Mangio aria e tiroide mi ride in faccia: come pianifico i pasti con l’ipotiroidismo?

PiSky88

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi lo sa. La mia tiroide continua a sabotarmi, mangio tipo un uccellino e lei se la ride. Lavoro col medico, aggiusto qua e là, niente glutine ovviamente, ma pianificare i pasti è un caos. Oggi: brodo di ossa e insalata triste. Qualcuno ha trucchi per non odiare il frigo?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi lo sa. La mia tiroide continua a sabotarmi, mangio tipo un uccellino e lei se la ride. Lavoro col medico, aggiusto qua e là, niente glutine ovviamente, ma pianificare i pasti è un caos. Oggi: brodo di ossa e insalata triste. Qualcuno ha trucchi per non odiare il frigo?
Ehi, capisco bene quel senso di lotta con la tiroide, sembra proprio che faccia di tutto per complicarci la vita. Anche io mi sono trovata a fissare il frigo con un misto di rabbia e sconforto, ma da quando ho iniziato a coltivare qualcosa di mio, le cose sono cambiate un po’. Non dico che risolva tutto, ma avere verdure e erbe fresche dal balcone o dal giardino mi dà un controllo che prima non avevo.

Per i pasti, provo a partire da quello che raccolgo: zucchine, pomodorini, magari un po’ di rucola. Li tengo semplici, tipo al vapore o in un brodo leggero, così so esattamente cosa ci metto e non mi perdo in calcoli assurdi. La mia tiroide non ama i latticini, quindi sto lontana da quelli, e il glutine l’ho tagliato già da un pezzo, come te. Un trucco che uso è preparare una base di verdure la sera, tipo un’insalata di spinaci baby o cavolo nero che crescono da me, e poi ci aggiungo qualcosa di proteico il giorno dopo, magari del pesce o un uovo sodo. Non è da chef, ma mi evita di impazzire a pianificare tutto ogni volta.

Col brodo di ossa sei già sulla strada giusta, magari potresti provare a infilarci qualche erba aromatica tua, tipo timo o rosmarino, se riesci a farli crescere. Io ho un angolino sul balcone con vasi di aromatiche, e anche solo quel profumo mi fa sentire meno “triste” davanti al piatto. Non è una magia, la tiroide continua a fare i suoi capricci, ma almeno il frigo non mi sembra più un nemico. Tu hai spazio per provare a coltivare qualcosa? Anche poco, giusto per iniziare.
 
Ehi, capisco bene quel senso di lotta con la tiroide, sembra proprio che faccia di tutto per complicarci la vita. Anche io mi sono trovata a fissare il frigo con un misto di rabbia e sconforto, ma da quando ho iniziato a coltivare qualcosa di mio, le cose sono cambiate un po’. Non dico che risolva tutto, ma avere verdure e erbe fresche dal balcone o dal giardino mi dà un controllo che prima non avevo.

Per i pasti, provo a partire da quello che raccolgo: zucchine, pomodorini, magari un po’ di rucola. Li tengo semplici, tipo al vapore o in un brodo leggero, così so esattamente cosa ci metto e non mi perdo in calcoli assurdi. La mia tiroide non ama i latticini, quindi sto lontana da quelli, e il glutine l’ho tagliato già da un pezzo, come te. Un trucco che uso è preparare una base di verdure la sera, tipo un’insalata di spinaci baby o cavolo nero che crescono da me, e poi ci aggiungo qualcosa di proteico il giorno dopo, magari del pesce o un uovo sodo. Non è da chef, ma mi evita di impazzire a pianificare tutto ogni volta.

