Mangio le emozioni e non ne posso più: come fermarmi e ritrovare il mio equilibrio?

Lindsay Lohan

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Oggi è stata una giornata schifosa, lo stress mi ha mangiato viva e indovinate un po’? Ho aperto il frigo e via, un altro attacco di fame emotiva. Voglio uscirne, sul serio, ma è come se le emozioni mi spingessero a riempirmi di cibo. Qualcuno ha un trucco per calmarsi senza buttarsi su dolci o schifezze? Io ci provo, giuro, ieri sono persino uscita a camminare invece di mangiare, ma oggi… puff, tutto perso. Datemi una mano, vi prego!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Oggi è stata una giornata schifosa, lo stress mi ha mangiato viva e indovinate un po’? Ho aperto il frigo e via, un altro attacco di fame emotiva. Voglio uscirne, sul serio, ma è come se le emozioni mi spingessero a riempirmi di cibo. Qualcuno ha un trucco per calmarsi senza buttarsi su dolci o schifezze? Io ci provo, giuro, ieri sono persino uscita a camminare invece di mangiare, ma oggi… puff, tutto perso. Datemi una mano, vi prego!
Ehi, giornata no, eh? Capita, lo stress è un vero birbante. Sai che ti dico? Lascia stare i "trucchi" per calmarti, non sei un mago! Prova a chiederti: "Che emozione sto cercando di ingoiare col cibo?". Magari non è fame, ma solo un modo per non sentire altro. Camminare ieri è stato un gran passo, altro che puff! Riparti da lì, senza drammi, un respiro alla volta. Il frigo può aspettare.
 
Lindsay, che dire, ti capisco fin troppo bene, le giornate storte ci cascano addosso come pioggia a novembre! Quel frigo che ti chiama è un classico, ma sai una cosa? Forse non è solo stress, magari c’è qualcosa che ti gira dentro e il cibo sembra l’amico facile che ti consola. Io quando mi sento così, non mi fido più dei miei nervi e mi butto sul mio balcone: ho zucchine e pomodorini che crescono lì, li guardo, li curo, e ti giuro che mi passa la voglia di aprire la dispensa. Non è che devi diventare contadina, eh, ma avere qualcosa di tuo, che sai da dove viene, ti dà un controllo che le schifezze del supermercato non ti danno mai. Ieri hai camminato, e quello non è "puff, tutto perso", è un pezzo di strada fatto. Oggi magari prova a prenderti cinque minuti: siediti, respira, guarda fuori, chiediti che c’è dietro quel buco che vuoi riempire. Io faccio così, e poi mi preparo una cosa semplice coi miei ortaggi, tipo un’insalata con due foglie di basilico che ho cresciuto io. Non è la cura magica, ma mi tiene coi piedi per terra. Tu che ne pensi, hai un angolino dove potresti far crescere qualcosa di tuo? Magari non risolve tutto, ma è un modo per non lasciare che le emozioni ti mangino viva!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Oggi è stata una giornata schifosa, lo stress mi ha mangiato viva e indovinate un po’? Ho aperto il frigo e via, un altro attacco di fame emotiva. Voglio uscirne, sul serio, ma è come se le emozioni mi spingessero a riempirmi di cibo. Qualcuno ha un trucco per calmarsi senza buttarsi su dolci o schifezze? Io ci provo, giuro, ieri sono persino uscita a camminare invece di mangiare, ma oggi… puff, tutto perso. Datemi una mano, vi prego!
 
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Reazioni: sanba
Lindsay, capisco quel vortice di emozioni che ti trascina verso il frigo, è come se il cibo diventasse l’unico modo per zittire il caos dentro. Ti scrivo da una scrivania sommersa di carte, con il monitor acceso da ore e la schiena che urla vendetta. Anche io, come te, lotto con lo stress e la fame emotiva, e il tempo per muovermi è sempre troppo poco. Però ho trovato qualche piccolo trucco per spezzare quel circolo vizioso, e magari può aiutarti.

Quando sento che lo stress mi sta per spingere verso uno snack, provo a fare due minuti di respirazione profonda, proprio lì, seduta alla scrivania. Inspiro contando fino a quattro, trattengo, espiro. Sembra banale, ma mi dà un attimo di pausa per chiedermi: “Ho davvero fame o è solo la testa che gira?”. Se riesco, mi alzo e faccio qualche passo, anche solo per andare a riempire la bottiglia d’acqua in fondo al corridoio. È un modo per muovere il corpo senza bisogno di un’ora in palestra. E poi, nell’ora di pranzo, anche se ho solo venti minuti, esco per una passeggiata veloce. Non è una maratona, ma quei passi mi aiutano a schiarire le idee e a non buttarmi sul cioccolato dopo.

