Come gestire il mangiare emotivo e monitorare i progressi a casa o in palestra

NUNESFSA

Membro
6 Marzo 2025
110
9
18
Ciao a tutti,
sto cercando di lavorare sul mio percorso di dimagrimento, ma il mangiare emotivo è una vera sfida per me. Spesso, quando sono stressata o giù di morale, finisco per aprire il frigo o prendere qualcosa di poco sano, anche se so che non è la soluzione. Mi piacerebbe sapere come voi affrontate questi momenti. Avete strategie per gestire le emozioni senza buttarsi sul cibo?
Per quanto riguarda allenamenti, al momento mi alleno a casa, seguendo video online e usando qualche peso leggero. È comodo, ma a volte mi manca la motivazione di una palestra, dove l’ambiente ti spinge a fare di più. Però in palestra mi sento un po’ a disagio, come se tutti mi guardassero. Qualcuno si è trovato in questa situazione? Come avete scelto tra casa e palestra?
Sul monitoraggio dei progressi, sto cercando di non fissarmi solo sulla bilancia, perché il numero non sempre riflette come mi sento o i cambiamenti che vedo. Ho iniziato a prendere le misure del corpo e a scrivere come mi sento dopo ogni allenamento. Questo mi aiuta a notare piccoli miglioramenti, come avere più energia o sentirmi più forte. Quali metodi usate voi per tenere traccia dei progressi? Avete qualche trucco per restare costanti senza scoraggiarvi?
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio, sono aperta a tutto!
 
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, il mangiare emotivo è una bestia nera! Quando lo stress mi travolge, il frigo sembra chiamarmi, ma ho imparato a fregarlo. Coltivo verdure e erbe sul mio balcone, e ti giuro, preparare qualcosa di fresco con quello che ho cresciuto mi calma un sacco. Tipo, invece di sgranocchiare schifezze, mi faccio una ciotola di pomodorini, cetrioli e basilico appena raccolti. Non solo è sano, ma mi dà un senso di controllo, come se stessi davvero scegliendo per me stessa. Prova a tenere qualcosa di già pronto, come carote o sedano tagliati, così quando l’istinto ti colpisce, afferri quelli invece di biscotti. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di mangiare roba che hai coltivato tu? È un’altra storia rispetto alle porcherie confezionate.

Sulla palestra, ti capisco, quel senso di essere osservata è odioso. Io ho scelto casa, punto. Non solo perché mi sento più a mio agio, ma perché così posso mangiare subito qualcosa di buono e sano dal mio orto dopo l’allenamento. Seguo video su YouTube, ma il trucco è crearti una routine che ti gasi: metti una playlist che ti carica, usa pesi leggeri e fai esercizi che ti fanno sentire potente. La palestra può spingerti, sì, ma vuoi mettere la libertà di allenarti in pigiama con le tue verdure che ti aspettano in cucina? Se proprio vuoi provare la palestra, cerca orari meno affollati o una piccola struttura dove l’ambiente è più rilassato, così ti senti meno sotto pressione.

Per i progressi, la bilancia è il diavolo, lasciatelo dire. Anch’io misuro il corpo, ma il mio vero metro è come mi sento e cosa riesco a fare. Scrivo tutto: cosa mangio, come mi alleno, persino quanto sono stata brava a non cedere a uno sgarro emotivo. Coltivare mi aiuta anche qui, perché so esattamente cosa metto nel piatto, niente schifezze nascoste o calorie che non controllo. Un trucco? Fai foto settimanali di te stessa, non per ossessionarti, ma per vedere i cambiamenti nel tempo. E poi, prova a fissarti su obiettivi non estetici: tipo, “questa settimana voglio sentirmi più energica” o “voglio riuscire a fare 10 squat in più”. Ti tiene focalizzata senza farti impazzire.

Per il mangiare emotivo, un’altra cosa che faccio è preparare infusi con le erbe del mio balcone, tipo menta o melissa. Non sono magici, ma mi tengono le mani occupate e mi fanno sentire come se stessi facendo qualcosa di buono per me. È un modo per coccolarmi senza calorie. La costanza è dura, ma se ti arrabbi con te stessa, ricorda: ogni volta che scegli un pomodoro invece di una patatina, è una vittoria. Coltiva, cucina, muoviti, e vedrai che piano piano prendi il controllo. Forza, ce la fai!
 
