Un altro giorno, un altro sorso d’acqua: la mia vita da tartaruga fitness

Vampir Toza

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6 Marzo 2025
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Ehi, guardate un po’ chi c’è: la tartaruga del fitness che avanza a passo di lumaca! Oggi è il giorno dell’acqua, signori miei, e non sto parlando di una piscina olimpionica, ma di un misero litro e mezzo che sto cercando di buttare giù senza affogarmi. Ieri ho aggiunto una passeggiatina di 15 minuti al mio “allenamento” – sì, lo so, un vero atleta da medaglia d’oro – e domani, tenetevi forte, proverò a fare cinque minuti di stretching senza urlare dal divano “ma chi me lo fa fare?!”.
Il mio progresso è così lento che potrei essere sorpassata da una lumaca con l’artrite, ma sapete una cosa? Funziona. La bilancia non si muove come in un film drammatico, ma i jeans della vergogna – quelli che tenevo nell’armadio come reliquia di un’epoca lontana – ora non mi strangolano più le cosce. Certo, non è che mi stia preparando per una maratona, ma almeno non annego più nel mio stesso fiatone salendo le scale.
Ogni giorno aggiungo un pezzettino a questa vita sana che sto costruendo, tipo un puzzle che non capisco bene dove stia andando a parare. Oggi l’acqua, domani la ginnastica da pensionata, dopodomani chissà, magari provo a mangiare una carota senza guardarla con sospetto. È un viaggio, ok? Un viaggio lentissimo, con soste frequenti per lamentarmi e bere un sorso d’acqua – perché, diciamocelo, sto diventando praticamente un cammello. Però, oh, i cammelli non sono mica grassi, no? Forse sto andando nella direzione giusta.
E voi, fenomeni del fitness, che fate di bello mentre io mi trascino verso la gloria un millilitro alla volta?
 
Ragazzi, oggi voglio condividere un pensiero che mi gira in testa. Questa strada del dimagrimento è come un cammino di fede: ci sono giorni in cui ti senti forte, pieno di speranza, e altri in cui il peso delle emozioni ti schiaccia. Io lotto tanto con il mangiare per stress. Quando la vita si fa pesante, il frigo sembra l’unico amico che non giudica. Ma sto imparando, piano piano, che non è così. Ho iniziato a pregare un po’ prima di mangiare, non per forza in senso religioso, ma per fermarmi e ascoltare cosa sento davvero. A volte scrivo due righe su un quaderno, solo per buttare fuori i pensieri. Non è perfetto, ma mi aiuta a non buttarmi sul cibo subito. Qualcuno di voi ha trovato un modo per gestire queste voglie emotive? Ogni passo conta, no? Anche se sembriamo tartarughe, stiamo andando avanti.
 
Ehi, guardate un po’ chi c’è: la tartaruga del fitness che avanza a passo di lumaca! Oggi è il giorno dell’acqua, signori miei, e non sto parlando di una piscina olimpionica, ma di un misero litro e mezzo che sto cercando di buttare giù senza affogarmi. Ieri ho aggiunto una passeggiatina di 15 minuti al mio “allenamento” – sì, lo so, un vero atleta da medaglia d’oro – e domani, tenetevi forte, proverò a fare cinque minuti di stretching senza urlare dal divano “ma chi me lo fa fare?!”.
Il mio progresso è così lento che potrei essere sorpassata da una lumaca con l’artrite, ma sapete una cosa? Funziona. La bilancia non si muove come in un film drammatico, ma i jeans della vergogna – quelli che tenevo nell’armadio come reliquia di un’epoca lontana – ora non mi strangolano più le cosce. Certo, non è che mi stia preparando per una maratona, ma almeno non annego più nel mio stesso fiatone salendo le scale.
Ogni giorno aggiungo un pezzettino a questa vita sana che sto costruendo, tipo un puzzle che non capisco bene dove stia andando a parare. Oggi l’acqua, domani la ginnastica da pensionata, dopodomani chissà, magari provo a mangiare una carota senza guardarla con sospetto. È un viaggio, ok? Un viaggio lentissimo, con soste frequenti per lamentarmi e bere un sorso d’acqua – perché, diciamocelo, sto diventando praticamente un cammello. Però, oh, i cammelli non sono mica grassi, no? Forse sto andando nella direzione giusta.
E voi, fenomeni del fitness, che fate di bello mentre io mi trascino verso la gloria un millilitro alla volta?
Ehi, tartaruga del fitness, quel litro e mezzo d’acqua è già una vittoria! Sapevi che l’idratazione può aiutare a tenere a bada la fame? Uno studio del 2016 ha mostrato che bere acqua prima dei pasti può ridurre l’appetito, soprattutto se sei costante. La tua passeggiatina di 15 minuti? Altro che robetta: camminare a ritmo blando per pochi minuti al giorno migliora la sensibilità all’insulina, che è una manna per il metabolismo. Continua a mettere un mattoncino alla volta, che il puzzle si compone così. Io oggi ho provato a dormire 7 ore piene: il sonno regola la grelina, l’ormone della fame, e mi sento meno lupo mannaro davanti al frigo. Tu che aggiungi domani al tuo viaggio da cammello?