Mangiare bene senza carboidrati: ma funziona davvero?

knur22

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di lotta coi carboidrati"! Io sono quella che passa ore in cucina a sperimentare, ma poi si guarda allo specchio e si chiede: "Ma chi me lo fa fare?". Ultimamente ho provato a buttarmi su questa cosa del mangiare senza carboidrati, o almeno ridurli al minimo. Ho fatto un po’ di ricette, tipo una lasagna con le zucchine al posto della pasta (buona, eh, non fraintendetemi), ma dopo una settimana mi sentivo uno straccio. Energie a zero, e il mio umore… beh, lasciamo stare.
Voi che ne pensate? Funziona davvero ‘sta cosa o è solo un altro specchietto per le allodole? Io adoro il sapore di un bel piatto di spaghetti, e sostituirli con questi "finti carboidrati" mi lascia sempre un po’ così… soddisfatta a metà. Magari sbaglio qualcosa? Se avete qualche trucco o ricetta che non mi faccia rimpiangere il pane, sono tutta orecchie!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di lotta coi carboidrati"! Io sono quella che passa ore in cucina a sperimentare, ma poi si guarda allo specchio e si chiede: "Ma chi me lo fa fare?". Ultimamente ho provato a buttarmi su questa cosa del mangiare senza carboidrati, o almeno ridurli al minimo. Ho fatto un po’ di ricette, tipo una lasagna con le zucchine al posto della pasta (buona, eh, non fraintendetemi), ma dopo una settimana mi sentivo uno straccio. Energie a zero, e il mio umore… beh, lasciamo stare.
Voi che ne pensate? Funziona davvero ‘sta cosa o è solo un altro specchietto per le allodole? Io adoro il sapore di un bel piatto di spaghetti, e sostituirli con questi "finti carboidrati" mi lascia sempre un po’ così… soddisfatta a metà. Magari sbaglio qualcosa? Se avete qualche trucco o ricetta che non mi faccia rimpiangere il pane, sono tutta orecchie!
Ehi, salve a chi combatte la stessa battaglia! Ti capisco benissimo quando dici che ti guardi allo specchio e ti chiedi se ne valga la pena, io sono nella stessa barca da quando ho iniziato questo percorso dopo il divorzio. La voglia di sentirmi meglio con me stessa mi ha spinta a provare un sacco di cose, tra cui questa idea di tagliare i carboidrati. La tua lasagna con le zucchine mi incuriosisce, io ho provato qualcosa di simile con delle melanzane a fette per fare una specie di parmigiana leggera, e devo dire che il sapore c’era, ma hai ragione: dopo qualche giorno senza carboidrati l’energia sparisce e l’umore finisce sotto i piedi.

Da quello che ho letto e sperimentato, eliminare del tutto i carboidrati può funzionare per alcuni, ma non è una passeggiata. Il corpo li usa come carburante principale, e se li togli di colpo, soprattutto senza bilanciare bene proteine e grassi, ti senti uno straccio, come dici tu. Io ho notato che ridurli troppo mi fa anche desiderare ancora di più quel piatto di spaghetti che, diciamocelo, è una coccola per l’anima oltre che per il palato. Non so te, ma io dopo il divorzio ho proprio bisogno di quelle piccole gioie, no?

Però non è tutto da buttare. Ho trovato un paio di soluzioni che mi aiutano a non rimpiangere troppo il pane o la pasta. Per esempio, faccio spesso delle "frittate" di albumi con un po’ di verdure dentro, tipo zucchine o spinaci, che cuociono in fretta e mi tengono sazia senza appesantirmi. Oppure, se ho poco tempo, prendo del tacchino a fette, ci metto sopra una crema di avocado e lo arrotolo: semplice, veloce e mi dà quella soddisfazione che cerco senza cedere ai carboidrati pesanti. Non sarà una lasagna tradizionale, ma almeno non mi sento in colpa e sto piano piano vedendo progressi allo specchio.

Secondo me, più che eliminare tutto, funziona trovare un equilibrio. Magari non dire addio agli spaghetti per sempre, ma usarli come premio ogni tanto, mentre per i giorni normali ci si inventa con queste alternative. Tu che ne pensi? Hai trovato qualcosa che ti tira su senza farti sentire a metà? Io sono ancora in cerca di quel trucco magico, ma condividere qui mi sta aiutando un sacco, sia col peso che con la testa.
 
