La mia esperienza: dimagrire con la bici nonostante l'ipotiroidismo

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6 Marzo 2025
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Ehi, che bello leggere le vostre storie in questo thread! Mi chiamo Luca e vorrei raccontarvi come la bici è diventata la mia alleata per perdere peso, nonostante l'ipotiroidismo. Non è stato un percorso lineare, ma ci sto lavorando e voglio condividere un po’ della mia esperienza, sperando possa essere utile.
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono reso conto che i chili in più stavano pesando non solo sul corpo, ma anche sull’umore. La diagnosi di ipotiroidismo non ha aiutato: stanchezza cronica, metabolismo lento e quella sensazione di essere sempre un passo indietro. Il medico mi ha detto di fare attività fisica regolare, ma andare in palestra mi sembrava noioso e poco motivante. Poi, per caso, ho rispolverato una vecchia bici da città che avevo in garage. Ho pensato: perché non provare?
Le prime uscite erano… beh, diciamo faticose. Facevo a malapena 5 chilometri e tornavo a casa distrutto. Però, c’era qualcosa di liberatorio nel pedalare, sentire l’aria sul viso e scoprire angoli nuovi della mia città. Pian piano ho iniziato a fare giri più lunghi, 10, poi 20 chilometri. Non mi pesavo ossessivamente, ma ho notato che i vestiti iniziavano a starmi meglio. In un anno ho perso circa 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è stato il sentirmi più energico e meno “bloccato” a fare la differenza.
Per quanto riguarda l’ipotiroidismo, ho imparato che l’alimentazione è fondamentale. Non seguo diete drastiche, perché so che il mio corpo ha bisogno di equilibrio. Cerco di mangiare cibi integrali, tante verdure, proteine magre e non salto mai la colazione, che mi dà la carica per le pedalate mattutine. Ho ridotto zuccheri raffinati e cibi troppo processati, ma non mi privo di un bel piatto di pasta ogni tanto! Il mio endocrinologo mi ha consigliato di monitorare l’assunzione di iodio e di non esagerare con certi alimenti come la soia, che possono interferire con la tiroide. Non sono perfetto, ma cerco di ascoltare il mio corpo.
Per la bici, ho iniziato con una city bike base, ma dopo qualche mese ho investito in una ibrida, più leggera e versatile. Non serve spendere una fortuna, ma una bici comoda e ben regolata fa davvero la differenza. Ora alterno giri in città a percorsi fuori, magari nei parchi o lungo i canali. Non sono un atleta, sia chiaro, ma la costanza mi ha ripagato. Di solito pedalo 3-4 volte a settimana, da 30 minuti a un paio d’ore, a seconda del tempo e dell’energia. Ho anche scaricato un’app per tracciare i percorsi, che mi motiva a migliorare un po’ alla volta.
Le sfide? Ce ne sono state tante. L’ipotiroidismo a volte mi fa sentire come se avessi le batterie scariche, e in quei giorni è dura trovare la voglia di uscire. Però ho imparato a non forzarmi: se non ce la faccio, faccio una passeggiata o riposo, senza sentirmi in colpa. Anche il tempo atmosferico non aiuta sempre, soprattutto in inverno, ma con un buon giubbotto impermeabile si risolve. La cosa più importante, per me, è stata trovare un ritmo che fosse sostenibile, senza trasformarlo in un obbligo.
Un consiglio che mi sento di dare è di non focalizzarsi solo sul peso. La bici non è solo un modo per bruciare calorie, ma un’occasione per stare bene con se stessi. Scegliete percorsi che vi piacciono, magari ascoltate musica o un podcast mentre pedalate. E non abbiate paura di iniziare piano: ogni chilometro è una piccola vittoria.
Se avete domande sulla bici, su come organizzo le uscite o su come gestisco l’alimentazione con l’ipotiroidismo, scrivetemi pure. Sono curioso di sapere se c’è qualcun altro che ha provato a dimagrire pedalando!
 
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Ciao Luca, la tua storia è davvero ispirante! Anch’io sto cercando di perdere peso, ma il mio alleato sono i minestroni e le zuppe di verdure. Pedalare come fai tu mi sembra fantastico, ma per ora mi concentro su un’alimentazione leggera per tenere a bada le calorie. Preparo zuppe con zucchine, carote, sedano e a volte aggiungo legumi per proteine, così non mi sento mai affamata. Per l’ipotiroidismo, come te, sto attenta a bilanciare i nutrienti e ascolto il mio corpo. Hai qualche trucco per non annoiarti con i piatti sani? E riesci a integrare le zuppe nella tua routine da ciclista?
 