Ciao a tutti,
sto cercando di lavorare sul mio percorso di dimagrimento, ma il mangiare emotivo è una vera sfida per me. Spesso, quando sono stressata o giù di morale, finisco per aprire il frigo o prendere qualcosa di poco sano, anche se so che non è la soluzione. Mi piacerebbe sapere come voi affrontate questi momenti. Avete strategie per gestire le emozioni senza buttarsi sul cibo?
Per quanto riguarda allenamenti, al momento mi alleno a casa, seguendo video online e usando qualche peso leggero. È comodo, ma a volte mi manca la motivazione di una palestra, dove l’ambiente ti spinge a fare di più. Però in palestra mi sento un po’ a disagio, come se tutti mi guardassero. Qualcuno si è trovato in questa situazione? Come avete scelto tra casa e palestra?
Sul monitoraggio dei progressi, sto cercando di non fissarmi solo sulla bilancia, perché il numero non sempre riflette come mi sento o i cambiamenti che vedo. Ho iniziato a prendere le misure del corpo e a scrivere come mi sento dopo ogni allenamento. Questo mi aiuta a notare piccoli miglioramenti, come avere più energia o sentirmi più forte. Quali metodi usate voi per tenere traccia dei progressi? Avete qualche trucco per restare costanti senza scoraggiarvi?
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio, sono aperta a tutto!
Ciao, che bello leggere il tuo post così sincero! Capisco perfettamente la lotta con il mangiare emotivo, è una cosa che ho affrontato anch’io. La tua voglia di trovare strategie e monitorare i progressi è già un gran passo avanti, quindi complimenti per questo!

Per il mangiare emotivo, ti racconto cosa ha funzionato per me. La skandinavisk walking, o camminata nordica, è stata una svolta. Non solo mi ha aiutato a perdere peso, ma mi ha dato un modo per scaricare stress ed emozioni senza aprire il frigo. Quando sento quella voglia di mangiucchiare per noia o ansia, prendo le mie bacchette e esco. Bastano anche solo 20-30 minuti, con una buona playlist o un podcast, e mi sento subito meglio. Il movimento ritmico e l’aria fresca mi aiutano a schiarire la mente. Magari potresti provare a fare una passeggiata veloce, anche senza bastoncini, e vedere se ti aiuta a gestire quei momenti. Un’altra cosa che faccio è preparare in anticipo delle alternative sane che mi soddisfano, tipo una ciotolina di frutta fresca con un po’ di yogurt greco o una manciata di mandorle. Non sono proprio dessert, ma mi danno quella sensazione di “coccola” senza sensi di colpa.

Sul dilemma casa-palestra, ti capisco al 100%. Anch’io all’inizio mi sentivo a disagio in palestra, come se tutti mi giudicassero. Poi ho scoperto che la camminata nordica è perfetta perché si fa all’aperto, in parchi o sentieri, e non c’è quell’atmosfera da “esame” della palestra. Inoltre, è un’attività che puoi fare da sola o in gruppo, a seconda di come ti senti. Se ti piace allenarti a casa, potresti provare a integrare qualche sessione di camminata veloce o nordica per variare e trovare motivazione. Non serve attrezzatura costosa: un paio di bastoncini da nordic walking (li trovi anche a 20-30 euro) e delle scarpe comode bastano. La tecnica è semplice, si impara in fretta guardando qualche video online, e ti assicuro che brucia calorie e tonifica tutto il corpo senza sembrare una fatica.

Per il monitoraggio, il tuo approccio con misure e diario è ottimo! Io faccio qualcosa di simile. Oltre a misurare fianchi, vita e cosce, tengo traccia di quanto riesco a camminare senza stancarmi. Per esempio, all’inizio facevo 2 km e mi sentivo distrutta, ora arrivo a 6-7 km senza problemi. Questo mi dà una soddisfazione enorme, più del numero sulla bilancia. Un trucco per restare costante? Pianifico le mie uscite come se fossero appuntamenti imperdibili, e mi premio con piccole cose non legate al cibo, tipo un nuovo paio di calzini sportivi o un episodio della mia serie preferita dopo una camminata lunga. Inoltre, cerco di non essere troppo severa con me stessa: se un giorno sgarro o non mi alleno, pazienza, si riparte il giorno dopo.

Infine, per rendere il tutto più sostenibile, ho iniziato a sperimentare con spuntini che sembrano dessert ma sono leggeri. Tipo, frullo una banana congelata con un cucchiaio di cacao amaro e un po’ di latte vegetale: sembra un gelato, ma è super sano. Magari puoi provare a creare delle alternative così per quei momenti in cui hai voglia di qualcosa di dolce.

Continua così, stai facendo un lavoro incredibile! Se vuoi qualche consiglio sulla camminata nordica o su come iniziare, scrivimi pure. Forza, un passo alla volta!