Qualcuno ha mai perso peso con l'ipotiroidismo senza morire di squat e affini?

Someone264

Membro
6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Sono qui a leggere i vostri commenti da un po’ e sinceramente mi chiedo se qualcuno di voi con l’ipotiroidismo sia mai riuscito a perdere peso senza trasformarsi in un robot da palestra. Io ci sto provando, ma sembra una battaglia persa in partenza. Il mio endocrinologo mi ha messo sotto levotiroxina da mesi, eppure la bilancia non si muove, o meglio, si muove al rallentatore tipo tartaruga depressa. La tiroide pigra è una condanna, ve lo dico io.
Ho provato a sistemare la dieta, eh. Niente zuccheri, niente schifezze, un sacco di verdure e proteine magre. Sembra di vivere in un documentario sulla sopravvivenza, ma i risultati? Boh, forse perdo un etto se il vento tira dalla parte giusta. Mi hanno detto di fare attività fisica, ma parliamoci chiaro: con la stanchezza cronica che mi ritrovo, anche solo pensare a un allenamento mi fa venir voglia di sdraiarmi. Altro che saltelli o roba intensa, il massimo che riesco a fare è una camminata veloce senza collassare.
E poi c’è il nutrizionista che insiste con “devi aumentare il metabolismo”, come se fosse un interruttore che accendi e via. Mi ha suggerito di provare circuiti leggeri, tipo con pesetti o esercizi a corpo libero, ma ogni volta che ci provo mi sento una lumaca sotto il sole. Qualcuno di voi ce l’ha fatta davvero? O è tutta una favola per farci sentire meno disperati? Perché io inizio a pensare che l’ipotiroidismo sia tipo un abbonamento a vita al club dei “ci provo ma non succede niente”. Se avete trucchi veri, non le solite frasi motivazionali da poster, fatemi sapere. Sono tutt’orecchi, o almeno ci provo.
 
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa. Sono qui a leggere i vostri commenti da un po’ e sinceramente mi chiedo se qualcuno di voi con l’ipotiroidismo sia mai riuscito a perdere peso senza trasformarsi in un robot da palestra. Io ci sto provando, ma sembra una battaglia persa in partenza. Il mio endocrinologo mi ha messo sotto levotiroxina da mesi, eppure la bilancia non si muove, o meglio, si muove al rallentatore tipo tartaruga depressa. La tiroide pigra è una condanna, ve lo dico io.
Ho provato a sistemare la dieta, eh. Niente zuccheri, niente schifezze, un sacco di verdure e proteine magre. Sembra di vivere in un documentario sulla sopravvivenza, ma i risultati? Boh, forse perdo un etto se il vento tira dalla parte giusta. Mi hanno detto di fare attività fisica, ma parliamoci chiaro: con la stanchezza cronica che mi ritrovo, anche solo pensare a un allenamento mi fa venir voglia di sdraiarmi. Altro che saltelli o roba intensa, il massimo che riesco a fare è una camminata veloce senza collassare.
E poi c’è il nutrizionista che insiste con “devi aumentare il metabolismo”, come se fosse un interruttore che accendi e via. Mi ha suggerito di provare circuiti leggeri, tipo con pesetti o esercizi a corpo libero, ma ogni volta che ci provo mi sento una lumaca sotto il sole. Qualcuno di voi ce l’ha fatta davvero? O è tutta una favola per farci sentire meno disperati? Perché io inizio a pensare che l’ipotiroidismo sia tipo un abbonamento a vita al club dei “ci provo ma non succede niente”. Se avete trucchi veri, non le solite frasi motivazionali da poster, fatemi sapere. Sono tutt’orecchi, o almeno ci provo.
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, sembra di parlare con uno specchio! Anche io sto affrontando un percorso simile, anche se il mio contesto è un po’ diverso: dopo un periodo di malattia pesante e ospedalizzazioni, ho accumulato chili che ora sto cercando di smaltire, con tutta la cautela del caso. L’ipotiroidismo non aiuta, e la stanchezza cronica è un macigno, quindi ti sento quando dici che anche solo pensare all’attività fisica ti sfinisce.

Perdere peso in queste condizioni, specialmente quando il corpo sembra remare contro, è come scalare una montagna con una bicicletta senza pedali. Ti racconto un po’ cosa sto provando io, magari qualcosa ti risuona. Dopo la malattia, il mio metabolismo era praticamente in letargo, e come te, la bilancia si muoveva a malapena nonostante una dieta super controllata. Niente zuccheri, carboidrati contati, verdure a non finire: tutto giusto, ma i risultati erano lenti da far impazzire. Quello che ho capito, parlando con medici e un nutrizionista che non mi trattava come un caso perso, è che il nostro corpo ha bisogno di un approccio graduale e di tanta pazienza, soprattutto se ci sono ormoni che fanno i capricci, come succede spesso anche in fasi come la menopausa.

