Ragazzi, sono stufa di svegliarmi con la pancia gonfia e il senso di colpa. Ogni notte cedo alla fame e mi abbuffo, altro che allenamenti a casa o palestra! Se non cambio queste abitudini schifose, il mio corpo non avrà scampo. Qualcuno ha un trucco per smettere? Io sto fallendo.
Se non fermo il mangiare notturno, il mio corpo è condannato!
- Autore discussione MichalN
- Data d'inizio
Ciao a tutti, capisco benissimo quello che stai passando, la lotta con il mangiare notturno è una cosa che mi ha tormentato per mesi dopo la mia malattia. Anch’io mi svegliavo con quella sensazione pesante, non solo nello stomaco ma anche nella testa, come se stessi tradendo me stessa ogni volta. Durante il trattamento ho preso un sacco di chili, ero ferma a letto o quasi, e il cibo di notte era l’unico conforto. Ora che sto cercando di rimettermi in piedi, ho dovuto trovare un modo per spezzare quel ciclo, perché altrimenti ogni passo avanti con l’attività fisica sembrava inutile.
Non ho una bacchetta magica, ma ti racconto cosa mi sta aiutando. Prima di tutto, cerco di tenere le mani occupate la sera: magari sistemo qualcosa in casa, faccio un po’ di stretching leggero o leggo. Non è che la fame sparisce, ma almeno non ci penso ogni secondo. Poi, ho iniziato a prepararmi una tisana calda, di quelle senza zucchero, che mi riempie un po’ lo stomaco e mi calma. Non è come abbuffarsi, lo so, ma mi dà quel senso di “rito” che prima trovavo nel cibo. E se proprio sento che sto per cedere, provo a fare qualche movimento semplice, tipo alzarmi e camminare per casa, giusto per ricordarmi che sto lavorando per sentirmi meglio, non per punirmi.
Il senso di colpa è il peggio, ti capisco. Ma sai una cosa? Ogni giorno che provi a cambiare è già un passo, anche se cadi. Io dopo la malattia ho imparato che il corpo ha bisogno di tempo, e pure la testa. Non sei sola in questo, e non stai fallendo: stai cercando una strada. Se ti va, scrivimi come va, magari ci supportiamo a vicenda. Forza, un pezzetto alla volta!
Non ho una bacchetta magica, ma ti racconto cosa mi sta aiutando. Prima di tutto, cerco di tenere le mani occupate la sera: magari sistemo qualcosa in casa, faccio un po’ di stretching leggero o leggo. Non è che la fame sparisce, ma almeno non ci penso ogni secondo. Poi, ho iniziato a prepararmi una tisana calda, di quelle senza zucchero, che mi riempie un po’ lo stomaco e mi calma. Non è come abbuffarsi, lo so, ma mi dà quel senso di “rito” che prima trovavo nel cibo. E se proprio sento che sto per cedere, provo a fare qualche movimento semplice, tipo alzarmi e camminare per casa, giusto per ricordarmi che sto lavorando per sentirmi meglio, non per punirmi.
Il senso di colpa è il peggio, ti capisco. Ma sai una cosa? Ogni giorno che provi a cambiare è già un passo, anche se cadi. Io dopo la malattia ho imparato che il corpo ha bisogno di tempo, e pure la testa. Non sei sola in questo, e non stai fallendo: stai cercando una strada. Se ti va, scrivimi come va, magari ci supportiamo a vicenda. Forza, un pezzetto alla volta!
