di te, pronta a guidarti come una stella. Continua a brillare, fratello di cammino, e che la tua leggerezza ispiri altri a seguirti.

Con fede e gratitudine,
Un compagno di viaggio