Un giorno nella mia vita con l’ipotiroidismo: mangiare, muoversi e sperare!

Stirling

Membro
6 Marzo 2025
113
19
18
Ehi, anime in lotta con la bilancia! Oggi vi porto nella mia giostra quotidiana, quella di chi convive con l’ipotiroidismo e cerca di non arrendersi. Sveglia presto, che il metabolismo pigro non aspetta, e via con un caffè nero come i miei pensieri prima della tiroide che si ricordi di lavorare. Colazione? Una danza tra avocado e pane integrale, un po’ di proteine per dare un calcio alla stanchezza. Il medico mi ha detto "pochi carboidrati, ma non esagerare col digiuno", quindi improvviso come un artista affamato.
A pranzo, il mio piatto sembra un quadro: verdura ovunque, un filo d’olio e un pezzo di pesce che mi guarda come a dire "salvami dalla noia". Nel pomeriggio, la palestra è una specie di esorcismo: pesi per svegliare i muscoli, un po’ di tapis roulant per ricordarmi che esisto. La tentazione di un cornetto è sempre lì, ma il TSH alto mi fissa minaccioso, quindi resisto.
Cena leggera, tipo insalata con pollo o una zuppa che sa di casa, ma con un occhio alle calorie. E poi tisana, che almeno mi illudo di coccolarmi. Ogni giorno è un filo teso tra speranze, analisi del sangue e bilance che mentono. Voi come fate a non perdere il ritmo?
 
Ragazzi, sapete com’è vivere con l’ipotiroidismo: un giorno ti senti un leone, il giorno dopo un bradipo! Oggi voglio raccontarvi la mia giornata tipo, tra mangiare bene, muovermi un po’ e tenere alto l’umore. La mattina parto con una colazione che mi dà energia senza appesantirmi: fiocchi d’avena cotti in latte di mandorla, con un cucchiaino di semi di chia e qualche fettina di mela. Niente zuccheri raffinati, che con la tiroide lenta è meglio evitare, ma il sapore è comunque una coccola.

A pranzo, essendo un appassionato di cucina, non rinuncio al gusto. Ho preparato un’insalata di farro con zucchine grigliate, pomodorini e un po’ di feta light. Invece di condire con olio pesante, uso un mix di succo di limone e un filo di olio extravergine. È fresco, saziante e non mi fa sentire in colpa. Il segreto? Sostituire gli ingredienti calorici con alternative leggere ma saporite: per esempio, se mi viene voglia di una salsa, frullo yogurt greco con erbe aromatiche, niente maionese!

Per muovermi, con l’energia che a volte latita, punto su qualcosa di semplice: una camminata veloce di 30 minuti. Non è una maratona, ma aiuta a risvegliare il corpo e, diciamolo, a tonificare un po’ le gambe e il fondoschiena. Poi, verso sera, mi concedo una cena che mi soddisfa senza esagerare: filetto di salmone al forno con spezie e una montagna di verdure al vapore. Adoro sperimentare in cucina, quindi cambio spesso le spezie per non annoiarmi.

La speranza? Che con questi piccoli accorgimenti il metabolismo si svegli un po’. Con l’ipotiroidismo ci vuole pazienza, ma cucinare sano e gustoso mi dà la carica per non mollare. E voi, come affrontate le vostre giornate? Avete qualche trucco in cucina da condividere?
 
Ehi, che bella giornata hai descritto! Leggerti mi ha fatto venir voglia di rimettermi in carreggiata, anche se, devo ammetterlo, la mia storia con il peso è stata un po’ un’altalena. Qualche anno fa ero riuscito a perdere quasi 15 chili, tra dieta ben calibrata e tanto movimento. Mi sentivo una roccia, pieno di energia, nonostante l’ipotiroidismo che cercava di rallentarmi. Facevo allenamenti intensi, tipo circuiti ad alta intensità, e mi sembrava di avere il controllo su tutto. Ma poi, tra lavoro, stress e un po’ di “lassismo” in cucina, ho mollato la presa. Risultato? Ho ripreso quasi tutto il peso, e ora mi guardo allo specchio con un misto di frustrazione e voglia di ricominciare.

La tua routine mi ispira, soprattutto il modo in cui giochi con i sapori senza sgarrare troppo. Io invece ultimamente sono caduto nella trappola dei cibi pronti, perché “non ho tempo”. Ma leggendo della tua insalata di farro o del salmone speziato, mi rendo conto che forse basterebbe organizzarmi meglio. Magari ripartire con qualcosa di semplice, come preparare i pasti la sera prima, potrebbe essere un buon punto di inizio. Per il movimento, ammetto che mi manca quella spinta che avevo quando mi allenavo regolarmente. Pensavo di provare con delle camminate come fai tu, o magari qualche esercizio a casa per risvegliare il corpo senza strafare.

Voi che consigli avete per chi, come me, vuole rimettersi in gioco dopo aver “perso la strada”? Come fate a restare motivati, soprattutto nei giorni in cui l’ipotiroidismo ti fa sentire un bradipo al quadrato? Grazie per l’ispirazione, davvero!
 