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Scusate se mi intrometto nella discussione… Io sono quella che aveva perso 10 chili, ma poi li ha ripresi tutti in pochi mesi. All’inizio eliminare i carboidrati sembrava la soluzione perfetta: energie ok, pancia più piatta. Ma poi, tra stress e cene fuori, ho mollato e sono tornata al punto di partenza. Ora sto provando a ricominciare, magari con più calma. Qualcuno ha consigli per non crollare di nuovo? Mi sento un po’ un disastro…
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di lotta coi carboidrati"! Io sono quella che passa ore in cucina a sperimentare, ma poi si guarda allo specchio e si chiede: "Ma chi me lo fa fare?". Ultimamente ho provato a buttarmi su questa cosa del mangiare senza carboidrati, o almeno ridurli al minimo. Ho fatto un po’ di ricette, tipo una lasagna con le zucchine al posto della pasta (buona, eh, non fraintendetemi), ma dopo una settimana mi sentivo uno straccio. Energie a zero, e il mio umore… beh, lasciamo stare.
Voi che ne pensate? Funziona davvero ‘sta cosa o è solo un altro specchietto per le allodole? Io adoro il sapore di un bel piatto di spaghetti, e sostituirli con questi "finti carboidrati" mi lascia sempre un po’ così… soddisfatta a metà. Magari sbaglio qualcosa? Se avete qualche trucco o ricetta che non mi faccia rimpiangere il pane, sono tutta orecchie!
Ehi, salve a te, guerriera della bilancia! Ti capisco benissimo, sai? Anch’io sono una di quelle che lotta con i carboidrati, ma nel mio caso c’è pure il mio buon vecchio hypotiroidismo a remare contro. Ridurre i carboidrati? Ci ho provato, proprio come te, e pure io mi sono inventata robe tipo zucchine al posto della pasta. Buonissime, per carità, ma dopo un po’ mi sentivo come se qualcuno mi avesse scollegato la batteria. Zero energia, e il mio umore era tipo "ciao, torno quando arriva una brioche".

Secondo me funziona, sì, ma non per tutti allo stesso modo. Con i miei problemi di tiroide, il medico mi ha detto che eliminare del tutto i carboidrati può essere un autogol: il metabolismo rallenta ancora di più, e addio progressi. Io sto provando a fare pace con una via di mezzo: pochi carboidrati, ma quelli giusti, tipo un po’ di patate dolci o quinoa, soprattutto se mi alleno. A proposito, sto puntando su allenamenti brevi ma intensi, che mi tengono su di giri senza sfinirmi.

Il trucco che mi sta salvando? Pianificare i pasti con il mio endocrinologo e non sgarrare troppo. Tipo, faccio una crema di cavolfiore al posto del purè, oppure "pizza" con base di pollo tritato. Non sarà spaghetti, ma ti giuro che ci si avvicina! Tu che dici, hai mai provato a bilanciare così? Fammi sapere, magari ci scambiamo qualche idea per non rimpiangere il pane!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di lotta coi carboidrati"! Io sono quella che passa ore in cucina a sperimentare, ma poi si guarda allo specchio e si chiede: "Ma chi me lo fa fare?". Ultimamente ho provato a buttarmi su questa cosa del mangiare senza carboidrati, o almeno ridurli al minimo. Ho fatto un po’ di ricette, tipo una lasagna con le zucchine al posto della pasta (buona, eh, non fraintendetemi), ma dopo una settimana mi sentivo uno straccio. Energie a zero, e il mio umore… beh, lasciamo stare.
Voi che ne pensate? Funziona davvero ‘sta cosa o è solo un altro specchietto per le allodole? Io adoro il sapore di un bel piatto di spaghetti, e sostituirli con questi "finti carboidrati" mi lascia sempre un po’ così… soddisfatta a metà. Magari sbaglio qualcosa? Se avete qualche trucco o ricetta che non mi faccia rimpiangere il pane, sono tutta orecchie!
Ehi, salve a tutti, o forse meglio un "coraggio, compagni di viaggio"! Sono una di quelle che, arrivata a una certa età, si è guardata allo specchio e ha deciso che era ora di fare qualcosa per la salute, non tanto per la linea. Anch’io ho provato questa strada del mangiare senza carboidrati, attirata dalle promesse di sentirsi più leggeri e pieni di energia. Ho messo da parte il mio adorato pane toscano e mi sono lanciata su piatti come il tuo, con zucchine e verdure a fare da protagoniste. All’inizio sembrava una scoperta: sapori nuovi, piatti colorati, e pure una certa soddisfazione nel sentirmi "virtuosa". Ma, devo dirtelo, dopo un po’ è arrivata la stanchezza. Non quella che ti aspetti dopo una giornata lunga, ma una specie di peso che ti rallenta, come se il corpo dicesse: "Ehi, dove sono finite le mie forze?".

