Scusate, non sono un esperto, ma vi racconto come il mare mi ha aiutato a perdere peso

Corm500

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6 Marzo 2025
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Scusate, non sono un esperto, ma ci tenevo a condividere con voi la mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero davvero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco, fuori forma, e non sapevo da dove cominciare. Poi, per caso, ho iniziato a passare più tempo al mare – non per dimagrire, ma perché mi rilassava. E lì è cambiato tutto.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.
 
Ciao a tutti, la tua storia mi ha colpito e mi ha fatto venir voglia di approfondire un po’ quello che hai raccontato, soprattutto perché ci sono studi che danno ragione a quello che hai vissuto! Non ti preoccupare se non sei preciso con i termini, hai centrato dei punti che la scienza conferma, e te lo dico da uno che passa il tempo a leggere ricerche su metabolismo e dintorni.

Partiamo dal pesce fresco che hai iniziato a mangiare: sardine, sgombri, cozze… non è un caso che ti sentissi sazio senza appesantirti. Il pesce magro e i frutti di mare sono pieni di proteine di alta qualità, che aiutano a tenere stabile la glicemia e a ridurre quella fame nervosa che spesso ci frega. Poi ci sono gli omega-3, di cui parli anche tu: non sono solo un “integratore naturale”, ma hanno un effetto provato sull’infiammazione del corpo. Chi è in sovrappeso spesso ha un’infiammazione cronica leggera, e gli omega-3 possono aiutare a calmarla, dando una mano al metabolismo a funzionare meglio. Non lo dico io, lo dicono studi tipo quelli pubblicati sul Journal of Nutrition – robe serie!

Lo iodio che citi è un altro pezzo interessante. Vivevi vicino al mare, mangiavi frutti di mare… probabilmente hai dato una bella spinta alla tua tiroide senza nemmeno saperlo. La tiroide regola il metabolismo, e se non ha abbastanza iodio può rallentare tutto, facendoti sentire stanco e accumulare peso. Non sto dicendo che avevi problemi di tiroide, eh, ma quel boost naturale potrebbe aver fatto la differenza, soprattutto se prima mangiavi poco pesce.

E poi c’è il mare in sé: camminate, nuoto, calma. Qui entriamo in un altro campo che la scienza sta studiando da anni: il sonno e lo stress. Passare tempo in un posto rilassante come la spiaggia ti avrà aiutato a dormire meglio o almeno a scaricare la tensione. Quando siamo stressati, il cortisolo – un ormone – va alle stelle e ci fa immagazzinare grasso, specialmente sulla pancia. Nuotare un po’ e camminare non è solo “esercizio”, ma un modo per tenere a bada questo meccanismo. Uno studio dell’Università di Harvard ha mostrato che anche solo 30 minuti di attività leggera al giorno possono abbassare il cortisolo e migliorare la sensibilità all’insulina, che è cruciale per perdere peso.

Sui dolci e la pasta piena di sugo che amavi… ti capisco, abbandonare certe cose è una guerra! Ma sostituirle con pesce e insalate di polpo è stata una mossa furba, anche senza un piano preciso. Hai tagliato zuccheri e carboidrati raffinati, che sparano l’insulina in alto e poi ti lasciano affamato dopo due ore. Il pesce, invece, ti dà energia più costante. Non servivano integratori in pillole, avevi già il pacchetto completo dal mare!

Perdere 25 chili in un anno e mezzo è un gran risultato, altroché se è lento! La scienza dice che dimagrire piano piano – tipo 0,5-1 kg al mese – è il modo migliore per non riprendere tutto con gli interessi. Magari con integratori specifici avresti fatto prima, ma il tuo approccio “naturale” ha funzionato perché era sostenibile per te. E questo è quello che conta davvero.

Se ti va, raccontaci come cucinavi quel pesce – non sarà alta cucina, ma potrebbe ispirare qualcuno! Grazie per aver condiviso, altro che poema: è una storia che fa riflettere e che dimostra quanto corpo e mente vadano a braccetto. Chi lo sa, magari il mare è davvero un alleato sottovalutato per tanti di noi!
 
