Scusate, non sono un esperto, ma ci tenevo a condividere con voi la mia storia, magari può essere utile a qualcuno. Qualche anno fa ero davvero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco, fuori forma, e non sapevo da dove cominciare. Poi, per caso, ho iniziato a passare più tempo al mare – non per dimagrire, ma perché mi rilassava. E lì è cambiato tutto.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.
Vivevo vicino alla costa e ho iniziato a mangiare più spesso pesce fresco: sardine, sgombri, cozze, cose semplici che trovavo al mercato. Non era una dieta studiata, ma col tempo ho notato che mi saziavo senza appesantirmi. Non so se fossero gli integratori naturali che si trovano nei frutti di mare, tipo gli omega-3 di cui parlano tanto, o semplicemente il fatto che mangiavo meno schifezze, ma il mio corpo ha iniziato a rispondere. Mi scuso se non sono preciso con i termini, non sono un nutrizionista, solo uno che ha provato sulla sua pelle.
All’inizio non è stato facile, eh. Amavo i dolci, la pasta piena di sugo, e abbandonare certe abitudini è stata una lotta. Però stare vicino al mare mi dava una spinta: camminavo sulla spiaggia, nuotavo un po’, e questo mi aiutava a non pensare al cibo tutto il tempo. Non prendevo integratori veri e propri, di quelli in pillole, ma credo che il pesce mi abbia dato qualcosa di simile, magari iodio o chissà cosa, che mi ha fatto sentire più energico.
Scusate se mi dilungo, ma un altro ostacolo grosso è stato resistere alle cene con amici. Tutti a mangiare pizza e fritti, e io lì con le mie insalate di polpo o il pesce al forno. Mi guardavano strano, ma poi hanno visto i risultati: in un anno e mezzo ho perso quasi 25 chili. Non è stato veloce, lo so, e forse con integratori specifici sarebbe andata diversamente, ma per me il mare – col suo cibo e la sua calma – è stato la chiave.
Non voglio fare la predica, davvero, scusate se sembra così. Magari ognuno trova la sua strada, no? Io vi racconto solo cos’ha funzionato per me. Se avete domande su come cucinavo il pesce o su altro, chiedete pure, anche se non sono un fenomeno ai fornelli! Grazie per aver letto fin qui, scusate ancora se ho scritto un poema.