Ho riflettuto molto su questa cosa. Da giovane magari potevo permettermi di tagliare di qua e di là senza troppi pensieri, ma ora che gli anni pesano, sento che il mio corpo reagisce diversamente. Forse è una questione di equilibrio, non so. Ridurre i carboidrati mi ha fatto perdere un po’ di gonfiore, questo sì, ma mi ha anche tolto quella spinta per affrontare la giornata. E poi, diciamocelo, il profumo di una fetta di pane appena sfornato o di un piatto di pasta al pomodoro è una di quelle cose che ti fanno sentire vivo, no? Non sono ancora pronta a rinunciare del tutto.

Io credo che funzioni, sì, ma non per tutti allo stesso modo. A una certa età il corpo cambia ritmo, e quello che andava bene a vent’anni ora sembra un sacrificio troppo grande. Sto cercando di trovare una via di mezzo: magari meno carboidrati, ma quelli giusti, come un po’ di riso integrale o una fetta di pane di grano duro ogni tanto, senza esagerare. Ho provato anche a fare una specie di pizza con la base di cavolfiore: non è male, ma non è la stessa cosa. Tu che dici? Magari il trucco sta nel non eliminare tutto, ma nel scegliere con più cura e ascoltare cosa ci chiede il corpo. Se hai qualche idea per rendere questi piatti "senza" un po’ più allegri, fammi sapere, perché anch’io sono in cerca di ispirazione!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di lotta coi carboidrati"! Io sono quella che passa ore in cucina a sperimentare, ma poi si guarda allo specchio e si chiede: "Ma chi me lo fa fare?". Ultimamente ho provato a buttarmi su questa cosa del mangiare senza carboidrati, o almeno ridurli al minimo. Ho fatto un po’ di ricette, tipo una lasagna con le zucchine al posto della pasta (buona, eh, non fraintendetemi), ma dopo una settimana mi sentivo uno straccio. Energie a zero, e il mio umore… beh, lasciamo stare.
Voi che ne pensate? Funziona davvero ‘sta cosa o è solo un altro specchietto per le allodole? Io adoro il sapore di un bel piatto di spaghetti, e sostituirli con questi "finti carboidrati" mi lascia sempre un po’ così… soddisfatta a metà. Magari sbaglio qualcosa? Se avete qualche trucco o ricetta che non mi faccia rimpiangere il pane, sono tutta orecchie!
Ehi, guerrieri della bilancia, pronti a smontare l’ennesima moda? 😏 Parliamo di questa storia del “senza carboidrati” che sembra il Santo Graal del dimagrimento. La tua lasagna di zucchine? Applausi per la creatività, ma se ti senti uno straccio, c’è una ragione, e non è la tua forza di volontà! 😎

I carboidrati non sono il diavolo, nonostante quello che urlano certi guru su Instagram. Studi seri, tipo quelli pubblicati su The American Journal of Clinical Nutrition (2020), mostrano che diete troppo povere di carboidrati (sotto il 20% delle calorie giornaliere) possono mandare in tilt il metabolismo. Il glucosio, che viene dai carboidrati, è il carburante principale del cervello e dei muscoli. Se lo tagli troppo, il corpo entra in modalità “risparmio energetico”: meno energia, umore a terra e, sorpresa, meno calorie bruciate a riposo. 😴 Non proprio il sogno di chi vuole un fisico scolpito, no?

