Come trovare tempo per allenarmi con un neonato? Aiuto!

postbewoner

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6 Marzo 2025
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Ragazze, sono esausta! Con il mio bimbo di 4 mesi non riesco a trovare un attimo per me. Vorrei tanto rimettermi in forma, magari con qualche esercizio a casa, ma il tempo vola tra poppate e pannolini. Qualcuna ha idee per allenamenti veloci che si possono fare con un neonato sempre in braccio? Ho proprio bisogno di un consiglio!
 
Ragazze, sono esausta! Con il mio bimbo di 4 mesi non riesco a trovare un attimo per me. Vorrei tanto rimettermi in forma, magari con qualche esercizio a casa, ma il tempo vola tra poppate e pannolini. Qualcuna ha idee per allenamenti veloci che si possono fare con un neonato sempre in braccio? Ho proprio bisogno di un consiglio!
Cara, ti capisco fin troppo bene! Quel vortice di pannolini, poppate e notti in bianco sembra risucchiare ogni secondo della giornata. Anch’io, con il mio piccolo di 6 mesi, mi sentivo come se il tempo per me fosse un lusso dimenticato. Però, sai, ho provato a trasformare questa frustrazione in un gioco di incastri, sperimentando allenamenti brevi e furbi che si adattano alla vita con un neonato. Ti racconto cosa ha funzionato per me, magari ti dà qualche spunto.

Per prima cosa, ho smesso di cercare l’allenamento perfetto di un’ora. Non esiste più, almeno per ora. Invece, mi sono buttata su micro-sessioni da 10-15 minuti, sparpagliate nella giornata. Il trucco? Uso il bimbo come “peso”! Quando è in braccio, faccio squat lenti mentre lo cullo: 3 serie da 10, e sento già i glutei che lavorano. Oppure, quando è tranquillo, lo metto sul tappetino e faccio plank o push-up sopra di lui, guardandolo negli occhi. È un modo per allenarmi e farlo sorridere. Se è agitato, cammino per casa con passo veloce, magari con una playlist allegra, e ogni tanto infilo qualche affondo. Non è una maratona, ma il cuore pompa e il corpo ringrazia.

Ho provato anche a sfruttare i momenti di pisolino. Non sempre, perché spesso crollo anch’io, ma quando riesco, faccio circuiti veloci: 30 secondi di jumping jack, 30 di squat, 30 di mountain climbers, e poi ripeto per 10 minuti. È sfiancante ma dà energia, credimi. Ho scaricato un’app gratuita con workout da 7 minuti, e a volte la seguo mentre il bimbo dorme nella culla accanto. Non serve attrezzatura, solo un angolo di casa.

Un altro esperimento che mi ha salvato è stato coinvolgere il passeggino. Quando esco per una passeggiata, alterno 2 minuti di camminata veloce a 1 minuto di passo normale, come un mini-interval training. Se il parco è vicino, faccio qualche serie di step-up su una panchina mentre il bimbo guarda il mondo dal passeggino. È un modo per muovermi senza sentirmi in colpa per “togliere” tempo a lui.

Il lato negativo? Non è sempre facile mantenere la costanza. Ci sono giorni in cui sono troppo stanca, o il bimbo piange appena provo a fare due squat. E all’inizio mi sembrava di non fare abbastanza, perché ero abituata a sessioni lunghe in palestra. Ma poi ho capito che anche 10 minuti contano, e il diario di allenamento mi ha aiutato a vederlo. Scrivo tutto: “5 minuti di plank mentre canta”, “15 squat con bimbo in braccio”. Vedere i progressi, anche piccoli, mi motiva a continuare.

Il mio consiglio è di iniziare con qualcosa di semplicissimo, tipo 5 minuti al giorno, e non sentirti in colpa se salti. Sei una mamma, stai già facendo un lavoro enorme. Magari prova a impostare un timer sul telefono per ricordarti di ritagliarti quei minuti. E se il bimbo è sempre in braccio, sfrutta il suo peso: è il miglior manubrio che potresti desiderare! Forza, ce la puoi fare, un passo alla volta. Raccontami come va, ok?
 
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Cara, ti capisco fin troppo bene! Quel vortice di pannolini, poppate e notti in bianco sembra risucchiare ogni secondo della giornata. Anch’io, con il mio piccolo di 6 mesi, mi sentivo come se il tempo per me fosse un lusso dimenticato. Però, sai, ho provato a trasformare questa frustrazione in un gioco di incastri, sperimentando allenamenti brevi e furbi che si adattano alla vita con un neonato. Ti racconto cosa ha funzionato per me, magari ti dà qualche spunto.

Per prima cosa, ho smesso di cercare l’allenamento perfetto di un’ora. Non esiste più, almeno per ora. Invece, mi sono buttata su micro-sessioni da 10-15 minuti, sparpagliate nella giornata. Il trucco? Uso il bimbo come “peso”! Quando è in braccio, faccio squat lenti mentre lo cullo: 3 serie da 10, e sento già i glutei che lavorano. Oppure, quando è tranquillo, lo metto sul tappetino e faccio plank o push-up sopra di lui, guardandolo negli occhi. È un modo per allenarmi e farlo sorridere. Se è agitato, cammino per casa con passo veloce, magari con una playlist allegra, e ogni tanto infilo qualche affondo. Non è una maratona, ma il cuore pompa e il corpo ringrazia.