Per l’attività fisica, anch’io ero bloccata dall’idea di “allenamenti veri”. Poi ho iniziato con qualcosa di davvero minimo: camminate di 15-20 minuti, ma fatte in modo costante, magari aumentando il ritmo solo per un minuto o due ogni tanto. Non è da maratona, ma per me è stato un modo per risvegliare il corpo senza sentirmi distrutta. Un fisioterapista mi ha anche suggerito esercizi di mobilità, tipo stretching o movimenti leggeri con una sedia per supporto, che aiutano a muovere i muscoli senza stressare troppo. La chiave per me è stata non sentirmi in colpa se non facevo “abbastanza”: ogni piccolo passo conta.

Sulla dieta, ho notato che per me funziona aggiungere più proteine e grassi sani, tipo avocado o noci, perché mi tengono sazia e mi danno un po’ di energia in più. Il nutrizionista mi ha anche consigliato di non tagliare troppo le calorie, perché con l’ipotiroidismo il metabolismo può rallentare ancora di più se il corpo pensa di essere in modalità “carestia”. E poi, una cosa che mi sta aiutando è monitorare il sonno: so che sembra scollegato, ma dormire meglio mi fa sentire meno esausta e mi aiuta a gestire la fame nervosa.

Non ti nego che ci sono giorni in cui mi sembra tutto inutile, ma poi mi ricordo che il corpo ha i suoi tempi, soprattutto dopo periodi difficili come una malattia o cambiamenti ormonali. Non è una favola, è un lavoro lento, ma qualcosa si muove. Ti consiglio di provare a fissare micro-obiettivi: tipo, un mese di camminate regolari o una settimana in cui ti concentri solo sul bere più acqua. E, se puoi, cerca un medico o un nutrizionista che capisca davvero l’ipotiroidismo, perché a volte anche solo aggiustare la dose di levotiroxina può fare la differenza.

Forza, non sei sola in questo club! Se vuoi, scrivimi come va, magari ci scambiamo qualche idea pratica.
 
Ehi, Someone264, la tua storia mi ha colpito, sembra di leggere i miei pensieri di qualche mese fa! L’ipotiroidismo è proprio un ostacolo bastardo, e quella stanchezza che descrivi la conosco fin troppo bene. Ti scrivo perché anch’io sto lottando con la bilancia, ma ho trovato un po’ di luce in fondo al tunnel grazie alle lezioni di gruppo, e magari può essere un’idea per te.

Non fraintendermi, non ti sto dicendo di buttarti in palestra a fare squat come un forsennato! Io stessa all’inizio pensavo che l’attività fisica fosse una missione impossibile con la fatica cronica. Poi una mia amica mi ha trascinato a una lezione di pilates di gruppo, e da lì ho capito che il trucco è il supporto della squadra. Stare con altre persone che sudano e ridono insieme a te ti dà una spinta che da sola, a casa, non trovi. Non è tanto l’intensità dell’esercizio, ma il fatto di sentirti parte di qualcosa. Ora faccio pilates due volte a settimana e una di zumba, che è tipo una festa più che un allenamento. Non sono allenamenti pesanti, ma mi tengono attiva e, sorpresa, il metabolismo sembra essersi svegliato un po’.

Per il discorso cibo, capisco il tuo documentario da sopravvivenza. Io ho notato che gestire i momenti di fame improvvisa mi aiuta a non sgarrare. Non parlo di barrette o snack confezionati, ma di roba semplice come una manciata di mandorle o un uovo sodo preparato in anticipo. Cose che ti saziano senza appesantirti e che non fanno impennare la glicemia, che con l’ipotiroidismo è già un casino. Il mio nutrizionista dice che questi piccoli “pit stop” ben studiati aiutano a non far crollare l’energia, soprattutto se sei stanca.

Un consiglio pratico per l’attività: cerca un corso di gruppo con un istruttore che capisca le tue esigenze. Io all’inizio ho detto alla mia insegnante di pilates che ero un disastro con l’energia, e lei mi ha suggerito esercizi modificati che non mi fanno sentire una lumaca. Magari prova qualcosa di leggero, tipo yoga soft o una classe di zumba per principianti. E non sottovalutare il potere di una playlist che ti gasa: a me fa venire voglia di muovermi anche quando sono ko.

Tieni duro, la tartaruga depressa prima o poi accelera. Se trovi un corso che ti piace, fammi sapere com’è andata!