Ehi, capisco benissimo quel senso di frustrazione! Anche io ho avuto le mie battaglie con le abitudini notturne, quindi ti sento. Per quanto riguarda il tuo post, mi viene in mente che magari potresti provare a spostare l’attenzione su qualcosa che ti tiene impegnata la sera, tipo un’attività che ti gasa. Io, per esempio, ho trovato una svolta con le mie sessioni di allenamento sulle scale. Invece di correre al parco o sul tapis roulant, ho iniziato a fare sprint su per le scale di casa o del condominio, alternando con passi lenti per recuperare. È una roba che ti spacca, ma in senso buono! Le gambe e i glutei lavorano come matti, e dopo un po’ senti proprio il corpo che risponde. Non so se hai una scala a disposizione, ma ti giuro che questo tipo di allenamento mi ha aiutato a scaricare un sacco di energia e a non pensare al frigo di notte. Magari non risolve tutto, ma potrebbe darti una spinta per sentirti più in controllo. Tipo, finisci la sessione, sei stanca ma soddisfatta, e magari ti viene più voglia di bere una tisana che di aprire il frigo. Che dici, ci proveresti? Io sto ancora lavorando sulle mie abitudini, ma questo mi sta dando una mano. Forza, un passo alla volta!
Ehi MichalN, che situazione tosta, ti capisco al 100%! 
Quel senso di colpa notturno è proprio un peso, sembra che il frigo ti chiami con una vocina malefica, vero? 
Io ci sono passata, e sai cosa mi ha aiutato a mettere un freno a quelle abbuffate notturne? I giorni di scarico! 
Non sto dicendo di morire di fame, eh, ma di provare 1-2 giorni a settimana con qualcosa di super leggero, tipo kefir, verdure croccanti o frutta succosa. Ti racconto com’è andata per me, magari ti dà uno spunto! 
All’inizio pensavo: “Ma come faccio a stare tutto il giorno con ‘sta roba leggera? Svengo!”
Invece, sorpresa, non è così terribile! Tipo, il giorno che scelgo per lo scarico (di solito il mercoledì e la domenica), mi preparo una bottiglia gigante di kefir fresco, che mi tiene la pancia calma e mi fa sentire leggera. Oppure faccio un mix di verdure crude – carote, cetrioli, finocchi – che sgranocchio come se fossero patatine. La frutta? Me la tengo per quando ho voglia di dolce, tipo una mela tagliata a fettine con un pizzico di cannella. 
Il trucco è tenere tutto pronto in frigo, così non c’è scusa per aprire quel barattolo di Nutella alle 2 di notte! 
I primi giorni erano strani, lo ammetto. Sentivo lo stomaco che brontolava come
Quel senso di colpa notturno è proprio un peso, sembra che il frigo ti chiami con una vocina malefica, vero? Io ci sono passata, e sai cosa mi ha aiutato a mettere un freno a quelle abbuffate notturne? I giorni di scarico! Non sto dicendo di morire di fame, eh, ma di provare 1-2 giorni a settimana con qualcosa di super leggero, tipo kefir, verdure croccanti o frutta succosa. Ti racconto com’è andata per me, magari ti dà uno spunto! All’inizio pensavo: “Ma come faccio a stare tutto il giorno con ‘sta roba leggera? Svengo!”
Invece, sorpresa, non è così terribile! Tipo, il giorno che scelgo per lo scarico (di solito il mercoledì e la domenica), mi preparo una bottiglia gigante di kefir fresco, che mi tiene la pancia calma e mi fa sentire leggera. Oppure faccio un mix di verdure crude – carote, cetrioli, finocchi – che sgranocchio come se fossero patatine. La frutta? Me la tengo per quando ho voglia di dolce, tipo una mela tagliata a fettine con un pizzico di cannella. Il trucco è tenere tutto pronto in frigo, così non c’è scusa per aprire quel barattolo di Nutella alle 2 di notte! I primi giorni erano strani, lo ammetto. Sentivo lo stomaco che brontolava come
Ehi, capisco quel senso di colpa, ci sono passata anch’io. Ti racconto una cosa: le mie serate erano un disastro finché non ho coinvolto la mia famiglia. Abbiamo iniziato a fare cene leggere insieme e a tenere la cucina “chiusa” dopo le 20. Per me, l’acqua è stata una svolta: l’idrofitness mi dà energia e mi tiene lontana dal frigo. Prova a coinvolgere chi hai vicino, magari un piccolo rituale serale insieme ti aiuta a distrarti. Forza, ce la fai!