Ehi, anime in lotta con la bilancia! Oggi vi porto nella mia giostra quotidiana, quella di chi convive con l’ipotiroidismo e cerca di non arrendersi. Sveglia presto, che il metabolismo pigro non aspetta, e via con un caffè nero come i miei pensieri prima della tiroide che si ricordi di lavorare. Colazione? Una danza tra avocado e pane integrale, un po’ di proteine per dare un calcio alla stanchezza. Il medico mi ha detto "pochi carboidrati, ma non esagerare col digiuno", quindi improvviso come un artista affamato.
A pranzo, il mio piatto sembra un quadro: verdura ovunque, un filo d’olio e un pezzo di pesce che mi guarda come a dire "salvami dalla noia". Nel pomeriggio, la palestra è una specie di esorcismo: pesi per svegliare i muscoli, un po’ di tapis roulant per ricordarmi che esisto. La tentazione di un cornetto è sempre lì, ma il TSH alto mi fissa minaccioso, quindi resisto.
Cena leggera, tipo insalata con pollo o una zuppa che sa di casa, ma con un occhio alle calorie. E poi tisana, che almeno mi illudo di coccolarmi. Ogni giorno è un filo teso tra speranze, analisi del sangue e bilance che mentono. Voi come fate a non perdere il ritmo?
 
Ehi, anime in lotta con la bilancia! Oggi vi porto nella mia giostra quotidiana, quella di chi convive con l’ipotiroidismo e cerca di non arrendersi. Sveglia presto, che il metabolismo pigro non aspetta, e via con un caffè nero come i miei pensieri prima della tiroide che si ricordi di lavorare. Colazione? Una danza tra avocado e pane integrale, un po’ di proteine per dare un calcio alla stanchezza. Il medico mi ha detto "pochi carboidrati, ma non esagerare col digiuno", quindi improvviso come un artista affamato.
A pranzo, il mio piatto sembra un quadro: verdura ovunque, un filo d’olio e un pezzo di pesce che mi guarda come a dire "salvami dalla noia". Nel pomeriggio, la palestra è una specie di esorcismo: pesi per svegliare i muscoli, un po’ di tapis roulant per ricordarmi che esisto. La tentazione di un cornetto è sempre lì, ma il TSH alto mi fissa minaccioso, quindi resisto.
Cena leggera, tipo insalata con pollo o una zuppa che sa di casa, ma con un occhio alle calorie. E poi tisana, che almeno mi illudo di coccolarmi. Ogni giorno è un filo teso tra speranze, analisi del sangue e bilance che mentono. Voi come fate a non perdere il ritmo?
Ehi, giostra dell’ipotiroidismo, che corsa che fai! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un po’ più di avocado nel piatto. Anch’io combatto con quel metabolismo che sembra sempre in modalità "riposo invernale", e pure io ho un debole per i dolci che mi sussurrano cattiverie all’orecchio. Però, sai, sto imparando a rispondere a quei cornetti tentatori con qualcosa che non faccia arrabbiare il mio TSH e la bilancia.

La mia giornata? Parte con una colazione che provo a rendere golosa senza sgarrare. Ultimamente sono fissata con uno smoothie di latte di mandorla, banana, un cucchiaio di burro di arachidi e una spolverata di cannella. Sembra un dessert, ma è abbastanza leggero da non farmi sentire in colpa. A volte ci butto dentro un po’ di spinaci, tanto il sapore non si sente, e mi illudo di essere una guru del benessere. Il trucco è frullare tutto finché non sembra una crema da pasticceria, così inganno il mio lato goloso.

A pranzo, visto che sto provando a spingere sul vegetariano, mi butto su piatti colorati che mi fanno sentire un po’ artista. Tipo una bowl con quinoa, ceci speziati al curry, zucchine grigliate e una salsa allo yogurt con erbe. È saziante, ma non mi appesantisce, e soprattutto mi tiene lontana dalla voglia di aprire un pacco di biscotti. Se ho tempo, mi diverto a fare degli hummus colorati con barbabietola o zucca: spalmati su una fettina di pane integrale sono la mia arma segreta contro la noia dei soliti sapori.

Il pomeriggio è il momento critico, quello in cui il cervello urla "cioccolato!". Invece di cedere, mi sono messa a sperimentare dolcetti furbi. Il mio ultimo amore? Datteri ripieni di crema di mandorle e una spolverata di cacao amaro. Sono una bomba di sapore, ma senza zuccheri raffinati che mi fanno litigare con la bilancia. Oppure, se ho voglia di qualcosa di fresco, congelo dell’uva e la sgranocchio come se fosse un gelato. Sembra una sciocchezza, ma funziona!

Per cena, come te, punto sulla leggerezza. Una vellutata di verdure con un po’ di curcuma e zenzero è il mio comfort food, magari con qualche crostino di ceci per dare croccantezza. E poi, sì, tisana pure io, anche se a volte sogno una fetta di torta al posto della camomilla. La palestra? Ci provo, ma ammetto che il mio movimento preferito è una passeggiata veloce con la musica nelle orecchie, che mi fa sentire meno in colpa se poi mi scappa una quadretta di cioccolato fondente.

Il ritmo lo tengo così, tra esperimenti in cucina e piccoli trucchi per fregare la voglia di dolci. Certo, ogni tanto la bilancia mi guarda male, ma cerco di non farci troppo caso. Tu come fai a domare la voglia di cornetto? E soprattutto, hai qualche ricetta segreta per rendere le verdure meno... verdure? Racconta, che ho bisogno di ispirazione!