Ehi Lindsay, mi ci ritrovo un sacco in quello che scrivi, sai? Quel vortice di emozioni che ti spinge a cercare conforto nel cibo è una battaglia che conosco bene. Tipo quando la giornata è un casino, tra lavoro, scadenze e mille pensieri, e l’unica cosa che sembra calmarmi è aprire quella dannata dispensa. Però, leggendo il tuo post e quello di chi ti ha risposto, mi sono detta: ok, forse è il momento di condividere un po’ di quello che sto provando a fare io, anche se ammetto che la pigrizia ogni tanto mi frega.
Per me, il problema più grande è proprio iniziare. Sai quando ti dici “da lunedì mi metto in riga” e poi arriva lunedì e trovi mille scuse? Ecco, io ero campionessa in questo. Ma ultimamente sto cercando di cambiare approccio, e una cosa che mi sta aiutando è coinvolgere altre persone. Tipo, ho una collega con cui abbiamo iniziato a fare pause attive insieme: invece di sederci a chiacchierare con un caffè, usciamo e facciamo un giro dell’isolato. Non è niente di che, solo 10-15 minuti, ma parlare con lei mentre camminiamo mi distrae dai pensieri pesanti e mi fa sentire meno sola in questa lotta. È come se condividere il momento rendesse tutto più leggero, no?
Un’altra cosa che sto provando è rendere i momenti “critici” un po’ più sociali. Per esempio, quando so che la sera rischio di buttarmi sul divano con un pacco di biscotti, invito un’amica a casa o organizzo una videochiamata. Non deve essere niente di complicato, magari guardiamo una serie insieme o chiacchieriamo di stupidaggini. Avere qualcuno con cui condividere quel momento mi aiuta a non lasciare che le emozioni prendano il sopravvento. E se proprio voglio uno snack, cerco di tenere in casa qualcosa di meno “pericoloso”, come delle carote già tagliate o della frutta. Non è la stessa cosa, lo so, ma almeno non mi sento in colpa dopo.
Le mie piccole vittorie? La settimana scorsa sono riuscita a non aprire il frigo per noia per tre sere di fila. Sembra una sciocchezza, ma per me è stato un traguardo. E poi, ho iniziato a usare un’app per segnare i miei passi giornalieri. Non sono una fanatica del fitness, ma vedere quel numerino crescere mi dà una spinta a muovermi un po’ di più, magari scendendo una fermata prima dall’autobus o andando a piedi al negozio. Non sempre ci riesco, e ci sono giorni in cui la pigrizia vince, ma sto imparando a non farmi abbattere. Come dicevi tu, perdonarsi è fondamentale.
Tu hai provato qualcosa di simile? Magari coinvolgere un’amica per una passeggiata o una chiacchierata? O hai qualche trucco per non cedere quando la testa ti spinge verso il frigo? Mi piacerebbe sapere come fai, perché alla fine siamo tutti sulla stessa barca, no?