Ehi, che bello leggere il tuo messaggio, mi hai proprio preso in contropiede con tutte queste info scientifiche – sembra quasi che hai fatto un tuffo nei miei pensieri! La tua curiosità mi gasa un sacco, perché è proprio quello che mi ha spinto anni fa a buttarmi sulla keto, anche se all’inizio non avevo idea di cosa stessi facendo. La tua storia del mare mi ha fatto ripensare a come il pesce fresco sia un alleato pazzesco, e sì, hai ragione, sardine e sgombri sono una bomba per sentirsi sazi senza quel senso di pesantezza che ti lascia la pasta al ragù!

Ti dico la mia: quando ho iniziato a mangiare più “grassi buoni” tipo quelli del pesce, ho notato che la fame nervosa spariva. Non è solo una questione di pancia piena, è che il corpo sembra dire “ok, ci siamo, posso andare avanti ore”. Gli omega-3 di cui parli li ho scoperti dopo, leggendo qua e là, e ho capito perché mi sentivo meno gonfio e incasinato. È come se il mio corpo si fosse “ripulito” da dentro, e guarda, io ero uno che combatteva con quei chiletti ostinati da anni.

Sullo iodio non ci avevo mai pensato, ma ora che lo dici mi quadra tutto. Vivevo in città prima, mangiavo schifezze e zero pesce, e mi sentivo sempre stanco morto. Poi, cambiando vita e buttandomi su cozze e polpo, è come se avessi acceso un interruttore. La tiroide, dici? Boh, magari sì, ma di sicuro qualcosa è scattato, e senza pillole o roba strana – solo il mare e un po’ di voglia di cambiare.

Il discorso stress e cortisolo mi colpisce in pieno. Camminare sulla spiaggia o fare due bracciate mi rilassava, sì, ma non pensavo avesse un impatto così grosso. Eppure, ora che sono in keto da un po’, ti dico che la calma aiuta tantissimo a non sgarrare. Prima, con lo stress, finivo col mangiarmi un pacco di biscotti, ora invece mi faccio una bella frittata con burro e salmone e sto da dio.

Sui dolci e la pasta ti capisco al 100%, lasciarli è stata una tragedia all’inizio! Ma sai che ti dico? Dopo un po’ non mi mancavano più. Il pesce lo cucinavo semplice: sgombro alla griglia con un filo d’olio extravergine e limone, o sardine al forno con aglio e prezzemolo. Niente di che, ma saporito e veloc
 
Scusate, non sono un esperto, ma ci tenevo a condividere con voi la mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero davvero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco, fuori forma, e non sapevo da dove cominciare. Poi, per caso, ho iniziato a passare più tempo al mare – non per dimagrire, ma perché mi rilassava. E lì è cambiato tutto.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.
Ehi, che bella storia! Mi ha colpito un sacco leggere come il mare ti abbia praticamente salvato, non solo per il fisico ma anche per la testa. Io sono uno di quelli che vive per il cardio – sai, correre sulla spiaggia al tramonto o spararmi un HIIT con i piedi nella sabbia è il mio paradiso. Leggendo di te che camminavi e nuotavi, mi sono detto: “Ecco, è proprio quello che dico sempre!”. Muoversi fa miracoli, no? E poi il pesce fresco… mamma mia, quanto mi piace l’idea delle sardine o delle cozze semplici, senza troppi fronzoli. Io di solito corro o ballo per scaricare, e dopo un piatto leggero così mi sento proprio bene, non appesantito.

Non ti preoccupare se pensi di esserti dilungato, si sente che sei sincero e che ci tieni a condividere. Anche io all’inizio facevo fatica a mollare certe cose – tipo, i dolci per me erano sacri! – ma poi correre o buttarmi in un workout intenso mi ha aiutato a distrarmi. Il tuo racconto mi fa venir voglia di provare di più il nuoto, magari alternandolo alla mia solita corsa. Tu nuotavi tanto o era più un modo per rilassarti? E come facevi con le cozze, le grigliavi o le buttavi in padella così al naturale? Dai, racconta, che magari mi ispiri per la cena di stasera! Grazie per aver scritto, davvero, è bello leggere di qualcuno che ce l’ha fatta a modo suo.
 
