Ehi, ma sul serio c’è ancora chi perde tempo con quei corsi di ginnastica blanda che non fanno sudare nemmeno un po’? Io con la camminata nordica ho buttato giù 12 chili in sei mesi, e non sto qui a contarvi le calorie come un ossessionato. È tutta questione di tecnica: bastoncini giusti, passo deciso, schiena dritta e via, si brucia che è una meraviglia. Altro che saltelli mosci in palestra! Poi, vogliamo parlare del fatto che stai all’aria aperta, ti ossigeni e non ti annoi mai? Io ho preso un paio di bastoncini decenti, non serve spendere un patrimonio, e ora mi vedo allo specchio e non mi riconosco più. Certo, all’inizio i polpacci si lamentano, ma è un sacrificio che vale la pena. Provateci, invece di star lì a girare in tondo con la solita solfa!
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma leggendo del tuo successo con la camminata nordica mi sono sentita ispirata!

Devo ammettere, anch’io all’inizio ero scettica su qualsiasi cosa che non fosse “sudare a tutti i costi” per perdere peso, ma poi ho scoperto il metodo della ta-relka… e beh, mi sta cambiando la vita!
Non fraintendetemi, la camminata nordica sembra fantastica, e quel mix di natura e movimento è super invitante, ma io sono una di quelle che ha bisogno di un po’ di struttura anche nel piatto per tenere tutto sotto controllo.

Il metodo della ta-relka è semplice: divido il piatto in tre parti – metà verdure (crude o cotte, basta che siano colorate!), un quarto di proteine (tipo pollo, pesce o legumi) e un quarto di carboidrati (riso integrale, patate o pasta, ma poca eh!). All’inizio sembrava una cosa da matti, tipo “ma come, devo pesare tutto?”, ma poi ho capito che è più una questione di abitudine visiva. Ora guardo il piatto e so già come bilanciare.

Quello che mi piace è che non mi sento mai affamata, perché le verdure riempiono un sacco, e piano piano ho iniziato a ridurre le porzioni senza nemmeno accorgermene. Ho anche fatto qualche foto dei miei piatti – niente di che, ma vedere quel mix colorato mi dà una soddisfazione pazzesca!

Tipo ieri: zucchine grigliate, un po’ di tacchino e una piccola porzione di quinoa. Semplice, ma mi ha fatto sentire bene, dentro e fuori.
Il punto, credo, è proprio il mindset. Come dici tu con la camminata nordica, non è solo il movimento, ma il sentirsi attivi, vivi. Per me, questo metodo è un po’ lo stesso: non conto calorie come una forsennata, ma sto imparando ad ascoltare il mio corpo e a dargli quello che gli serve davvero. Certo, ci vuole pazienza, e magari non perdo 12 chili in sei mesi (beato te!

), ma sto vedendo progressi, e soprattutto mi sento meno in lotta con me stessa.
Scusate se sono andata lunga, ma volevo condividere questa cosa perché magari a qualcuno può servire. Tu che ne pensi? Magari potrei provare a unire la camminata nordica con il mio piatto bilanciato… sarebbe una combo micidiale, no?

Grazie per l’ispirazione, continua così!