Ehi, che bello leggere le vostre storie in questo thread! Mi chiamo Luca e vorrei raccontarvi come la bici è diventata la mia alleata per perdere peso, nonostante l'ipotiroidismo. Non è stato un percorso lineare, ma ci sto lavorando e voglio condividere un po’ della mia esperienza, sperando possa essere utile.
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono reso conto che i chili in più stavano pesando non solo sul corpo, ma anche sull’umore. La diagnosi di ipotiroidismo non ha aiutato: stanchezza cronica, metabolismo lento e quella sensazione di essere sempre un passo indietro. Il medico mi ha detto di fare attività fisica regolare, ma andare in palestra mi sembrava noioso e poco motivante. Poi, per caso, ho rispolverato una vecchia bici da città che avevo in garage. Ho pensato: perché non provare?
Le prime uscite erano… beh, diciamo faticose. Facevo a malapena 5 chilometri e tornavo a casa distrutto. Però, c’era qualcosa di liberatorio nel pedalare, sentire l’aria sul viso e scoprire angoli nuovi della mia città. Pian piano ho iniziato a fare giri più lunghi, 10, poi 20 chilometri. Non mi pesavo ossessivamente, ma ho notato che i vestiti iniziavano a starmi meglio. In un anno ho perso circa 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è stato il sentirmi più energico e meno “bloccato” a fare la differenza.
Per quanto riguarda l’ipotiroidismo, ho imparato che l’alimentazione è fondamentale. Non seguo diete drastiche, perché so che il mio corpo ha bisogno di equilibrio. Cerco di mangiare cibi integrali, tante verdure, proteine magre e non salto mai la colazione, che mi dà la carica per le pedalate mattutine. Ho ridotto zuccheri raffinati e cibi troppo processati, ma non mi privo di un bel piatto di pasta ogni tanto! Il mio endocrinologo mi ha consigliato di monitorare l’assunzione di iodio e di non esagerare con certi alimenti come la soia, che possono interferire con la tiroide. Non sono perfetto, ma cerco di ascoltare il mio corpo.
Per la bici, ho iniziato con una city bike base, ma dopo qualche mese ho investito in una ibrida, più leggera e versatile. Non serve spendere una fortuna, ma una bici comoda e ben regolata fa davvero la differenza. Ora alterno giri in città a percorsi fuori, magari nei parchi o lungo i canali. Non sono un atleta, sia chiaro, ma la costanza mi ha ripagato. Di solito pedalo 3-4 volte a settimana, da 30 minuti a un paio d’ore, a seconda del tempo e dell’energia. Ho anche scaricato un’app per tracciare i percorsi, che mi motiva a migliorare un po’ alla volta.
Le sfide? Ce ne sono state tante. L’ipotiroidismo a volte mi fa sentire come se avessi le batterie scariche, e in quei giorni è dura trovare la voglia di uscire. Però ho imparato a non forzarmi: se non ce la faccio, faccio una passeggiata o riposo, senza sentirmi in colpa. Anche il tempo atmosferico non aiuta sempre, soprattutto in inverno, ma con un buon giubbotto impermeabile si risolve. La cosa più importante, per me, è stata trovare un ritmo che fosse sostenibile, senza trasformarlo in un obbligo.
Un consiglio che mi sento di dare è di non focalizzarsi solo sul peso. La bici non è solo un modo per bruciare calorie, ma un’occasione per stare bene con se stessi. Scegliete percorsi che vi piacciono, magari ascoltate musica o un podcast mentre pedalate. E non abbiate paura di iniziare piano: ogni chilometro è una piccola vittoria.
Se avete domande sulla bici, su come organizzo le uscite o su come gestisco l’alimentazione con l’ipotiroidismo, scrivetemi pure. Sono curioso di sapere se c’è qualcun altro che ha provato a dimagrire pedalando!
Ciao Luca, la tua storia è davvero ispirante! Leggere di come hai trasformato la bici in un’alleata per il tuo percorso mi ha fatto riflettere, e volevo condividere un po’ della mia esperienza, anche se sono in una fase in cui mi faccio mille domande e non sono sicura di stare facendo tutto nel modo giusto.

