Ehi, che dire, quel caffè amaro lo conosco fin troppo bene, sembra quasi un complice che ti guarda mentre la bilancia ti fa l’occhiolino cattivo! Leggendo le vostre storie, mi sento proprio in sintonia: tra fornelli, caos e voglia di non mollare, siamo tutti sulla stessa barca. JarekN, la tua passione per la cucina mi parla, e tu, supermamma che jongli tra bimbo e pentole, sei un’eroina! Ora, vi racconto come provo a fare pace con il gusto senza far arrabbiare la bilancia, tenendo tutto semplice e, soprattutto, “fatto in casa” come piace a me.
Io sono quello che coltiva pomodori sul balcone e zucchine in un angolino di giardino. Non è solo per fare il figo con l’insalata “bio”, ma perché sapere cosa metto nel piatto mi dà un controllo che mi fa stare tranquillo. E, credetemi, questo aiuta a cucinare leggero senza sentirti in esilio gastronomico. Partiamo dalle basi: le verdure fresche, quelle che raccolgo io, hanno un sapore che non ha bisogno di chili di olio o sale. Per esempio, prendo una zucchina appena colta, la taglio a fettine sottili, un filo di succo di limone, un pizzico di pepe e qualche foglia di menta dal vaso sul davanzale. È una “non-insalata” che sa di estate e non di sacrificio.
Per non affogare nella noia delle solite ricette dietetiche, gioco con quello che ho. Tipo, le melanzane: le griglio o le faccio al forno con un po’ di pomodoro fresco (sempre dal mio balcone!) e origano. Sembra una parmigiana, ma senza il carico di mozzarella e frittura. Oppure, quando voglio qualcosa di caldo e coccoloso, faccio una crema di carote e zucca, con un tocco di cannella o noce moscata. Non serve panna, giuro, il sapore è già pieno così. E se avanza del pollo, come dicevi tu, mamma sprint, lo trasformo in straccetti con un po’ di yogurt magro e curry: sembra un piatto da chef, ma è pronto in dieci minuti.
Il trucco, per me, è non pensare alla dieta come a una prigione. Coltivare qualcosa, anche solo un vasetto di basilico, ti fa sentire che stai creando, non solo “tagliando calorie”. E poi, le spezie sono le mie migliori amiche: cumino, paprika, erbe aromatiche fresche… ti fanno viaggiare senza aggiungere una virgola alla bilancia. Certo, non è che ogni giorno mi sento Gordon Ramsay, e ci sono momenti in cui il caffè amaro vince. Ma avere un pomodoro che sa di pomodoro, cresciuto con le mie mani, mi ricorda che mangiare bene non è una punizione, è un regalo che faccio a me stesso.
Voi come fate a non cadere nella trappola dell’insalata scondita? Avete qualche idea per rendere i piatti leggeri ma con quel “qualcosa in più”? Perché, diciamocelo, vogliamo guardarci allo specchio e sorridere, ma anche goderci un piatto che non ci faccia rimpiangere la lasagna della nonna! Dai, sparate le vostre ricette, che qui c’è fame di idee!