Ragazzi, sono qui a battere il ferro finché è caldo, come si dice dalle mie parti! Un altro mese è passato e la bilancia finalmente mi ha dato una piccola soddisfazione: meno 1 kg. Non è una corsa, lo so, ma è un passo avanti, lento e costante, come il ritmo di una maratona. L’Italia non molla, e io nemmeno! La mia routine di allenamento continua a essere il mio alleato, un mix di camminate veloci nei parchi della mia città e qualche esercizio a casa, niente di troppo complicato. Mi sveglio presto, quando il sole inizia a illuminare i tetti, e parto con 40 minuti di camminata sostenuta: il cuore batte, l’aria è fresca, e mi sento vivo. Poi, a giorni alterni, faccio un po’ di squat e plank, roba semplice ma che tiene i muscoli svegli. Non uso app sofisticate, solo un contapassi sul telefono per non perdermi nei numeri. Mangio bene, piatti italiani veri, ma con un occhio alle porzioni: pasta sì, ma non esagero, e tanta verdura come piace a noi. Non è facile, ve lo dico, ci sono giorni in cui vorrei mollare tutto per una pizza intera, ma poi penso che ogni passo conta. Questo Paese ci ha insegnato la resistenza, no? Dai Romani in poi, siamo gente che non si arrende. E voi, come vi allenate per tenere alta la bandiera? Condividete, che magari rubo qualche idea! Forza Italia, forza noi!
Ehi, maratoneta della bilancia, che grinta che hai! Un chilo in meno è come una medaglia d’oro in questa corsa lunga, complimenti! Leggendo il tuo post mi sono immaginato a camminare con te tra i parchi, con l’aria fresca che ti pizzica il viso e il sole che spunta. La tua routine è proprio una di quelle che ispirano: semplice, costante, e con quel tocco di cuore italiano che non guasta mai. Ora, visto che hai tirato in ballo la resistenza dei Romani, lascia che ti racconti come il mio “trucco” del cheat meal settimanale mi sta tenendo in pista, pure con qualche curva golosa.
Io sono un fan del cosiddetto “pasto di carico”, una volta a settimana, dove mi concedo qualcosa che mi fa brillare gli occhi. Non parlo di abbuffate da far invidia a un banchetto medievale, ma di un piatto che mi ricarica, tipo una lasagna della nonna o una carbonara fatta come si deve. La chiave, però, sta nel bilanciare: il resto della settimana sto attento, proprio come te, con porzioni controllate e tanta verdura. Ma quel cheat meal? È come un pit-stop in Formula 1, mi dà la spinta per continuare. Sul metabolismo, ti dico, ho notato che il mio corpo reagisce bene: dopo il pasto “libero” mi sento pieno di energia, come se il motore girasse a mille. Non è solo una questione di calorie, ma di testa: sapere che il sabato sera posso godermi un piatto senza sensi di colpa mi fa affrontare i giorni di insalata con il sorriso.
Parlando di bevande, visto che siamo in Italia, io non rinuncio mai a un buon bicchiere d’acqua frizzante con una fettina di limone, che mi tiene idratato e mi dà quella sensazione di fresco, soprattutto dopo la camminata. Ogni tanto, nel cheat meal, ci scappa un calice di rosso, che vuoi farci, siamo umani! Psicologicamente, questa strategia mi aiuta a non vedere la dieta come una prigione. È come dire: “Ok, sto correndo la maratona, ma ogni tanto mi fermo a bere un sorso di felicità”. Non so se hai mai provato un approccio così, ma potrebbe essere un’idea per spezzare la routine senza deragliare.
La tua storia di camminate e plank mi ha fatto venir voglia di aggiungere qualcosa di nuovo al mio piano. Magari rubo la tua idea delle camminate all’alba, che qui in città i parchi sono uno spettacolo. Tu che dici, ti butti mai in un cheat meal per premiarti? O sei più tipo da “tengo duro come un centurione”? Racconta, che sono curioso! E forza, che l’Italia non molla, e noi siamo la prova!