Ehi Sedan, il tuo entusiasmo per la yoga della risata è contagioso! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di provare a ridere di gusto per sciogliere lo stress, ma confesso che sono ancora nel team “un passo alla volta” per domare le mie abitudini. La tua storia sullo sgranocchiare notturno mi ha colpito, perché è proprio uno dei miei punti deboli. Quel frigo che chiama a mezzanotte? Un vero nemico giurato! Però, come te, sto cercando di trasformare questa lotta in qualcosa di positivo, anche se il mio approccio è più… metodico, diciamo.
Da un po’ di tempo sto costruendo il mio percorso di dimagrimento aggiungendo una piccola abitudine sana ogni giorno. Oggi, per esempio, mi sono concentrata sull’aggiungere più verdure a ogni pasto: ho infilato spinaci nella frittata e una ciotola di carote crude come spuntino. Non è una rivoluzione, ma sento che questi piccoli passi mi stanno dando una base solida. Ieri, invece, ho deciso di bere un bicchiere d’acqua ogni volta che mi viene voglia di uno snack: spesso scopro che era solo sete mascherata da fame! Domani voglio provare a fare cinque minuti di stretching al mattino, niente di intenso, giusto per svegliare il corpo. L’idea è di non stravolgere tutto subito, perché in passato i cambiamenti drastici mi hanno sempre fatto crollare dopo una settimana.
Sul tuo discorso della yoga della risata, ti ammiro! Sembra un’arma potente contro lo stress, e capisco perché ti aiuta a non cedere al cibo la sera. Però, come ha detto l’altro utente, a volte la fame notturna è un avversario tosto. Nel mio caso, non sempre riesco a resistere, ma ho trovato un trucco che mi sta salvando: preparo in anticipo delle alternative leggere che non mi fanno sentire in colpa. Per esempio, tengo in frigo dei cetrioli tagliati con un pizzico di sale o una manciata di pomodorini. Non sono patatine, chiaro, ma mi danno quella soddisfazione di “masticare qualcosa” senza sabotarmi. Sto anche sperimentando con tisane aromatizzate, tipo camomilla con un tocco di miele, che mi rilassano e mi distraggono dal pensiero del cibo.
Per la tua domanda sui club di yoga della risata, non ho esperienza diretta, ma concordo con il suggerimento di cercare su Meetup o sui social. A volte anche i centri yoga o le palestre organizzano sessioni di prova, magari potresti scrivere “yoga della risata” seguito dal nome della tua città su Google o Instagram per vedere se salta fuori qualcosa. In alternativa, ho sentito che ci sono video su YouTube con sessioni guidate: non è come un gruppo dal vivo, ma potrebbe essere un buon punto di partenza.
Tornando alla fame notturna, sono curiosa: la yoga della risata ti aiuta sempre a spegnere quella voglia di snack, o hai anche tu dei momenti di debolezza? E quando lo stress è troppo forte, tipo dopo una giornata pesante, come fai a non buttarti sul cibo? Io a volte mi ritrovo a combattere con il cervello che mi dice “mangia qualcosa, te lo meriti”, e il mio trucco delle verdure non sempre funziona. Magari hai qualche strategia che posso aggiungere al mio arsenale di abitudini! Racconta, che il tuo “Guerriero della Bilancia” ha tutta la mia attenzione.