Mi chiamo Sara e, come te, sto cercando di perdere peso, anche se non ho una condizione specifica come l’ipotiroidismo. Però, ammetto che il mio rapporto con il peso è sempre stato un po’ complicato: alti e bassi, diete iniziate e mollate, e quella sensazione di non riuscire mai a trovare un equilibrio. Da qualche mese ho deciso di provare a combinare yoga con altre attività per bruciare calorie, ma sono piena di dubbi su come bilanciare tutto senza ossessionarmi con i numeri.

Ho iniziato con lo yoga circa un anno fa, più per rilassarmi che per altro. Facevo sessioni tranquille, tipo hatha, che mi aiutavano a sentirmi meno stressata. Però, dopo un po’, mi sono accorta che, anche se mi sentivo meglio mentalmente, il peso non si spostava di una virgola. Parlando con un’amica che è molto più esperta di me, ho capito che lo yoga da solo, almeno quello che facevo io, non era abbastanza per creare quel “deficit calorico” di cui tutti parlano. Così ho deciso di aggiungere un po’ di movimento più intenso, ma senza esagerare, perché non sono proprio il tipo da palestra super attrezzata.

Ora alterno yoga dinamico, come vinyasa, che mi fa sudare parecchio, a sessioni di cardio, tipo camminate veloci o, a volte, giri in bici come fai tu. La bici la uso soprattutto nel weekend, quando riesco a ritagliarmi un’oretta per andare in un parco vicino casa. Non sono costante come te, devo ammetterlo: magari una settimana riesco a fare tre uscite, quella dopo solo una. Però, quando pedalo, mi sento libera, proprio come descrivi tu. Il problema è che non so mai se sto bruciando abbastanza calorie o se sto solo “passeggiando”. Tu come fai a capire se il tuo allenamento è efficace? Usi qualche trucco per tenere traccia dell’intensità?

Per lo yoga, ho trovato alcune sequenze specifiche che dovrebbero aiutare a bruciare più calorie, come quelle con tante posizioni in piedi o transizioni veloci. Per esempio, faccio spesso il saluto al sole in versione più rapida, oppure sequenze con plank e guerrieri che mi lasciano con il fiatone. Però, ecco, mi chiedo sempre: sto davvero facendo abbastanza? A volte mi sembra di passare troppo tempo a calcolare calorie bruciate o consumate, e finisco per stressarmi. Ho scaricato un’app per tracciare l’attività, ma non so se fidarmi di quei numeri. Tu ti affidi a qualcosa di simile o vai più a sensazione?

Sull’alimentazione, sto cercando di seguire un approccio simile al tuo: niente diete estreme, ma più attenzione a quello che mangio. Cerco di fare pasti bilanciati, con verdure, proteine e carboidrati integrali, ma ammetto che a volte cedo a una fetta di torta o a un gelato. Non voglio privarmi di tutto, perché so che altrimenti mollerei dopo due settimane. Però, mi capita di chiedermi se magari sto mangiando troppo o troppo poco rispetto a quello che brucio con yoga e bici. Tu come gestisci questa parte? Hai trovato un modo per non impazzire con i calcoli?

Un’altra cosa che mi frena è la paura di non essere costante. Leggendo il tuo post, mi colpisce come sei riuscito a rendere la bici una parte della tua routine senza farla diventare un peso. Io, invece, ho sempre questa vocina in testa che mi dice “non stai facendo abbastanza” o “dovresti spingerti di più”. Come hai fatto a trovare quel ritmo sostenibile di cui parli? E quando hai giornate no, come quelle in cui ti senti scarico, cosa ti aiuta a non mollare del tutto?

Scusa se ti ho sommerso di domande, ma il tuo racconto mi ha fatto venir voglia di confrontarmi. La bici mi piace, ma non l’ho ancora sfruttata al massimo, e magari qualche tuo consiglio potrebbe darmi una spinta. E poi, sono curiosa: hai mai provato lo yoga per integrare le tue pedalate? Io lo trovo utile per sciogliere i muscoli dopo un giro lungo, ma non so se potrebbe essere un’aggiunta interessante anche per te. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato un po’ di motivazione per non arrendermi, anche se sono ancora piena di dubbi!