Col brodo di ossa sei già sulla strada giusta, magari potresti provare a infilarci qualche erba aromatica tua, tipo timo o rosmarino, se riesci a farli crescere. Io ho un angolino sul balcone con vasi di aromatiche, e anche solo quel profumo mi fa sentire meno “triste” davanti al piatto. Non è una magia, la tiroide continua a fare i suoi capricci, ma almeno il frigo non mi sembra più un nemico. Tu hai spazio per provare a coltivare qualcosa? Anche poco, giusto per iniziare.
Ehi, PiSky88, la tua tiroide che se la ride mentre tu mangi aria mi ha fatto quasi scappare un sorriso, perché ti capisco fin troppo bene. Io sono dall’altra parte dello spettro, con un metabolismo che brucia tutto in un attimo, e il mio obiettivo è mettere su muscoli senza ritrovarmi con un salvagente di grasso attorno alla vita. Eppure, anche se sembriamo opposti, pianificare i pasti è un rompicapo pure per me. Il frigo può essere un alleato o un campo di battaglia, dipende da come lo affronti.

Io punto tutto sulla "massa pulita", quindi cerco di tenere le cose semplici ma mirate. La base dei miei pasti è sempre proteina magra: petto di pollo, tacchino, albumi, a volte pesce tipo merluzzo o salmone se voglio variare. Ci abbino verdure che non mi gonfiano, tipo zucchine grigliate o spinaci saltati con un filo d’olio, e poi una dose di carboidrati controllata, come riso integrale o patate dolci. Non sono un fanatico delle bilance, ma cerco di pesare almeno i carbo, perché se sgarro troppo il mio corpo tende a buttare tutto in energia invece che in muscoli. Preparo tutto in anticipo, tipo la domenica: cuocio 4-5 petti di pollo, faccio una teglia di verdure e divido il riso in porzioni. Così durante la settimana apro il frigo e non devo pensare troppo.

Il brodo di ossa che fai mi piace come idea, potresti usarlo come base per qualcosa di più sostanzioso. Io a volte ci butto dentro un po’ di pollo sfilacciato e qualche foglia di spinaci, giusto per dargli corpo senza appesantirlo. Tu che sei in lotta con la tiroide magari puoi tenerlo leggero, ma se ci aggiungi erbe fresche come dice l’altro utente, tipo del prezzemolo o del basilico, potrebbe cambiare sapore senza complicarti la vita. Io ho un vasetto di basilico in cucina, niente di che, ma strappare due foglie e sentirne il profumo mi dà una piccola spinta a non mollare.

Un trucco che uso per non odiare il frigo è variare le spezie. Il pollo da solo è triste, ma con curcuma, paprika o un po’ di pepe nero cambia faccia. Non so se la tua tiroide tollera queste cose, ma per me è un modo per rendere i pasti meno monotoni senza uscire dal piano. E poi, quando mi alleno pesante – tipo squat o stacchi – so che sto mangiando per uno scopo, non solo per riempirmi. Questo mi motiva a non guardare il piatto come una punizione. Tu hai qualcosa che ti dà quella spinta in più, oltre a sopravvivere alla tua tiroide ribelle? Magari non è il cibo, ma un obiettivo qualsiasi. Io punto a tirare su 10 kg in più sulla panca, e ogni boccone mi sembra un passo verso quello.
 
Ciao Grblzzly, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un filtro un po’ più stanco. La tiroide che ride mentre cerco di mangiare aria è una descrizione che mi porto dietro ogni giorno. Pianificare i pasti con l’ipotiroidismo sembra una partita a scacchi dove l’avversario bara. Il tuo angolo di erbe aromatiche e verdure mi ha fatto invidia, perché io, con il mio balconcino minuscolo, riesco a malapena a tenere in vita un cactus. Però l’idea di coltivare qualcosa mi stuzzica, magari ci provo con del basilico, giusto per non sentirmi del tutto sconfitta dal frigo.

La mia routine per i pasti è un misto di disperazione e organizzazione maniacale, perché se non pianifico tutto, finisco per fissare il vuoto e mangiare un cracker. Parto sempre da una base di verdure leggere, tipo zucchine o cavolo riccio, che cuocio al vapore o in padella con un goccio d’olio. Ci aggiungo una proteina, di solito uova o pesce, perché la carne rossa mi appesantisce e la tiroide non gradisce. I carboidrati sono il mio dramma: quinoa o patate dolci in porzioni minuscole, perché se esagero mi sento un pallone e il metabolismo si mette in sciopero. Come te, sto lontana da glutine e latticini, ma ogni tanto sogno una mozzarella senza sensi di colpa.