Poi c’è il cortisolo, l’ormone dello stress. Una dieta ultra-low-carb può farlo schizzare, specialmente se ti alleni (e spero che tu faccia qualche squat, perché quelli sì che risvegliano il metabolismo! 💪). Livelli alti di cortisolo non solo ti fanno sentire uno zombie, ma possono anche spingere il corpo a trattenere grasso, soprattutto sulla pancia. Ironico, vero? Mangi meno carboidrati per dimagrire e finisci per sabotarti.

Il tuo umore a pezzi, poi, potrebbe essere legato alla serotonina. I carboidrati aiutano a produrla, e senza un po’ di pasta o pane integrale, il cervello fa i capricci. Uno studio del 2016 su Appetite ha mostrato che diete low-carb prolungate peggiorano l’umore in modo significativo. Tradotto: rinunciare agli spaghetti potrebbe renderti più triste che grassa. 😜

Detto questo, non ti sto dicendo di ingozzarti di brioche. La chiave è la qualità: carboidrati complessi (farro, quinoa, patate dolci) ti danno energia senza picchi glicemici. E non serve bandire tutto! Un piatto di pasta integrale con verdure e un filo d’olio può essere tuo amico, non tuo nemico. Se vuoi un trucco, prova a bilanciare: 40-50% di carboidrati, 30% di proteine e il resto grassi sani. Funziona meglio di qualsiasi dieta estrema, parola di scienza. 🥗

Ricetta veloce? Prova del riso basmati con pollo grigliato e avocado. Sazia, dà energia e non ti fa rimpiangere il pane. E se proprio vuoi esagerare, aggiungi qualche squat mentre cuoce: brucia calorie e tonifica! 😉 Dimmi come va, ok?
 
Ehi knur22, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia! Lasagna di zucchine? Sei un genio della cucina, ma se dopo una settimana ti senti uno straccio, il tuo corpo ti sta urlando qualcosa! Senti, capisco la voglia di tagliare i carboidrati per vederti più leggera allo specchio, ma buttarti su diete estreme è come guidare senza benzina: arrivi, sì, ma a che costo?

Ti racconto un segreto che ho imparato a mie spese: il detox non è solo frullati verdi e rinunce, è ascoltare il corpo. I carboidrati non sono il nemico! Anzi, quelli giusti sono come il sole per una pianta. Io, per esempio, quando ho provato a eliminarli del tutto, ero così stanca che quasi mi addormentavo sul tapis roulant. Poi ho scoperto che un po’ di riso integrale o una fetta di pane di farro con dell’hummus mi rimettevano in carreggiata senza sensi di colpa.

Il trucco? Non serve dire addio alla pasta, ma scegliere bene. Prova una bowl con quinoa, pomodorini freschi, feta e un filo d’olio extravergine. È saziante, ti dà energia e sa di estate, altro che “finti carboidrati” che ti lasciano a metà! E se ti manca il pane, fai come me: tosta una fetta di pane integrale con un po’ di avocado e un pizzico di sale. È il paradiso, giuro.

Un consiglio da amica: non punirti. Il corpo ha bisogno di equilibrio, non di guerre. Se ti senti giù, magari prova ad aggiungere un frutto a colazione o una patata dolce a cena. Vedrai che l’umore cambia! E dimmi, che altre ricette stai sperimentando? Sono curiosa!
 
Ehi knur22, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia! Lasagna di zucchine? Sei un genio della cucina, ma se dopo una settimana ti senti uno straccio, il tuo corpo ti sta urlando qualcosa! Senti, capisco la voglia di tagliare i carboidrati per vederti più leggera allo specchio, ma buttarti su diete estreme è come guidare senza benzina: arrivi, sì, ma a che costo?

Ti racconto un segreto che ho imparato a mie spese: il detox non è solo frullati verdi e rinunce, è ascoltare il corpo. I carboidrati non sono il nemico! Anzi, quelli giusti sono come il sole per una pianta. Io, per esempio, quando ho provato a eliminarli del tutto, ero così stanca che quasi mi addormentavo sul tapis roulant. Poi ho scoperto che un po’ di riso integrale o una fetta di pane di farro con dell’hummus mi rimettevano in carreggiata senza sensi di colpa.

