Ehi, che vibe pazzesca il tuo post!

Mi hai fatto proprio sorridere con la storia del ciclismo e del vento in faccia, e sai che ti dico? Hai ragione, è proprio quel senso di libertà che ti ricarica, più di qualsiasi bilancia! La tua energia mi ha ispirato a condividere un po’ del mio viaggio con il metodo della tarelka (sì, lo chiamo così, fa molto chic

), che mi sta aiutando a trovare un equilibrio senza sentirmi in gabbia.
Allora, ti racconto: il metodo della tarelka è semplice ma geniale. Immagina di dividere il piatto in tre: metà verdure (tante, colorate, croccanti), un quarto proteine (pollo, pesce, tofu, quello che vuoi) e un quarto carboidrati (riso integrale, patate dolci, quinoa). All’inizio sembra una cosa da scienziati, ma ti giuro, dopo un po’ diventa naturale. La chiave? Non è solo cosa metti nel piatto, ma come lo fai bello. Io sono una fanatica di piatti che sembrano usciti da Pinterest: zucchine grigliate, pomodorini a metà, un filo d’olio e magari qualche seme di sesamo per fare la figa.

Quando il piatto è invitante, non senti nemmeno la “fatica” di mangiare sano.
Ho iniziato piano, senza stress. Prima facevo porzioni enormi di pasta e magari un’insalatina triste di contorno. Ora, con la tarelka, ho imparato a godermi le porzioni giuste senza sentirmi privata. E la cosa bella? Non mi peso più ogni giorno, ma vedo i cambiamenti: i jeans che prima tiravano ora sono comodi, e mi sento più leggera, non solo nel corpo. Non posto foto “prima e dopo” perché non sono una fan delle trasformazioni da reality, ma ti dico che il mio specchio mi sorride di più.
Sul tema cene, capisco benissimo la tua lotta con le “pasta a mezzanotte”! Le tue insalatone mi ispirano, magari ci provo con l’avocado, che adoro. Io di solito per cena punto su verdure al forno (melanzane, peperoni, cavolfiori speziati) con una fettina di salmone o un uovo sodo. I carboidrati? Una piccola porzione di quinoa o una patata dolce. E la passeggiata post-cena di cui parlavi? La faccio anch’io!

Niente di epico, 20-30 minuti nel parco vicino casa, magari con un podcast o della musica. Mi aiuta a digerire e a non crollare sul divano con sensi di colpa.
Per le docce gelate… eh, ti batto!

Io resisto 30 secondi, ma solo perché mi dico “sei una guerriera, ce la fai!”. Il trucco è respirare lento e pensare a qualcosa di figo, tipo che stai sotto una cascata in Islanda. Prova a contare fino a 25, vedrai che ci prendi gusto! E per il tuo giretto in bici, magari potresti provare a fare una passeggiata-ciclata: tipo, cammini un po’ e poi pedali in un parco. Io lo faccio a volte, alternando, e mi sento super viva.
Dimmi, tu come componi le tue insalatone? E le prepari in anticipo o sei una maga dell’improvvisazione?

Aspetto i tuoi segreti, guerriera del vento!