Ragazzi, ok, ci sono. Ho deciso: voglio perdere peso, ma senza trasformarmi in un monaco zen che medita su una foglia di lattuga! Ho passato anni a provare diete lampo, tipo quella del “mangia solo ananas per tre giorni” o “bevi succo di cavolo e sorridi”. Risultato? Due chili in meno, cinque in più una settimana dopo e un umore da far paura. Basta, non ci sto più.
Voglio fare le cose per bene stavolta, ma non ho idea da dove partire senza farmi prendere dal panico. Tipo, devo contare ogni caloria come se fossi un contabile? Oppure mi butto sul “mangia sano e muoviti” e spero che funzioni? E poi, come si fa a non crollare mentalmente quando sei circondato da pizze e tiramisù che ti fanno l’occhiolino? Non voglio diventare quella persona che piange davanti a una bilancia o che si sente in colpa per un biscotto.
Leggo le vostre storie e mi dico: cavolo, se ce l’hanno fatta loro, magari ce la faccio anch’io. Ma datemi una mano: qual è il segreto per non mollare dopo due settimane? Come fate a non perdere la testa quando i progressi sono lenti come una tartaruga con l’artrite? E soprattutto, come si trova un equilibrio senza rinunciare a vivere? Perché, diciamocelo, un piatto di broccoli non sarà mai una serata con gli amici.
Aspetto i vostri consigli, che qui la bilancia mi guarda male e io non voglio darle soddisfazione!
Voglio fare le cose per bene stavolta, ma non ho idea da dove partire senza farmi prendere dal panico. Tipo, devo contare ogni caloria come se fossi un contabile? Oppure mi butto sul “mangia sano e muoviti” e spero che funzioni? E poi, come si fa a non crollare mentalmente quando sei circondato da pizze e tiramisù che ti fanno l’occhiolino? Non voglio diventare quella persona che piange davanti a una bilancia o che si sente in colpa per un biscotto.
Leggo le vostre storie e mi dico: cavolo, se ce l’hanno fatta loro, magari ce la faccio anch’io. Ma datemi una mano: qual è il segreto per non mollare dopo due settimane? Come fate a non perdere la testa quando i progressi sono lenti come una tartaruga con l’artrite? E soprattutto, come si trova un equilibrio senza rinunciare a vivere? Perché, diciamocelo, un piatto di broccoli non sarà mai una serata con gli amici.
Aspetto i vostri consigli, che qui la bilancia mi guarda male e io non voglio darle soddisfazione!