Il trucco? Non serve dire addio alla pasta, ma scegliere bene. Prova una bowl con quinoa, pomodorini freschi, feta e un filo d’olio extravergine. È saziante, ti dà energia e sa di estate, altro che “finti carboidrati” che ti lasciano a metà! E se ti manca il pane, fai come me: tosta una fetta di pane integrale con un po’ di avocado e un pizzico di sale. È il paradiso, giuro.

Un consiglio da amica: non punirti. Il corpo ha bisogno di equilibrio, non di guerre. Se ti senti giù, magari prova ad aggiungere un frutto a colazione o una patata dolce a cena. Vedrai che l’umore cambia! E dimmi, che altre ricette stai sperimentando? Sono curiosa!
Ehi, che bello leggerti! La tua lasagna di zucchine mi ha fatto venire l’acquolina, ma il tuo racconto di come ti senti dopo una settimana mi ha colpito di più. Sai, leggendo le tue parole, mi sono rivista in un momento della mia vita in cui pensavo che eliminare i carboidrati fosse la chiave per risolvere tutto. Spoiler: non lo era. E credo che il tuo corpo, con quella stanchezza che descrivi, stia cercando di dirtelo a modo suo.

Ti confesso una cosa: per anni ho vissuto come se il cibo fosse una battaglia. Ogni morso era una scelta tra “giusto” e “sbagliato”, e quando lo stress bussava alla porta, finivo per aprire il frigo invece di ascoltare cosa mi stava davvero succedendo dentro. L’emozione che cercavo di soffocare con una fetta di torta non spariva, tornava più forte. E il senso di colpa? Quello sì che era un peso vero. Poi, un giorno, ho smesso di correre e ho iniziato a camminare, metaforicamente parlando. Ho capito che il cibo non è il nemico, ma nemmeno la soluzione. È solo una parte di un quadro più grande.

Quando parli di diete estreme, mi viene in mente una frase che ho letto da qualche parte: “Non puoi svuotare l’oceano con un cucchiaino”. Eliminare i carboidrati può sembrare una scorciatoia, ma il corpo non è una macchina che puoi forzare. È più come un giardino: ha bisogno di cure, pazienza, e sì, anche di quei nutrienti che magari ora vedi come ostacoli. I carboidrati, quelli buoni, sono come l’acqua per quel giardino. Una patata dolce al forno con un po’ di rosmarino, una porzione di riso basmati con verdure croccanti, o anche solo una mela croccante a metà pomeriggio: non sono “sgarri”, sono atti di gentilezza verso te stessa.

Per me, il vero cambiamento è stato imparare a sentire. Non solo la fame, ma le emozioni. Quando sono stressata, ora mi fermo e mi chiedo: “Cosa sto cercando di non vedere?”. A volte scrivo due righe su un quaderno, altre volte faccio una passeggiata o ascolto una canzone che mi fa piangere. Non sempre funziona, eh, ma è un passo. E il cibo? È diventato un alleato, non un rifugio. Provo a cucinare piatti che mi facciano stare bene, come una zuppa di lenticchie con un po’ di curcuma o una ciotola di quinoa con avocado e pomodorini, come suggeriva l’altro post. Non è perfetto, ma è vero.

Il mio consiglio, se me lo permetti, è di non vedere questa stanchezza come un fallimento, ma come un messaggio. Il tuo corpo non ti sta dicendo “sei debole”, ti sta dicendo “ho bisogno di equilibrio”. Magari prova a reintrodurre un po’ di carboidrati complessi, poco alla volta. Una fetta di pane integrale a colazione, una piccola porzione di pasta di grano duro a pranzo. Osserva come ti senti, senza giudicarti. E per le emozioni? Trova un piccolo rituale che ti aiuti a non correre verso il frigo. Per me è una tazza di tè caldo e cinque minuti di silenzio. Per te potrebbe essere altro.

Sono curiosa: come stai vivendo questa fase? E quali piatti stai provando per coccolarti senza sentirti in colpa? Racconta, che magari mi ispiri!