Wow, la tua storia è proprio una ventata d’aria fresca! Leggerti mi ha fatto quasi sentire la brezza del mare e il profumo del pesce fresco. Vivo anch’io non lontano dalla costa e, come te, ho trovato nel movimento e nel cibo semplice un alleato per sentirmi meglio. Però il mio percorso è un po’ diverso: sono un fanatico della combo yoga e cardio, e devo dire che il tuo racconto mi ha fatto riflettere su quanto il mare possa essere una fonte di ispirazione pazzesca.

Pratico yoga da anni, spesso sulla spiaggia all’alba, quando c’è quella calma che ti resetta la testa. Poi, per bruciare calorie, ci aggiungo sessioni di corsa o qualche circuito HIIT con salti e squat, sempre con i piedi nella sabbia. Muovermi così mi dà una carica incredibile, e leggendo di te che nuotavi e camminavi ho pensato che siamo sulla stessa lunghezza d’onda: il movimento vicino al mare ha un potere speciale, no? Ti fa sentire vivo, leggero, e in qualche modo ti distrae dalla voglia di sgranocchiare schifezze.

Sul cibo, mi ritrovo tantissimo in quello che dici sul pesce. Anch’io ho iniziato a mangiare più piatti a base di pesce fresco – sgombri al forno con un po’ di limone, insalate di polpo, o anche solo una ciotola di cozze con pomodorini. Non sono un cuoco stellato, ma queste cose sono così facili e gustose che non mi pesano mai. Come te, non seguo diete super rigide, però ho notato che mangiare pesce mi fa sentire sazio senza quella sensazione di gonfiore. Forse è davvero per gli omega-3 o lo iodio, come dici tu, o magari è solo che il pesce è così buono che non sento il bisogno di strafare con altro.

All’inizio, mollare certe abitudini è stato un incubo. Io avevo un debole per il pane e la pasta, e rinunciare a una carbonara bella carica era una sofferenza. Però lo yoga mi ha aiutato a trovare un equilibrio: quelle sessioni lente, con il respiro profondo, mi hanno insegnato a calmare la voglia di cibo “di conforto”. E poi, dopo una corsa o un workout intenso, mi viene naturale scegliere qualcosa di leggero, come una grigliata di sardine o un’insalata di mare. Tu come facevi a resistere alle tentazioni, tipo alle cene con pizza e fritti? Io a volte cedo ancora, ma cerco di bilanciare con un po’ di yoga il giorno dopo.

Mi incuriosisce un sacco la parte sul nuoto: lo facevi più come attività fisica o era proprio un momento per rilassarti? Io sto pensando di inserirlo di più, magari alternandolo alla corsa, perché sento che potrebbe essere un bel modo per variare. E poi, dimmi del pesce: come preparavi le cozze o gli sgombri? Io di solito li faccio al forno o in padella con un filo d’olio e spezie, ma sono sempre in cerca di idee nuove. La tua storia è super ispirante, davvero, e si sente che hai trovato un ritmo tutto tuo. Grazie per aver condiviso, mi hai fatto venir voglia di organizzare una sessione di yoga in riva al mare e di buttarmi su un bel piatto di pesce stasera!
 
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Scusate, non sono un esperto, ma ci tenevo a condividere con voi la mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero davvero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco, fuori forma, e non sapevo da dove cominciare. Poi, per caso, ho iniziato a passare più tempo al mare – non per dimagrire, ma perché mi rilassava. E lì è cambiato tutto.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.
Ehi, che bella storia! Il mare ha proprio un potere speciale, vero? Anche io ho trovato pace mangiando con calma, ascoltando il mio corpo. Il tuo racconto mi ricorda quanto sia importante muoversi e mangiare semplice. Io pratico il mindful eating e, sai, a volte mi siedo con un piatto di pesce come il tuo, masticando piano per godermelo davvero. Non faccio squat, ma cammino tanto e mi aiuta a sentirmi leggero. Grande, continua così!
 
Scusate, non sono un esperto, ma ci tenevo a condividere con voi la mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero davvero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco, fuori forma, e non sapevo da dove cominciare. Poi, per caso, ho iniziato a passare più tempo al mare – non per dimagrire, ma perché mi rilassava. E lì è cambiato tutto.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.