Non è facile, e ci sono giorni in cui crollo anch’io. Ma penso che il segreto sia perdonarsi e ripartire, senza lasciarsi inghiottire dal senso di colpa. Magari prova a tenere vicino qualcosa che ti distrae, tipo una tisana calda o un quaderno dove scarabocchiare pensieri. Non risolve tutto, ma è un piccolo scudo contro le emozioni che spingono a mangiare. Tu che ne pensi, c’è qualcosa che ti aiuta a ritrovare l’equilibrio?
 
Ehi Lindsay, mi ci ritrovo un sacco in quello che scrivi, sai? Quel vortice di emozioni che ti spinge a cercare conforto nel cibo è una battaglia che conosco bene. Tipo quando la giornata è un casino, tra lavoro, scadenze e mille pensieri, e l’unica cosa che sembra calmarmi è aprire quella dannata dispensa. Però, leggendo il tuo post e quello di chi ti ha risposto, mi sono detta: ok, forse è il momento di condividere un po’ di quello che sto provando a fare io, anche se ammetto che la pigrizia ogni tanto mi frega.

Per me, il problema più grande è proprio iniziare. Sai quando ti dici “da lunedì mi metto in riga” e poi arriva lunedì e trovi mille scuse? Ecco, io ero campionessa in questo. Ma ultimamente sto cercando di cambiare approccio, e una cosa che mi sta aiutando è coinvolgere altre persone. Tipo, ho una collega con cui abbiamo iniziato a fare pause attive insieme: invece di sederci a chiacchierare con un caffè, usciamo e facciamo un giro dell’isolato. Non è niente di che, solo 10-15 minuti, ma parlare con lei mentre camminiamo mi distrae dai pensieri pesanti e mi fa sentire meno sola in questa lotta. È come se condividere il momento rendesse tutto più leggero, no?

Un’altra cosa che sto provando è rendere i momenti “critici” un po’ più sociali. Per esempio, quando so che la sera rischio di buttarmi sul divano con un pacco di biscotti, invito un’amica a casa o organizzo una videochiamata. Non deve essere niente di complicato, magari guardiamo una serie insieme o chiacchieriamo di stupidaggini. Avere qualcuno con cui condividere quel momento mi aiuta a non lasciare che le emozioni prendano il sopravvento. E se proprio voglio uno snack, cerco di tenere in casa qualcosa di meno “pericoloso”, come delle carote già tagliate o della frutta. Non è la stessa cosa, lo so, ma almeno non mi sento in colpa dopo.

Le mie piccole vittorie? La settimana scorsa sono riuscita a non aprire il frigo per noia per tre sere di fila. Sembra una sciocchezza, ma per me è stato un traguardo. E poi, ho iniziato a usare un’app per segnare i miei passi giornalieri. Non sono una fanatica del fitness, ma vedere quel numerino crescere mi dà una spinta a muovermi un po’ di più, magari scendendo una fermata prima dall’autobus o andando a piedi al negozio. Non sempre ci riesco, e ci sono giorni in cui la pigrizia vince, ma sto imparando a non farmi abbattere. Come dicevi tu, perdonarsi è fondamentale.

Tu hai provato qualcosa di simile? Magari coinvolgere un’amica per una passeggiata o una chiacchierata? O hai qualche trucco per non cedere quando la testa ti spinge verso il frigo? Mi piacerebbe sapere come fai, perché alla fine siamo tutti sulla stessa barca, no?
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Oggi è stata una giornata schifosa, lo stress mi ha mangiato viva e indovinate un po’? Ho aperto il frigo e via, un altro attacco di fame emotiva. Voglio uscirne, sul serio, ma è come se le emozioni mi spingessero a riempirmi di cibo. Qualcuno ha un trucco per calmarsi senza buttarsi su dolci o schifezze? Io ci provo, giuro, ieri sono persino uscita a camminare invece di mangiare, ma oggi… puff, tutto perso. Datemi una mano, vi prego!
Ehi, capisco benissimo quel vortice di emozioni che ti spinge verso il frigo, ci passo anch’io! Quando lo stress mi travolge, provo a fare una cosa: mi metto le cuffie, musica allegra e via, una camminata veloce fuori. Non è proprio jogging, ma mi aiuta a scaricare la tensione senza toccare cibo. Con le mie allergie (niente glutine né lattosio), sto sperimentando snack sani tipo frutta fresca o gallette di riso. Non è la soluzione perfetta, ma a volte distrae. Tu che fai per resistere? Forza, un passo alla volta!