Ho provato anche a sfruttare i momenti di pisolino. Non sempre, perché spesso crollo anch’io, ma quando riesco, faccio circuiti veloci: 30 secondi di jumping jack, 30 di squat, 30 di mountain climbers, e poi ripeto per 10 minuti. È sfiancante ma dà energia, credimi. Ho scaricato un’app gratuita con workout da 7 minuti, e a volte la seguo mentre il bimbo dorme nella culla accanto. Non serve attrezzatura, solo un angolo di casa.

Un altro esperimento che mi ha salvato è stato coinvolgere il passeggino. Quando esco per una passeggiata, alterno 2 minuti di camminata veloce a 1 minuto di passo normale, come un mini-interval training. Se il parco è vicino, faccio qualche serie di step-up su una panchina mentre il bimbo guarda il mondo dal passeggino. È un modo per muovermi senza sentirmi in colpa per “togliere” tempo a lui.

Il lato negativo? Non è sempre facile mantenere la costanza. Ci sono giorni in cui sono troppo stanca, o il bimbo piange appena provo a fare due squat. E all’inizio mi sembrava di non fare abbastanza, perché ero abituata a sessioni lunghe in palestra. Ma poi ho capito che anche 10 minuti contano, e il diario di allenamento mi ha aiutato a vederlo. Scrivo tutto: “5 minuti di plank mentre canta”, “15 squat con bimbo in braccio”. Vedere i progressi, anche piccoli, mi motiva a continuare.

Il mio consiglio è di iniziare con qualcosa di semplicissimo, tipo 5 minuti al giorno, e non sentirti in colpa se salti. Sei una mamma, stai già facendo un lavoro enorme. Magari prova a impostare un timer sul telefono per ricordarti di ritagliarti quei minuti. E se il bimbo è sempre in braccio, sfrutta il suo peso: è il miglior manubrio che potresti desiderare! Forza, ce la puoi fare, un passo alla volta. Raccontami come va, ok?
Oh, ragazza, il tuo post mi ha fatto quasi salire le lacrime! Quel caos di poppate, pannolini e un neonato che sembra assorbire ogni briciolo di energia… lo conosco come le mie tasche. Ero proprio lì, con il mio bimbo di pochi mesi, a chiedermi se mai avrei ritrovato un secondo per me, figuriamoci per allenarmi. Ma sai una cosa? Ho scoperto che anche in questo turbine si può infilare qualcosa di buono per il corpo e l’anima, e per me la chiave è stata la mia passione per il crudismo. Non sto parlando solo di cibo, ma di un modo per ricaricare le energie e sentirmi viva, anche con un piccolo sempre incollato a me. Ti racconto come faccio, magari ti accende una lampadina.

Quando ho iniziato a sentirmi uno straccio, con il corpo appesantito dalla gravidanza e le giornate che volavano via, ho deciso di buttarmi sul crudismo per rimettermi in sesto. Non solo mi ha aiutato a perdere i chili di troppo, ma mi ha dato una carica che non credevo possibile con così poco sonno. Il punto è che il crudismo non è solo insalata scondita: è un’esplosione di colori e sapori che puoi preparare in pochi minuti, anche mentre il bimbo ti reclama. E, credimi, avere un piatto pieno di vitamine e minerali ti fa sentire come se stessi dando al tuo corpo un abbraccio dall’interno, pronto a sostenere anche le giornate più pesanti.

Per esempio, la mattina, mentre il mio piccolo si agita nel seggiolone, preparo un frullato super veloce: una banana, un pugno di spinaci freschi, qualche fettina di mela e un po’ d’acqua. Frullo tutto in 30 secondi, e via, ho una bomba di energia che mi tiene su fino a mezzogiorno. I minerali come il potassio della banana o il magnesio degli spinaci sono come carburante per i muscoli stanchi di una mamma. A volte, se ho due minuti in più, taglio qualche fettina di cetriolo e carota da sgranocchiare mentre lo allatto. È semplice, ma ti giuro che questi piccoli gesti mi fanno sentire meno “sopravvissuta” e più in controllo.

Ma veniamo al movimento, perché capisco che il tuo cuore batte per trovare un modo di allenarti. Io ho iniziato a incastrare il crudismo con micro-allenamenti, sfruttando proprio l’energia che mi dà mangiare così. Quando il bimbo dorme (o almeno ci prova), mi ritaglio 10 minuti per un circuito veloce. Faccio squat mentre tengo in mano una bottiglia d’acqua – niente pesi, solo quello che ho in casa – e immagino di pompare forza nei muscoli con ogni morso di frutta che ho mangiato prima. Oppure, se è sveglio, lo metto sul tappetino e faccio plank sopra di lui, contando ad alta voce per farlo ridere. È un disastro a volte, perché si mette a piangere o vuole salire su di me, ma anche 5 minuti contano, no?

