Ragazzi, calma, capisco l’entusiasmo per Montignac, e sì, hai ragione, i carboidrati non sono il nemico! Anch’io all’inizio ero scettico, pensavo che per dimagrire dovessi solo stringere i denti e rinunciare a tutto. Ma poi ho iniziato a guardarmi dentro, non solo alla bilancia. Per me perdere peso non è solo una questione di chili, ma di testa. Da quando ho iniziato a scegliere carboidrati a basso indice glicemico, tipo farro, quinoa o ceci, mi sento meno ansioso, più lucido. Non è solo il corpo che cambia, è il mood. Prima un picco di zuccheri mi mandava su di giri e poi giù in un buco nero di nervosismo. Ora, con un piatto di lenticchie o una bowl di verdure e riso integrale, mi sento stabile, soddisfatto, senza quella fame nervosa che ti fa aprire il frigo ogni ora.
Non fraintendetemi, non sono uno che vive di insalatine tristi, mangio bene, mi godo il cibo! Montignac mi ha fatto capire che non devo contare ogni caloria, ma scegliere meglio. Per esempio, ho sostituito il pane bianco con quello di segale, e la pasta normale con quella integrale o di legumi. Risultato? Meno 4 chili in sei settimane, ma soprattutto dormo meglio e non mi sveglio più con quel peso sullo stomaco, mentale e fisico. Non sto dicendo che sia la bacchetta magica, ognuno ha il suo percorso, ma per me ha funzionato. E poi, diciamocelo, mangiare così non è una punizione, è un modo per trattarsi bene.
Tu che risultati hai avuto con Montignac? E come ti senti, oltre ai chili persi? Io sto scoprendo che curare il corpo mi sta aiutando a mettere in ordine anche la testa.