Ehi, anime in lotta con la bilancia! Oggi vi porto nella mia giostra quotidiana, quella di chi convive con l’ipotiroidismo e cerca di non arrendersi. Sveglia presto, che il metabolismo pigro non aspetta, e via con un caffè nero come i miei pensieri prima della tiroide che si ricordi di lavorare. Colazione? Una danza tra avocado e pane integrale, un po’ di proteine per dare un calcio alla stanchezza. Il medico mi ha detto "pochi carboidrati, ma non esagerare col digiuno", quindi improvviso come un artista affamato.
A pranzo, il mio piatto sembra un quadro: verdura ovunque, un filo d’olio e un pezzo di pesce che mi guarda come a dire "salvami dalla noia". Nel pomeriggio, la palestra è una specie di esorcismo: pesi per svegliare i muscoli, un po’ di tapis roulant per ricordarmi che esisto. La tentazione di un cornetto è sempre lì, ma il TSH alto mi fissa minaccioso, quindi resisto.
Cena leggera, tipo insalata con pollo o una zuppa che sa di casa, ma con un occhio alle calorie. E poi tisana, che almeno mi illudo di coccolarmi. Ogni giorno è un filo teso tra speranze, analisi del sangue e bilance che mentono. Voi come fate a non perdere il ritmo?
Ehi, giostra dell’ipotiroidismo, che corsa che fai! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un po’ più di avocado nel piatto. Anch’io combatto con quel metabolismo che sembra sempre in modalità "riposo invernale", e pure io ho un debole per i dolci che mi sussurrano cattiverie all’orecchio. Però, sai, sto imparando a rispondere a quei cornetti tentatori con qualcosa che non faccia arrabbiare il mio TSH e la bilancia.
La mia giornata? Parte con una colazione che provo a rendere golosa senza sgarrare. Ultimamente sono fissata con uno smoothie di latte di mandorla, banana, un cucchiaio di burro di arachidi e una spolverata di cannella. Sembra un dessert, ma è abbastanza leggero da non farmi sentire in colpa. A volte ci butto dentro un po’ di spinaci, tanto il sapore non si sente, e mi illudo di essere una guru del benessere. Il trucco è frullare tutto finché non sembra una crema da pasticceria, così inganno il mio lato goloso.
A pranzo, visto che sto provando a spingere sul vegetariano, mi butto su piatti colorati che mi fanno sentire un po’ artista. Tipo una bowl con quinoa, ceci speziati al curry, zucchine grigliate e una salsa allo yogurt con erbe. È saziante, ma non mi appesantisce, e soprattutto mi tiene lontana dalla voglia di aprire un pacco di biscotti. Se ho tempo, mi diverto a fare degli hummus colorati con barbabietola o zucca: spalmati su una fettina di pane integrale sono la mia arma segreta contro la noia dei soliti sapori.
Il pomeriggio è il momento critico, quello in cui il cervello urla "cioccolato!". Invece di cedere, mi sono messa a sperimentare dolcetti furbi. Il mio ultimo amore? Datteri ripieni di crema di mandorle e una spolverata di cacao amaro. Sono una bomba di sapore, ma senza zuccheri raffinati che mi fanno litigare con la bilancia. Oppure, se ho voglia di qualcosa di fresco, congelo dell’uva e la sgranocchio come se fosse un gelato. Sembra una sciocchezza, ma funziona!
Per cena, come te, punto sulla leggerezza. Una vellutata di verdure con un po’ di curcuma e zenzero è il mio comfort food, magari con qualche crostino di ceci per dare croccantezza. E poi, sì, tisana pure io, anche se a volte sogno una fetta di torta al posto della camomilla. La palestra? Ci provo, ma ammetto che il mio movimento preferito è una passeggiata veloce con la musica nelle orecchie, che mi fa sentire meno in colpa se poi mi scappa una quadretta di cioccolato fondente.
Il ritmo lo tengo così, tra esperimenti in cucina e piccoli trucchi per fregare la voglia di dolci. Certo, ogni tanto la bilancia mi guarda male, ma cerco di non farci troppo caso. Tu come fai a domare la voglia di cornetto? E soprattutto, hai qualche ricetta segreta per rendere le verdure meno... verdure? Racconta, che ho bisogno di ispirazione!