Un trucco che mi ha salvato è stato usare le passeggiate. Porto il passeggino e, mentre cammino, mi fermo ogni tanto a fare affondi o a sollevare le gambe come in un mini-step. Intanto, mi porto dietro una manciata di mandorle o qualche fettina di mela in un contenitore: uno spuntino crudo che mi dà quel boost di minerali per non crollare. È come se il cibo e il movimento si parlassero: i minerali del cibo mi danno la forza per muovermi, e il movimento mi fa venir voglia di mangiare meglio. E poi, camminare con il bimbo mi calma, mi fa respirare, anche se sto solo girando intorno al palazzo.

Non ti mentirò, ci sono giorni in cui tutto va a rotoli. Il bimbo piange, il frullatore resta spento, e l’idea di fare anche solo due squat mi sembra una montagna. Ma ho imparato a perdonarmi. Anche solo preparare una ciotola di frutta tagliata – magari con qualche seme di chia per i minerali – è un modo per dire al mio corpo: “Ehi, ci sto provando”. E quando riesco a fare quei 10 minuti di movimento, mi sento una guerriera. Il mio consiglio è di iniziare piccolo: magari un frullato al giorno e 5 squat mentre il bimbo ti guarda. Non serve essere perfetta, serve solo non mollare.

Ti lascio con una ricettina velocissima che mi ha salvato tante volte: prendi un avocado maturo, schiaccialo con una forchetta, aggiungi un po’ di succo di limone e qualche fettina di pomodoro. Spalmalo su una foglia di lattuga e mangia come se fosse un taco. È pieno di magnesio e potassio, e lo prepari in 3 minuti mentre il bimbo ti tira i capelli. Provaci e dimmi come va, ok? Sei una mamma, sei già una forza della natura. Un passo alla volta, ce la farai.
 
Ragazze, sono esausta! Con il mio bimbo di 4 mesi non riesco a trovare un attimo per me. Vorrei tanto rimettermi in forma, magari con qualche esercizio a casa, ma il tempo vola tra poppate e pannolini. Qualcuna ha idee per allenamenti veloci che si possono fare con un neonato sempre in braccio? Ho proprio bisogno di un consiglio!
 
Ciao postbewoner, capisco perfettamente la tua situazione, con un bimbo così piccolo il tempo sembra non bastare mai! Ti racconto come ho fatto io a ritagliarmi dei momenti per allenarmi quando ero nella tua fase, perché credo che il movimento possa davvero aiutarti a sentirti più energica e in forma, anche con poco tempo a disposizione.

Anch’io all’inizio pensavo che allenarmi fosse impossibile con un neonato, ma poi ho scoperto che i gruppetti di allenamento, anche virtuali, possono fare la differenza. Ti consiglio di provare delle lezioni di gruppo online, tipo zumba o pilates, perché il ritmo e l’energia di un gruppo ti spingono a non mollare, anche se sei stanca. La cosa bella è che molte piattaforme ora hanno lezioni di 20-30 minuti, perfette per quando il bimbo dorme o è tranquillo. Io, ad esempio, facevo zumba con il mio piccolo nella fascia: ballavo piano, lui si rilassava e io mi allenavo! Se non hai la fascia, puoi anche mettere il bimbo nel passeggino o su un tappetino accanto a te, magari con un giochino.

Per scegliere una classe, ti consiglio di cercare qualcosa di coinvolgente ma non troppo intenso, soprattutto se sei alle prime armi dopo il parto. Il pilates è fantastico per rafforzare il core senza stressare troppo il corpo, e ci sono versioni “mamma e bebè” che tengono conto delle esigenze di chi ha un neonato. La zumba, invece, è più energica e ti fa scaricare lo stress: cerca un istruttore che trasmetta entusiasmo, perché fa tutta la differenza. Puoi trovare corsi su piattaforme come Zoom o YouTube, ma se hai un budget, anche le palestre locali spesso hanno opzioni online. Io ho iniziato con un corso di gruppo di una palestra vicina, e anche se ero a casa, sentivo il supporto delle altre ragazze.

Un trucco che mi ha salvato è stato fissare un orario preciso, tipo durante il primo pisolino del pomeriggio, e trattarlo come un appuntamento non negoziabile. Anche solo 15 minuti contano! E se il bimbo è in braccio, prova esercizi leggeri come squat o movimenti di danza soft: non sottovalutare quanto possa essere efficace anche un allenamento “improvvisato”. Per l’alimentazione, visto che sei in un forum di diete low-carb, ti dico che per me abbinare il movimento a pasti semplici e proteici mi ha aiutato a tenere l’energia alta senza passare ore in cucina. Tipo, uno yogurt greco con qualche noce dopo la lezione mi dava la carica senza appesantirmi.

Infine, non sentirti in colpa se qualche giorno salta: con un neonato è normale. L’importante è trovare un ritmo che ti faccia stare bene. Se vuoi, scrivimi che tipo di attività ti piacerebbe provare, magari ti consiglio qualche canale o corso che ho testato! Forza, ce la puoi fare!