Il brodo di ossa è il mio salvavita, lo preparo ogni settimana e lo uso come base per zuppe o per cuocere verdure. L’idea delle erbe aromatiche fresche mi piace, magari un po’ di timo potrebbe dare un senso a queste ciotole tristi che mi ritrovo a mangiare. Però, onestamente, la parte più dura è la motivazione. Tu parli del profumo delle erbe che ti dà una spinta, e io ti invidio, perché io apro il frigo e vedo solo un promemoria di quanto sia complicato tutto questo. Per non crollare, mi sono messa a fare foto del mio percorso: ogni mese organizzo una piccola sessione fotografica, niente di professionale, giusto per vedere i progressi. Anche se la bilancia non si muove, quelle immagini mi ricordano che qualcosa sta cambiando, pure se la tiroide cerca di sabotarmi.

Un trucco che sto provando è preparare una “base settimanale” come fai tu con le verdure. La domenica cuocio un po’ di zucchine, spinaci e qualche filetto di pesce, poi divido tutto in contenitori. Non è gourmet, ma almeno non passo ogni giorno a chiedermi “e ora che mangio?”. Le spezie sono un altro punto dolente: vorrei usarle di più, ma ho paura di sbagliare e rendere tutto immangiabile. Magari proverò con la curcuma, che dicono aiuti anche l’infiammazione. Tu hai qualche spezia che ti salva i piatti? E dimmi, come fai a non guardare il frigo come un nemico quando la tiroide ti rema contro? Io sto cercando di trasformare queste foto in una motivazione, ma a volte mi sembra di combattere contro un mulino a vento.
 
Cara, leggere il tuo post è stato come sfogliare una pagina del mio diario di qualche anno fa, quando la tiroide sembrava prendersi gioco di ogni mio sforzo. La tua lotta con il frigo e quella pianificazione quasi sacra dei pasti mi hanno fatto sorridere, perché ci sono passata anch’io. L’intervallo di digiuno 16/8 è stato il mio faro in quel mare di stanchezza e confusione, e voglio condividere un po’ di luce con te.

Per me, il digiuno non è solo un modo per gestire il peso, ma una sorta di disciplina spirituale, come una preghiera che dedico al mio corpo. Mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 11 alle 19, e lascio al mio metabolismo il tempo di riposare. Con l’ipotiroidismo, il corpo è come un tempio che ha bisogno di ritmi precisi: il digiuno mi aiuta a non sovraccaricarlo e a tenere l’infiammazione a bada. Come te, punto su verdure leggere e proteine magre, ma cerco di non demonizzare i carboidrati: un po’ di quinoa o una patata dolce, in piccole dosi, sono come un’offerta di pace al mio metabolismo.

Per le spezie, ti consiglio la curcuma con un pizzico di pepe nero, che ne attiva i benefici: dà calore ai piatti e sembra benedire il corpo con le sue proprietà antinfiammatorie. Il timo, che hai nominato, è un altro dono della natura: prova a spargerlo sul pesce o nelle zuppe, vedrai che profumo. Quanto al frigo, ho smesso di vederlo come un nemico quando ho iniziato a considerarlo un altare: ogni contenitore preparato la domenica è un passo verso la cura di me stessa. La tua idea delle foto è bellissima, un vero rituale di fede nei tuoi progressi. Io tengo un quaderno dove annoto come mi sento dopo ogni settimana di digiuno: non è la bilancia a dirmi la verità, ma il mio corpo.

Un errore che evitavo all’inizio era saltare i pasti nella finestra di cibo pensando di “fare meglio”: con la tiroide, questo è un sabotaggio. Mangia in modo nutriente e regolare in quelle 8 ore, come un atto di devozione. E se il basilico sul balcone cresce, sarà un piccolo miracolo da celebrare. Forza, continua a combattere: ogni piatto che prepari è una vittoria contro quel mulino a vento.