Un cammino di fede e salute: come l'esercizio mi ha salvato la vita

kubus181818

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6 Marzo 2025
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Fratelli e sorelle, il mio cuore canta di gratitudine! Per consiglio del medico, ho intrapreso questo cammino di salute, temendo diabete e ipertensione. Con esercizio quotidiano e cibi donati dalla terra, il mio corpo respira nuova vita. Ogni passo è una preghiera, ogni respiro un ringraziamento al Signore. La fatica è diventata la mia forza!
 
Ehi, che bella testimonianza! Il tuo percorso mi fa pensare al mio, anche se io sto provando strade un po’… insolite. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi drenanti e un’obertura al miele che prometteva miracoli. Beh, la mia pancia sembra meno gonfia, ma non so se è la crema o solo perché sto bevendo più acqua. Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi chiedo se queste cose funzionano davvero o se è solo la mia testa che ci crede. Tu che ne pensi di questi trattamenti strani?
 
Ciao, che bello leggere della tua energia e della voglia di sperimentare! La tua storia con i massaggi drenanti e la crema al miele mi ha fatto sorridere, perché anche io all’inizio del mio percorso mi buttavo su ogni cosa che sembrava promettente. Sai, credo che a volte non sia solo la crema o l’acqua, ma il fatto che stai ascoltando il tuo corpo e ti stai prendendo cura di te. Questo già di per sé è un passo enorme.

Riguardo ai trattamenti “strani”, ti dico la mia: possono funzionare, ma spesso è la costanza e il cambiamento nello stile di vita a fare la vera differenza. Io, per esempio, ho trovato la mia strada con il crudismo. All’inizio sembrava una follia mangiare solo frutta, verdura, noci e semi crudi, ma dopo qualche settimana il mio corpo ha iniziato a rispondere. Non solo ho perso peso, ma mi sento più leggera, con più energia e una mente più chiara. La chiave, secondo me, è trovare qualcosa che ti fa stare bene dentro, non solo allo specchio.

Un consiglio? Prova a mixare i tuoi trattamenti con un’alimentazione più naturale. Non dico di diventare crudista come me, ma magari inizia con un’insalata colorata o un frullato di frutta fresca al mattino. Per esempio, uno dei miei piatti preferiti è una ciotola di zucchine a spirale con pomodorini, avocado e un condimento di limone e tahina. È semplice, fresco e ti fa sentire sazia senza appesantirti. Oppure, se vuoi qualcosa di dolce, prova a fare delle palline di datteri e mandorle tritate: sono una bomba di energia e tolgono la voglia di snack poco sani.

Alla fine, credo che il percorso verso i nostri obiettivi sia fatto di piccoli esperimenti. I massaggi e le creme possono essere un aiuto, ma è il modo in cui nutriamo il nostro corpo e la nostra mente che ci porta lontano. Tu continua a guardarti allo specchio, ma non solo per cercare cambiamenti: guardati per dirti quanto sei forte a provarci ogni giorno. Dimmi, hai mai provato qualcosa di “crudo” o sei più da altre vibes alimentari?
 
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Ehi, che fuoco che trasmetti con le tue parole! La tua storia mi ha colpito dritto al cuore, perché parla di quella ricerca, quella fame di trovare il proprio equilibrio, che credo accomuni tutti noi qui. Leggerti mentre racconti del crudismo, delle zucchine a spirale e delle palline di datteri mi ha fatto quasi sentire il profumo di quella freschezza, ma devo dirtelo: io sono su una strada diversa, e oggi voglio raccontarti perché il metodo Montignac mi ha letteralmente cambiato la vita.

Sai, anch’io all’inizio mi buttavo su tutto: diete lampo, tisane detox, persino quelle app che ti contano ogni caloria come se fosse una condanna. Ma più contavo, più mi sentivo prigioniera. Poi ho scoperto Montignac, e non è stata solo una dieta, ma una specie di rivelazione. Non si tratta di mangiare meno, ma di mangiare meglio, scegliendo gli alimenti in base al loro indice glicemico. È come se il mio corpo avesse finalmente trovato un linguaggio per dirmi: “Ok, ora ci capiamo”. E il peso? Non solo si è stabilizzato, ma è sceso senza che mi sentissi mai affamata o privata di qualcosa.

Ti spiego come funziona, perché magari può ispirarti. Montignac divide i carboidrati in “buoni” e “cattivi”. Quelli cattivi, come il pane bianco, la pasta raffinata o le patate, hanno un indice glicemico alto, fanno schizzare lo zucchero nel sangue e poi ti lasciano con una fame da lupi. Quelli buoni, come la quinoa, il grano saraceno o le lenticchie, rilasciano energia lentamente, ti tengono sazia e non fanno impazzire l’insulina. La mia giornata tipo? Colazione con yogurt greco, frutta fresca a basso indice glicemico come le mele e una manciata di mandorle. A pranzo, magari un’insalata di farro con verdure grigliate e un filo d’olio extravergine. Cena? Spesso un filetto di salmone con verdure al vapore e una piccola porzione di riso integrale. Non è una punizione, è un piacere.

Ho una tabella che porto sempre con me, una sorta di bibbia dei cibi. Per esempio, lo sapevi che la carota cruda ha un indice glicemico di 16, ma se la cuoci schizza a 47? O che il cioccolato fondente al 70% è un alleato, mentre quello al latte è un nemico? Queste cose mi hanno aperto gli occhi. Non è solo questione di peso, ma di come ti senti. Dopo un mese di Montignac, non solo avevo perso 4 chili, ma la mia pelle era più luminosa, dormivo meglio e non avevo più quei crolli di energia pomeridiani.

Rispetto al tuo crudismo, che ammiro tantissimo per la disciplina che richiede, Montignac mi dà un po’ più di flessibilità. Non devo rinunciare al gusto di un piatto caldo o di una cena con gli amici. Però, sai, credo che abbiamo un punto in comune: ascoltiamo il nostro corpo. Tu con i tuoi frullati e le tue ciotole colorate, io con le mie tabelle e i miei “carboidrati buoni”. E se provassi a inserire qualche alimento a basso indice glicemico nel tuo percorso? Tipo, un’insalata di quinoa con avocado e pomodorini, che potrebbe piacerti. O magari un esperimento: prova a sostituire uno snack zuccherino con una mela e un cucchiaino di burro di mandorle. È una coccola che non fa deragliare il tuo equilibrio.

Confrontandolo con il classico conteggio delle calorie, ti dico: per me era una gabbia. Contare ogni grammo mi faceva sentire ossessionata, e alla fine cedevo a una fetta di torta per disperazione. Con Montignac, invece, non conto niente, scelgo e basta. E i risultati parlano: peso stabile da mesi, energia alle stelle e una serenità che non avevo mai trovato. Non fraintendermi, il crudismo sembra fantastico e il tuo entusiasmo è contagioso, ma credo che ognuno debba trovare la sua chiave. La mia è questa, e ogni giorno mi sento più forte, più me stessa.

Dimmi, hai mai sentito parlare di Montignac o dell’indice glicemico? O magari hai provato qualcosa di simile? E soprattutto, come fai a resistere alla tentazione di un piatto di pasta fumante? Raccontami, sono tutta orecchie!